Un nuovo allenamento di Salvatore Sulsenti, deciso a camminare la 100 km del Passatore e tutto proteso in uno sforzo organizzato per raggiungere lo stato di forma di adatto, sperimentandosi strada facendo e acquisendo esperienza e conoscenza di sè, del proprio corpo e della sua reattività a carichi chilometrici maggiori.
Questa volta (sabato 19 settembre 2015) Salvatore Sulsenti ha "chiuso il cerchio" - per così dire, percorrendo la distanza da Santa Croce di camerina a Ragusa e ritorno, per un totale di 48 km.
La possibilità di portare a compimento una 100 km si fa più vicina, ma sicuramente adesso - avendo speirmentato i 50 km nelle gambe - Salvatore Sulsenti può celebrare il raggiungimento di una piccola meta intermedia: "Colla di Casaglia sei mia!"
(Salvatore Sulsenti) Ho deciso, Santa Croce Camerina-Ragusa- Santa Croce Camerina a piedi per un totale di 48 km. Detto fatto.
Comincio controllando il meteo, il tempo è messo al bello e si può stare tranquilli. Lavoro su me stesso e ripasso metro dopo metro tutto il percorso, immagino la mia uscita di diverse ore, sezionandola momento per momento.
Devo solo capire come fare bene e cosa esattamente mi aspetta. La temperatura è di 33° alla partenza di 34° all’arrivo, questo dato mi aiuta a capire quanta acqua portare con me, quale maglietta all’andata e quale al ritorno.
Ho preparato 4 bottigliette con limone (due medio piccoli), sale (due cucchiaini rasi da caffè), 4 succhi alla pera, una seconda torcia di scorta, bustine di zucchero per improvvisi cali di glicogeno.
Sveglia alle 3,30.
Faccio colazione davanti al PC (una banana, uno yogurt, due caffè). Esco di casa alle 4,15 e vi farò ritorno alle 13,04, dopo aver camminato 8 ore e 30 minuti più 19 minuti per pause tecniche (4 o 5 pipì stop, foto autocelebranti, colazione con cornetto alla marmellata e caffè).
Non mi concedo il privilegio di ripensarci, riparto convinto di farcela a tornare camminando.
E così è. Non mi sono chiesto assolutamente nulla, sapevo di poterlo fare, non esattamente come, ma sapevo ed oggi so che posso farcela.
Sto per finire l’acqua, mi fermo in un bar ad acquistarne una bottiglia. Lo stesso bar, quasi in mezzo al nulla, dove stamani alle 6 circa c’è una ragazza intenta a far pulizie che mi regala, sorridendo, un buona giornata che mi rimette a posto per tutto il giorno.
Ho bevuto un totale di 3,5 litri d’acqua, 3 dei 4 succhi e, al rientro a casa, altri 2 litri d’acqua. Negli ultimi 5 km ho cantato le mie canzoni, mi sono commosso, ho riso con me stesso.
Vedo casa mia. Una lacrima di gioia mi bagna il viso.
Colla di Casaglia è mia. Colla di Casaglia 913 mt. s.l.m. è al km 48 del Passatore, da oggi è possibile.
Nelson Mandela disse: Un sogno sembra impossibile, finché non viene realizzato.
Finisco di scrivere, ascoltando Ella fitzgerald.
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