Pubblichiamo volentieri la testimonianza di Angelo Musso, runner siciliano che ha recentemente partecipato alla 6 ore Capo d'Orlando by Night dello scorso 11 luglio 2015.
Angelo che viene dalla vita sedentaria e che ha iniziato a correre relativamente di recente ha raccolto la sfida delle 6 ore di corsa e, alla fine, lottando contro l'afa e i crampi ce l'ha fatta
(Angelo Musso) Ora so che la corsa mi ha “salvato” regalandomi un’altra vita. Ero 78 kg e fumavo 2 pacchi di sigarette al giorno; facevo un lavoro ultrasedentario, vita sedentaria fatta di lavoro e divano, uscite con amici e la ragazza (ora moglie), far tardi la sera e alzarsi tardi la mattina nei weekend. Ero: un fiatone continuo e frequenti mal di testa e continua insoddisfazione.
Oggi. Ore 20:00, lungomare di Capo d’Orlando (11 Luglio 2015) il caldo torrido insopportabile che toglie il respiro anche a chi sta in riva al mare a fare il bagno ed Io ero già lì da 2 ore, i piedi incollati su una pista arroventata di 2 km e sguardo fisso, quasi a guardare la fine della gara quanttro ore più in là, con la mia voce che rimbomba nel cervello, gia’ alquanto intasato da incredibili emozioni e che continua a ripetere “Almeno 50 km". No, non è un sogno: sono li veramente e sto correndo la mia prima Sei ore, condividendo buona parte del tempo con un ragazzo simpaticissimo di Monreale che perdero’ purtroppo alla 3^ ora causa crampo. Parliamo, ridiamo e ci sosteniamo a vicenda con consigli; ci passiamo l’un l’altro l’acqua, i sali, o anche qualcosa di solido da ingurgitare velocemente in corsa.
Il caldo mi fiacca e mette a dura prova il fisico e la testa, di quando in quando qualche crampo viene a farmi visita quasi a ricordare che non sto sognando, a svegliarmi dicendomi : “Potrei farti mollare quando voglio”. Ma la mia replica era ferma: “Non mi fermerai mai !!! niente puo’ fermarmi …io sono il padrone della festa oggi…. Io decido quando e se fermarmi”
Continuo a passare e ripassare sotto quel gonfiabile, dove mia moglie mi aspetta passandomi da bere e/o mangiare.
Poco piu’ in la un caro amico e runner che ha appena finito la prima frazione della staffetta mi supporta ad ogni giro (immensamente grazie Benny) e la dolcissima Daniela Rovetto che, ad ogni passaggio, mi segala un po’ del suo grande affetto e dell’immenso ottimismo che la contraddistingue. Ormai è buio il sole è andato via insieme a buona parte delle mie forze ma sono li ed ho voglia di correre, di vivere…
Canto dentro di me qualche canzone che ben conosco ….e parlo con mio Padre…. Gli chiedo di proteggermi e di farmi compagnia fino all’arrivo affinche’ possa riabbracciare i mie piccoli Gabriele ed Edoardo e mia moglie e farli sentire fieri di me….. Io già lo sono, mi sento invincibile, un gladiatore. Ecco! Ci siamo! E' arrivata a tentarmi, lei ... la crisi! E' forte! E mi prende le gambe con dolorose contratture dei quadricipiti. Vuole piegarmi, e fermarmi. Sto soffrendo... Ma ne vale la pena, perchè - al contempo una sensazione di immensa felicità, mi pervade e, insieme, la volontà e una buona dose di amore per me stesso, che mi aiutano a cacciar via i demoni che mi tentano. E ancora, corro, cammino, corro, vivo.
5h59'59: ed è finita! Sono arrivato, senza mollare al termine delle 6 ore. Attraverso il gonfiabile, per abbracciare mia moglie, e piango un pianto carico di emozione e di indicibile felicità.
scrivi un commento …