Prendendo spunto dall'articolo pubblicato in data odierna su questo magazine,con il titolo "Circuito Ecotrail Sicilia. In scena sul versante Etna Sud, l'Etna Trail (Nicolosi), valevole come 8^ prova del circuito siciliano del Trail", Aldo Siragusa, uno dei prinicipali ideatori del Circuito Ecotrail Sicilia, ha ritenuto opportuno fare alcune precisazioni che qui di seguito pubblichiamo, statuendo con argomentazioni stringenti il primato "storico" dell'Etnatrail che rappresenta l'incarnazione di un suo progetto e che si adesso semplicemente spostato di sede.
Non di una prima edizione si tratta, dunque (e ciò sarebbe vero soltanto pe il sopraggiunto cambio di location), ma di una sesta edizione che si pone in tatale continuità storica, di identità, di spirito con le precedenti edizioni.
Gentile direttore,
nel ringraziarla per la sua attenzione nei confronti della disciplina che pratichiamo, e nel complimentarmi con lei per il suo approccio alla notizia che non si ferma mai a uno sterile racconto dei fatti, sento la necessità di fare alcune precisazioni all’ultimo articolo da lei pubblicato in cui parla del “caso Etna Trail”.
La puntualizzazione che ritengo più importante, riguarda la storicità dei due eventi, mentre mi limiterò solo ad accennare alle questioni che riguardano le divergenze che mi hanno portato a escludere il gruppo di Linguaglossa dal mio progetto.
Vado a esporre sinteticamente la cronologia dei fatti:
Il progetto Etna Trail prende vita già nel 2010 col nome "Ecotrail dell’Etna", quando, dalle ceneri di una corsa organizzata da Alfio Greco, ho messo su, con la collaborazione di quest’ultimo, una gara di 17 km, con partenza dal Rifugio Citelli, inserita nel Circuito Ecotrail Sicilia.
Nel 2011 all’Ecotrail dell’Etna si aggiunse l’Ecotrail di Linguaglossa, di 20 km, organizzato all’interno del Circuito dall’Atletica Linguaglossa in collaborazione con ASD Sportaction.
Nel 2012 proposi di unire i due percorsi e creare così un unico evento col nome Etna Trail, denominazione che è stata partorita dalla mia mente.
Il percorso misurava 30 km.
Proposi di creare per il 2013 un evento di respiro internazionale con un percorso più lungo. La proposta venne bocciata perché ritenuta troppo impegnativa.
Nel 2013 riuscii a fare passare l’idea dell’ultratrail da organizzare per l’anno successivo.
In funzione di questo progetto venne fondata l’ASD Etna Trail che avrebbe organizzato con ASD Sportaction la 30 km del 2013 e la 64 km del 2014. Disegnai di mio pugno il logo della manifestazione.
Sottolineo che l’Associazione Etna Trail ASD nacque in seguito e in funzione dell‘evento, e non è quindi da essa che viene generato l’evento.
Si arriva così al 2014: si crea uno staff e si marcia spediti verso il 2 agosto, data della gara.
Cerco di inculcare allo staff l’idea che abbiamo necessità di dare un’impronta diversa all’organizzazione, di essere più professionali per dare un servizio adeguato agli ospiti che verranno anche dall’estero.
Purtroppo tutto questo non è successo, l’organizzazione è rimasta troppo vicina allo standard “amatoriali” e si è preferito troppo spesso privilegiare le amicizie piuttosto che le regole, sia prima, sia durante la gara (i più attenti sanno a cosa mi riferisco).
Più si avvicinava l’evento, e più venivo tenuto lontano dal “cuore” del’organizzazione.
Alla fine mi è stato pure rimproverato di non essere stato abbastanza presente e che il mio apporto all’organizzazione è stato quasi superfluo.
Nel corso di questi anni, inoltre, mi è successo più volte di dover ricorrere al da lei citato "gentleman’s agreement" per riallacciare i rapporti con Santoro che è arrivato anche a cancellarmi dai suoi amici (parlo del più comune social network di utilizzo), perché non sopportava il fatto che io mettessi il rispetto delle regole al di sopra dell’amicizia.
E il gruppo di Linguaglossa lo ha sempre appoggiato.
Per tutto questo, dal 2015, ho deciso di portare avanti il mio progetto senza di loro, perché sulle loro gambe stava andando alla deriva, lontano dai miei principi, dalla mia idea di Trail, di sport in generale e, soprattutto, lontano dalla mia filosofia di vita.
In conclusione:
Il nome e il marchio Etna Trail li ho creati io ed è per questo che li rivendico.
Etna Trail, che nasce nel 2010 continua il suo percorso a Nicolosi, insieme con Rosario Verona.
Se si deve parlare di un Etna Trail storico, ci si deve riferire a quello di Nicolosi, che è quindi alla sua sesta edizione.
L’”appannamento dell’ spirito trail” non riguarda il Circuito Ecotrail Sicilia. Specialmente adesso che alcuni personaggi che se ne erano resi responsabili in passato sono stati “smorzati” e hanno deciso di loro sponte di allontanarsene.
Io non impugno alcun tomahawk.
Ho un’idea di fare sport che è condivisa da centinaia di trail runner che partecipano al Circuito e da 11 associazioni che organizzano in collaborazione con la mia altrettante prove del Circuito.
Seguo un percorso preciso e mi sforzo di essere coerente. Non mi preoccupo di contrastare chi non è d’accordo con me, mi limito ad ascoltarlo e andare avanti per la mia strada.
Quello che ho scritto non ha l’obiettivo di pormi su un piano di superiorità rispetto a nessuno.
Voglio solo prendere le distanze, con rispetto, da chi ritengo diverso da me, perché quello che rivendico non è tanto un nome o un marchio, ma un’identità.
Cordialmente,
Aldo Siragusa
Seguendo il link, si può leggere l'articolo cui si riferisce Aldo Siragusa
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