(Maurizio Crispi) Scaduto il tempo massimo di 104 ore, sono stati in 12 i finisher dei 49 iscritti e dei 29 partenti effettivi alla prima edizione della Fidippides Run Athens-Sparta-Athens (490 km), che ha visto il suo start sabato 22 novembre 2015, alle ore 6.00.
Lungo la strada molti i ritirati, ma anche a loro va sicuramente molto onore, in particolare a quelli che hanno raggiunto la metà gara e che, di fatto, hanno completato una Spartathlon..
Chiudono la fila degli arrivati i due italiani sopravvissuti alla massacrante corsa no-stop, oltre a Marco Bonfiglio e a Paolo Aiudi, Daniele Alimonti e Angela Latorre, arrivati praticamente assieme in 102h51'. ambedue dentro il tempo massimo.
Angela Latorre, in particolare è stata la seconda donna, visto che Sue Brocklebank ha dovuto cedere le arrmi a poco meno di 50 km da Atene.
Questa gara ha veramente scritto un nuovo capitolo della storia delle ultramaratone in linea, riportandole alle ore origini e ha posto un nuovo limite, creando adesso un punto di riferimento impareggiabile e un metro di valutazione per chi si troverà ad affrontare le lunghissime distanze, gettando al tempo stesso le basi di un nuovo mito moderno.
La prestazione solitaria di Marco Bonfiglio, giunto al traguardo con più di sette ore di vantaggio rispetto al secondo classificato (Georgios Zachariadis) rimarrà scolpita nell'Albo d'Oro della ASA e verrà riportata come punto di riferimento per tutti coloro che vorranno cimentarsi con questa prova nelle prossime edizioni, ma lo stesso Marco Bonfiglio meriterà d'ora in avanti la deferenza e il rispetto con cui gli antichi Greci trattavano i loro eroi che spesso venivano equiparati al rango di semidei e che meritavano statue che perpetuassero la loro memoria e che - anche con il supporto delle stroie tramandate - li facevano passare dalla storia al Mito.
Miscellanea di foto degli ultimi chilometri e della seconda metà della corsa
Atene Sparta Atene... ASA... 490 km, un'avventura lunga 78 ore e 47 minuti.
Una vittoria che per me vale tantissimo per tantissimi motivi...devo ancora raccogliere tutte le emozioni e sentimenti... rielaborare il tutto.
Farò poi un giusto post sulla gara, raccontando questo lungo, intenso, meraviglioso viaggio.
Per adesso voglio "solo" ringraziare tutti per il tifo il supporto, la carica e la "spintatotale" che mi avete dato, Grazieeeeee! Onorato e felicissimo.
Più di tutto voglio ringraziare Brenda, la mia compagna di questa impresa...
Sei stata fantastica, super, unica... uno spettacolo!!
Gli ultimi chilometri
La gioia e l'esultazione dell'arrivo
MARCO BONFIGLIO COME FILIPPIDE: 490KM, A GUARDARE LUI SEMBRA FACILE
di Cesare Monetti Diciamolo subito e ci togliamo il pensiero. Quanti chilometri? Tanti, tantissimi: 490! Sarebbero estenuanti in auto, figuriamoci da fare di corsa, un passo dopo l'altro per questa
http://runtoday.it/2015/11/24/marco-bonfiglio-come-filippide-490km-a-guardare-lui-sembra-facile/
Ha corso tanto Marco in questi tre giorni e quasi mai camminato. Di giorno, all’alba e al tramonto e poi ben tre infinite notti con l’auto dell’assistenza con il giudice alle spalle ad illuminare la strada. Ha preso vento e freddo, ha preso pioggia. E lui che fa? Mentre corre intervista Brenda e continua a sorridere. La sensazione seguendolo è che sia facile, che quasi quasi ci si può andare l’anno prossimo. Vai, parti, corri, arrivi. Nossignori, non è così. Perché sempre su Facebook, seduto comodo col culo sul divano, leggi i post degli altri concorrenti (ben 9 italiani tra questi…Siamo grandi, anche per questoI), e leggi di grande fatica, di vento insopportabile in faccia, di vesciche e gambe che dopo magari 200 km di salite e colline si rifiutano di andare avanti. Leggi di crisi e difficoltà. Leggi di grande, grandissima fatica. Non so da dove arrivi la sua forza, se è mentale, se è solo fisica, se non sente la fatica, se ama a tal punto la corsa da non avvertire la stanchezza. Sembra tutto così semplice ascoltando lui che non ti rendi neanche conto che ha fatto una grande impresa, anzi no: grandissima. Eroica. Come fu Filippide appunto che andò da Atene a Sparta e ritorno per chiedere aiuto agli spartani per combattere i persiani.
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