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31 dicembre 2014 3 31 /12 /dicembre /2014 07:01
Federica Del Buono in azione in una delle tante gare di cross in cui si è distinta nel corso del 2014
Federica Del Buono in azione in una delle tante gare di cross in cui si è distinta nel corso del 2014

6 gennaio 2015. Si avvicina a grandi passi l'appuntamento con la 58^ edizione del Campaccio, prima grande gara internazionale della stagione cross-country, organizzata aSan Giorgio sul Legnano, dalla blasonata Unione Sportiva Sangiorgiese, e Federica Del Buono sarà tra le grandissime da tenere d’occhio sui prati di San Giorgio su Legnano: atleta che si è fatta notare 6 Gennaio 2012, in occasione del 55° Campaccio, tra le juniores col pettorale 123, ancora giovanissima, acerba ed ancora inesperta, piazzandosi al 2° posto nella classifica di categoria in 23’36” alle spalle dell’azzurra Virginia Abate. Trentesima assoluta, ma ora tante cose sono cambiate: Federica all’epoca correva da poco nonostante l’atletica fosse comunque un affare di famiglia.

Questa volta, per andare sul podio sarà necessario scendere sotto i 20 minuti, prestazione che la giovane vicentina sui quei 6 km tutto fango e prati può realizzare. Ha dimostrato il suo valore e la sua classe in questo 2014 quando è sbocciata, rivelandosi a suon di risultati la vera sorpresa dell’atletica italiana dell’anno.

Un quinto posto agli Europei di Zurigo con una volata finale che ha messo i brividi, tante gare davanti in solitaria a tirare, un primato personale sui suoi 1500 m di 4’05”32”, il 2’00’58” pescato sugli 800 metri fatti un po’ a casaccio, con una curva tutta in quarta corsia che fa capire quanto margine ci sia.Di seguito una recente intervista che l'atleta ha rilasciato.

Federica, dalla pista al cross country. Perché sarai al via del Campaccio il 6 gennaio?

“Non posso perdere l’occasione di correre un cross in casa di così alto livello. Ho tanto da imparare in questa disciplina che reputo fantastica, non vedo l’ora di essere al via dopo l’esperienza del 2012”.

Sai che incontrerai atlete tra le migliori al mondo?

“Si e mi elettrizza. La stagione invernale è fondamentale, sono molto fragile e ho necessità di rinforzare gambe, caviglie e piedi. Sono convinta che grazie ai cross andrò più forte questa estate”.

Quale il tuo programma del 2015?

“Ho già fatto due cross, oltre al Campaccio farò i campionati italiani, parteciperò anche ai 3000m negli europei indoor di Praga così come ai campionati italiani assoluti indoor ma non voglio spingere forte nella pista al coperto. Ovvio che darò del mio meglio, ma l’obiettivo sono le gare all’aperto di questa estate: Europei under 23 e mondiali a Pechino”.

In cosa deve migliorare Federica Del Buono per il definitivo salto di qualità nel 2015?

“Spero di migliorarmi in tutto, già fare una stagione invernale senza intoppi sarà un gran passo avanti e mi fa ben sperare per l’estate. Non ci sono mai riuscita, sono sempre stata in ritardo di preparazione. Negli 800 credo di avere ampi margini, così come nei 1500 avendo già i tempi minimi non devo sprecare energie preziose in tante gare. Farò meno gare ma più di alto livello, gare internazionali dove forse sfruttando la scia di qualche grande campionessa riuscirò a migliorarmi”.

In quale altre distanze ti vedremo al via?

“Voglio provare a far bene anche nei 3000 metri, anche se ne correrò due, massimo tre. Intanto in Aprile andrò per la prima volta in raduno in altura negli Stati Uniti. Non l’ho mai fatto, non so bene come reagirò, quali responsi avrà il mio fisico. Si deciderà così anche se fare un 5000 metri al meeting di Palo Alto oppure i mondiali di staffette”.

Il 2015 sarà l’anno della conferma. Senti responsabilità su di te da parte dell’ambiente atletica?

“Non più di tanto e comunque mi piace. All’inizio della stagione scorsa rientravo nei piani di pochi e c’era giustamente poca considerazione su di me non avendo dimostrato ancora nulla. Quest’anno vengo spesso chiamata in causa e la cosa mi esalta un po’, sento responsabilità e mi sento così di dare il doppio, tutta me stessa fino in fondo”.

