E' uscito da non molto un nuovo saggio di Pietro Trabucchi, Tecniche di resistenza interiore. Come sopravvivere nella nostra società (Mondadori, 2014). Questa volta si tratta di un manualetto su come affrontare le difficoltà e resistere alla sfida che esse comportano e non soltanto in ambito sportivo, ma nella vita in generale.
Secondo la visione di Trabucchi, infatti, uno dei mali del nostro tempo è che a poco a poco ci sia de-temprati, a causa di modi di vivere non corretti e che si sia persa la capacità di affrontare le difficoltà e le crisi che fanno da corredo inevitabile al vivere.
Questo volume che si aggiunge ai due precedenti studi di Trabucchi Resisto dunque sono (sottotitolo: Chi sono i campioni della resistenza psicologica e come fanno a convivere felicemente con lo stress, 2007) e Perseverare é umano, (sottotitolo: Come aumentare la motivazione e la resilienza negli individui e nelle organizzazioni. La lezione dello sport, 2012), entrambi editi da Corbaccio, vuole anche porsi come paletto segnavia per un nuovo percorso educativo.
Pietro Trabucchi è un esperto di resilienza, di quella particolare capacità di non indietreggiare di fronte alle difficoltà, di non perdere la speranza, di apprendere dalle catastrofi, di rialzarsi dopo le sconfitte. L'ha insegnata e l'ha trasmessa a tanti campioni del nostro sport. Di quegli sport difficili e duri che hanno poco risalto sulle pagine dei giornali e richiedono una dedizione assoluta: lo sci di fondo, il triathlon, l'ultramaratona. Lo sport, però, non è l'unico campo di applicazione della resilienza: il fisico, anche se allenato, declina, ma la forza mentale può continuare a crescere sino all'ultimo. L'individuo resiliente presenta una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili: è un ottimista, è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato; di fronte a sconfitte e frustrazioni è capace di non perdere comunque la speranza.
In questo libro Trabucchi ci insegna ad applicare le tecniche della resilienza alla nostra quotidianità. Nessuno di noi vorrebbe trovarsi ad affrontare difficoltà e picchi di stress, ma se non si possono evitare, è importante avere tutti gli strumenti per resistere e non soccombere.
"Una serie di fattori culturali ed uno stile di vita scorretto indeboliscono le nostre capacità psicologiche. Queste sono le vere radici della crisi che investe le società avanzate".
Prima ancora che economica, la crisi da cui tutti ci sentiamo attraversati si sta rivelando, essenzialmente, interiore. Nella nostra società, caratterizzata dal venir meno dei tradizionali vincoli di fiducia e di responsabilità, assistiamo infatti a un progressivo indebolimento delle forze mentali e motivazionali degli individui. Se, come sembra, il dominio incontrastato della tecnologia ha tracciato l'unico orizzonte possibile di futuro, non vale più nemmeno la pena chiedersi se Internet ci renda stupidi o intelligenti. La risposta c'è già: essere sempre connessi con un altrove, "condividere" ogni esperienza per la paura di non percepirla come davvero reale, ci sta trasformando in persone disattente, distratte, dissociate. Se non utilizzate in maniera consapevole, le tecnologie digitali - computer, social network, smartphone - riducono la capacità di rimanere concentrati anche per pochi istanti su di un obiettivo, minano le nostre fondamenta corporee e percettive. Sono tanti i fattori educativi e culturali legati allo stile di vita che determinano un simile scenario: crediamo che ogni minima difficoltà possa essere affrontata e superata per mezzo di pillole o aiuti esterni; ci sentiamo demotivati quando la nostra volontà individuale è ostacolata perché in antitesi con la propensione al consumo; miti come "il talento" o le "capacità innate" - supportati dal ricorso a una genetica non di rado fraintesa erodono la fiducia nelle capacità personali del soggetto...
Sotto l’innocua apparenza di un manuale self-help, Trabucchi conduce una critica documentata e profonda della nostra società in tempo di crisi, mostrando gli effetti cerebrali di molte pratiche quotidiane. Nonostante il linguaggio ironico, il risultato è agghiacciante: la nostra è la società del crollo delle risorse interiori.
Eppure il libro non è affatto privo di speranza. Possiamo ancora farcela se non staremo fermi ad aspettare che siano le riforme politiche o amministrative a salvarci. Se cominceremo noi per primi ad allenare le nostre risorse interiori.
Attingendo alla sua esperienza di preparatore mentale di campioni soprattutto nelle performance che implicano un'ultra-resistenza, come a quella di docente universitario e ricercatore, Trabucchi ci mostra una serie di tecniche per recuperare e sviluppare quello straordinario patrimonio di risorse psicologiche che chiamiamo con il nome di “resilienza”.
Seguendo il link si può leggere il primo capitolo del nuovo lavoro di Pietro Trabucchi
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