Salvatore Maira, medico e sportman, amante in particolare delle escursioni in MTB e del Trail, essendo reduce da una lesione al ginocchio che lo ha indotto al ritiro al Tor des Gèants 2013 e che lo ha tenuto lontano per qualche tempo dal trail competitivo, si è lanciato - nel suo percorso di ripresa - in un ultratrekking su alcune delle cime che contornano la Conca d'Oro e, riprendendo una precedente denominata "Trail delle 3 cime" e ha dato vita in forma auto-gestito all'"Ultratrail delle 4 cime", in un percorso che - in unica soluzione - collega le quattro vette contigue di Monte Pellegrino, Monte Gallo, Pizzo Manolfo e Monte Cuccio.
Suo compagno di avventura è stato Alberto Di Napoli, amico, comprimario di imprese sportive e taciturno quanto basta.
Bella l'idea in sé, visionaria quanto basta: Salvatore Maira, con Alberto di Napoli oggi, e con Claudia Occhipinti e Marco Saitta nella precedente impresa delle 3 cime, si può considerare un "pioniere", nel senso che, un domani, se qualche volenteroso volesse raccogliere l'idea questo circuito potrebbe divenire un "Urban Ultratrail" con partenza ed arrivo nel cuore della città di Palermo, ma anche un percorso destinato alla valorizzazione delle impareggiabili bellezze naturalistiche dei monti che contornano Palermo dalle cui cime si possono godere vedute di impareggiabile bellezza.
Complimenti a Salvatore Maira e ad Alberto Di Napoli per la bella e straordinaria impresa!
(Salvatore Maira) Non farò la cronaca puntuale di questo raid, a volte le cronache possono essere molto noiose.
Dico semplicemente che nello svolgersi della sequenza del giro:monte Pellegrino, monte Gallo, Pizzo Manolfo, monte Cuccio siamo partiti alle 4.00 del mattino e siamo arrivati dopo 14 ore alle antenne di monte Cuccio ancora con la luce, siamo stati recuperati più tardi dopo un ritorno faticoso mentre imbruniva…
Abbiamo vissuto , dall’alto della Scala Vecchia, la città addormentata, con le sue luci e il suo respiro tranquillo, gli splendidi paesaggi dalle cime dei monti e abbiamo vissuto momenti di vita pura come la visione di un puledrino appena nato che la madre aiutava ad alzarsi e nel ritorno al buio il salvataggio di un cucciolo di cane che guaiva attirando,fortuitamente, la nostra attenzione.
Il giro delle 4 Cime, nato dopo quello delle 3 cime realizzarto assieme a Marco Saitta e a Claudia Occhipinti due anni addietro, è figlio di un infortunio occorsomi al Tor des Géants nel 2013 che mi ha tenuto fermo più di un anno. Ho subito due interventi alle ginocchia e sono passato attraverso un percorso di riabilitazione stentato: e allora ho deciso di ricominciare proprio dall’Ultratrekking e nonostante il sovrappeso dovuto all’immobilità e la mancanza di allenamento improvvisamente la settimana scorsa ho fissato una data; ho trovato un compagno ideale in Alberto di Napoli, silenzioso atleta e amico di sempre e, un bel mattino, siamo partiti.
I chilometri percorsi dalla Scala Vecchia (l'antica via di accesso a M Monte Pellegrino e al Santuario di Santa Rosalia), fino alla cima di monte Cuccio sono stati 61,210, mentre sino al punto del "recupero" da parte della mia Francesca la distanza complessiva è stata di 71 km.
Gli zaini avevano un peso di circa 5,5 kg, la riserva d’acqua era di quasi due litri. Alimentazione stentata con barrette di cereali,uva passa e qualche biscotto secco.
Al termine, ognuno di noi aveva i suoi acciacchi, ma che soddisfazione avere guardato Palermo dall’alto da prospettive opposte.
Questo giro è stato funzionale a un altro progetto che ho in mente da tempo: l’attraversamento da sud a nord, della Sicilia sulle tracce gps fornitemi da Franco Tedesco, patron della Coast2Coast Bike Tour, con cui sono stato In Tunisia e in Marocco.
Il percorso, da me fatto in Mountain Bike cinque volte con arrivi diversi e un chilometraggio che varia a seconda degli arrivi da 220 a 320 si svolge su regie trazzere e in alcuni tratti single track che si snodano sulle montagne della Sicilia.
La partenza avviene a San Leone e l’arrivo a Mondello con un itinerario, in tre tappe,di 220 km.
Vorrei farlo a Giugno in autosufficienza, con zaino e sacco a pelo; penso di farlo in solitaria o, al massimo con un compagno.
A proposito, cercasi volontario!
Ti può interessare anche il racconto dell'impresa precedente, scritto da Claudia Occhipinti.
Le foto di questa gallery illustrano un percorso trail in autogestione sperimentato da Salvatore Maira e da Alberto Di Napoli, suo amico/compagno di camminata, autore della maggior delle immagini ...
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La galleria fotografica completa con le foto scattate da Alberto Di Napoli e da Salvatore Maira nella pagine (Magazine) Facebook "Ultramaratone, Maratone e Dintorni".
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