Questo un aggiornamento di status su FB del 13 febbraio 2015, scritto da Elena Cifali: Quella di oggi è stata una mattinata stupenda, ricca di emozioni, di gioia e di fatica.
10 km di camminata sulla neve alla scoperta dell'ultima colata lavica.
Un allenamento di potenziamento sia per per gambe sia per gli addominali a causa delle grasse risate.
Adesso si corre a lavorare!
Commento che ci offre l'occasione per una breve riflessione sul fatto che i binomi allenamento e divertimento, natura e splendide ambientazioni debbano essere la vera essenza dello sport amatoriale. Oltre alla ricerca della forma fisica, anche la ricerca del Bello e di stimoli che mettano l'Anima in una buona forma.
Il pensiero di Elena Cifali esprime bene l'esigenza che la corsa e lo sport siano tante altre cose, non semplicemente brutale e ripetitiva fatica.
Alla faccia di quelli che vivono lo sport come se fosse un loro secondo lavoro (o addirittura il loro primo lavoro), pur essendo tecnicamente "amatori"!"
Se ci rivolgiamo a costoro, purtroppo non possiamo parlare di "insegnamento", perché questa tipologia di runner é totalmente coriacea ad ogni forma di suggestione.
Ma vorrei potermi ricredere.
Ed ecco cosa ha replicato Elena Cifali, dopo aver letto questo commento: Sì, è verissimo, io intendo lo sport come divertimento. Mi aiuta a vivere meglio, in armonia col mondo che mi circonda, con la famiglia e col lavoro. Per me non può esistere solo il cronometro, esiste il tempo scandito da attimi unici e meravigliosi. Non tutti hanno la possibilità e la capacità di restare fedeli al divertimento. Purtroppo l'agonismo ben presto si sostituisce al puro piacere ed allora l'allenamento e la gara diviene un obbligo da adempiere pena l'insoddisfazione personale e sportiva. Meglio una risata in più che un minuto in meno!
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