(Maurizio Crispi) La foto che illustra questo post "autobiografico" è stata scattata ai tempi della mia prima partecipazione alla Roma-Fiumicino, assieme ad Angelo Pumo, mio maestro della voga in kayak olimpico.
Qui, infatti, siamo a Fiumicino, al termine della nostra impresa: ma malgrado la sgroppata di 25 km appena conclusa, sembriamo abbastanza rilassati e pronti a ricominciare da capo. per così dire.
Pochi furono i partecipanti alla gran fondo canoistica, quindi, a prescindere dal distacco dai primi, la nostra posizione in classifica fu soddisfacente (secondi su tre equipaggi di K2): tanto più che a precedere la nostra imbarcazione furono due canoisti - sempre in K2 - che di lì a poco parteciparono alle Olimpiadi di Città del Messico (1968), distinguendosi particolarmente (ma non ricordo il loro nome).
Grande ed inaudita fu la fatica, ma Angelo mi condusse bene (lui era il capovoga ed io seguivo/eseguivo senza fiatare, con l'entusiasmo e con la determinazione del neofita che cerca di emulare il suo maestro).
La partecipazione fu una decisione dell'ultima ora (la dirigenza societaria volle inviarci a questa manifestazione, la prima di questo genere che si faceva in Italia: ero allora, come in seguito, nella compagine della Società Canottieri Palermo) e arrivammo alla partenza senza alcuna preparazione sul fondo (che, tra l'altro, a quel tempo nel campo del Kayak ancora non era molto praticato, almeno in Italia, dove la canoa olimpica era una disciplina appena nascente).
Altre difficoltà derivarono dal fatto che arrivammo a Roma "nudi e crudi", dopo un logorante viaggio in treno (come si usava ancora a quel tempo, quando ancora non esistevano i voli low cost) e che dovemmo gareggiare con una canoa imprestata, con impianto di timoneria non perfettamente efficiente (ma almeno le pagaie erano le nostre).
Se non ricordo male questa prima esperienza sulla distanze canoistiche extra-lunghe avvenne nel maggio del 1967 (io ero allora studente del II liceo classico).
L'anno successivo partecipai, ma sempre accompagnato da Angelo, in K1.
Ma questa prima esperienza: a tutti gli effetti la mia entrata nell'agonismo canoistico, fu semplicemente entusiasmante, per non dire epica.
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