Ecco una notizia di qualche anno fa, ma sempre attuale, anche perché a qualcuno potrebbe saltare in media di replicarla, magari a favore di qualche causa caritatevole.
Della "maratona più assurda del mondo", organizzata all'interno dei Giardini Iblei di ragusa Ibla, furono a suo tempo protagonisti Inge Hack e Lorenzo Sanzone, il 1° settembre 2010.
La loro corsa, consistente in una intera maratona disputata attorno ad un tavolo da Ping Pong, rientrò in un progetto di solidarietà a favore del "Centro di Risvegli Ibleo".
Adesso, forza a chi desidera replicare e perfezionare il tempo realizzato dai due intrepidi.
Oppure qualcun altro potrebbe raccogliere la sfida per portare a termine l'assurda maratona camminando...
Staremo a vedere......
(Epodismo.com - Lentoblog) Nove ore, un minuto e 47 secondi: tanto sono serviti ad Inge Hack e Lorenzo Sanzone per concludere l'estenuante "Maratona più assurda del mondo" che consisteva nel girare per 4947 volte attorno ad un tavolo da ping pong e coprire la canonica distanza dei 42 chilometri e 195 metri. La partenza è stata data alle 17,20 di mercoledì 1 settembre 2010 ai Giardini Iblei di Ragusa Ibla, e questa insolita maratona rientrava in un progetto di solidarietà a favore del Centro Risvegli Ibleo. Dei tre ardimentosi che si son presentati al via di questa particolare gara, solo due alla fine sono riusciti a portarla a termine: Enzo Taranto di Vittoria è stato costretto al ritiro da sopravvenuti problemi alle ginocchia, dopo appena 870 giri di corsa e quasi otto chilometri di percorrenza. La difficoltà oggettiva della "Maratona più assurda del mondo" era proprio questa: riuscire a completare senza danni lo sforzo, visto che di ritmi gara, proiezioni, frequenza cardiaca e affini, proprio non si doveva tener conto. Una specialità tutta a parte, con 19788 curve da superare. Ad ogni modo per la modicana-tedesca Inge Hack (Modipa) e l'acatese Lorenzo Sanzone (No al doping Ibla), si è trattato di una bella soddifazione: riuscire ad arrivare sino in fondo, ed iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro dell'edizione zero di questa gara dall'alto coefficiente di difficoltà psicologica e muscolare. I concorrenti hanno fatto le loro infinite girate su una superficie in erba naturale che ha attenuato di molto i fastidi muscolari, e buona è stata l'affluenza di pubblico che ha accolto positivamente questo abbinamento tra sport estremo e messaggio solidale
Insomma, si tratta dello sviluppo sino alle estreme conseguenze di una maratona su circuito da ripetere più volte, con un circuito davvero minimale (di meno non si potrebbero fare nemmeno dei passi di corsa e bisognerebbe saltellare sul posto).
Inoltre, l'idea del tavolo da ping pong attorno a cui girare è straordinaria, perché, oltre a fungere campo di gara, da circuito e da giro di boa (una maratona esclusivamente fatta di giri di boa: ma ci pensate?), diventa anche anche tavolo permanente dei ristori.
Indubbiamente, assieme al divertimento che ne scaturisce, si tratta d'una soluzione multifunzionale che consente di ridurre al minimo i costi di gestione di una maratona.
Se su quel tavolo fosse stato messo anche il modellino di un'Ambulanza, il gioco sarebbe stato perfetto.
Questo dispositivo, ancora, azzera praticamente il rischio di "tagli sartoriali" cui alcuni maratoneti truffaldini sono avvezzi, a meno che non si passi sotto il tavolo o lo si salti piè pari, cosa che sotto l'occhio vigile del Giudice di Gara sarebbe pressoché impossibile.
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