Come gestire anche la notorietà?

“Seppur sia relegata alla sola atletica mi piace anche se mi sembra stranissimo. Però mi piace mettermi a disposizione degli altri come quando sono stata invitata alla cerimonia d’apertura dei campionati italiani cadetti. Non vi ho mai partecipato, ma ero in quelle ore a disposizione dei più piccoli, ho visto che credevano in me. Come ricevo diverse lettere di ragazzine che mi dicono che non smettono di fare atletica seppur non abbiano risultati perché ci sono io e sanno che anche io all’inizio non avevo grandi risultati. Mi fa piacere e cerco di rispondere e stare vicino”.

Come si allena Federica Del Buono?

“La mia allenatrice è mia mamma, in pista vado una massimo due volte la settimana ma non a Vicenza al campo Rosimini perché è troppo rovinata e vado in paesi limitrofi in provincia. Altrimenti comunque in strada o sul monte Berico per fare lavori di forza sulle salite. Mi alleno molto sui fondi, poche ripetute, un po’ anomala. Faccio sempre doppio allenamento, uno di corsa e l’altro sulla tecnica e sul potenziamento”.

Sempre sola, non sarebbe meglio uno stage all’estero?

“Io mi alleno sempre a casa e sempre sola, è la mia condizione abitudinaria e che non voglio cambiare. Ad esempio in gennaio diversi azzurri andranno a Doha mentre io ho preferito rinunciare. Sto ottenendo buoni risultati con questa modalità, ho il mio equilibrio. All’estero sono favorevole per stage ma di breve durata, massimo qualche mese, ma non come scelta quasi definitiva di vita come Galvan o Grenot. Dovrei cambiare guida tecnica, ovvero non avere in questo caso mia madre come allenatrice e non voglio. Brevi periodi potrebbero essere validi se insieme ai tecnici così che possano crescere anche loro. Intanto però mi concentro su questa settimana e sul mitico Campaccio”.

Le avversarie di Federica Del Buono (da Comunicato Stampa del 16 dicembre). La gara femminile sarà altrettanto da brividi. In questo caso si è dovuti andare su atlete provenienti dall’Africa mentre sono ancora in corso trattative con le atlete protagoniste degli Europei di Cross di soli due giorni fa.

Fieri di avere al via la rivelazione 2014 dell’atletica italiana Federica Del Buono. Vent’anni appena compiuti e una lista di successi in questa stagione che fa spavento nei 1500 metri (PB 4’05”32), la sua gara. Brilla il 5° posto agli Europei di Zurigo con una rimonta finale che sarà ricordata per molto tempo, ma anche le sue vittorie ai meeting di Rovereto, Rieti e Pergine Valsugana (800m) nonché il titolo italiano promesse conquistato a Torino e Assoluto a Milano senza avversarie che potessero impensierirla nei suoi 1500.

Ancora colori azzurri con Veronica Inglese campionessa italiana dei 10000 metri quest’anno a Ferrara, terza alla Giulietta&Romeo Half Marathon valevole come campionato italiano di maratonina dietro a Valeria Straneo e Anna Incerti.

Dovranno sgomitare e tenere il passo della keniana Peres Jepchichir quasi coetanea ma abituata a distanze più lunghe, dai 10000 fino alla maratona addirittura ma con un personale di assoluto livello sulla mezzamaratona ad esempio di 1h09’12”.

Ancora colori del Kenya grazie a Janet Kisa protagonista in tanti meeting estivi in Diamond League nei 3000 e 5000 metri, Ruth Jebet dal Bahrain niente meno che campionessa d’Asia e anche leimedaglia d’oro nei 3000 siepi corsi in 9’36”74 ai mondiali Junior di Eugene a fine luglio 2014.

Completano la lista la belga di origini etiopi Almenesh Belete, quarta domenica agli eurocross, che ha un personale di 4’06”87” nei 1500 metri, molto vicino a quello della nostra Del Buono e Irine Chebet Cheptai argento mondiale junior di cross nel 2008 e decima nel cross assoluto mondiale del 2013. Tra le giovani in gara anche Nicole Reina protagonista, anche se leggermente sotto tono, domenica nella gara junior dei Campionati Europei di Cross. Da junior sarà per la prima volta nella gara principale, una sfida nella sfida.

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  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
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  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
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Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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