(Fonte: ActionMagazine - articolo di Paola Pignatelli) Fosche nubi si addensano sul Tor des Geants... e la colpa non e' del meteo. La Regione sta mettendo i bastoni tra le ruote. Ma gli organizzatori assicurano che la gara si terra' comunque. Intanto va avanti un braccio di ferro tra Regione Val d'Aosta e VDA Trailers, società organizzatrice.
Che fine farà il Tor des Géants? Se lo stanno chiedendo in molti in questi giorni. L'endurance trail più duro al mondo (330 km di lunghezza per 24 mila metri di dislivello positivo) sta attraversando il momento forse più difficile della sua storia. Il motivo? La Regione Valle d'Aosta ci ha messo lo zampino. Dopo sei anni di “matrimonio” tra l'amministrazione e la società organizzatrice (Vda Trailers), si è arrivati alla fatidica crisi del settimo anno. Il successo internazionale della manifestazione - condito dall'idea che probabilmente tanti iscritti e tanti sponsor significano tanti soldi – è stato il detonatore.
Il presidente della Regione, Augusto Rollandin (soprannominato l'imperatore), ha cominciato a fare “opposizione”, sostenendo che la gara avrebbe dovuto essere anticipata ad agosto per problemi meteorologici. Ci ha messo lo zampino anche il giornalista di Repubblica Alberto Custodero, che lo scorso anno, dopo avere ottenuto la wild card ed essersi ritirato al 25° chilometro, ha sparato a zero sulla follia di una simile manifestazione. Il suo articolo, insieme al fatto che la gara è stata sospesa a causa della nebbia, ha fornito a Rollandin il destro per sostenere che l'organizzazione si era dimostrata carente in fatto di sicurezza. Aggiungiamo il fatto che VDA Trailers abbia deciso per il 2016 di rinunciare a uno dei suoi principali sponsor (il quale poi ha pensato bene di fare le sue rimostranze non agli organizzatori, ma direttamente in Regione). Insomma, la bomba è esplosa e Rollandin ha deciso: o con me, o contro di me. Vale a dire: dal momento che ci abbiamo sempre messo dei soldi, ora il prossimo Tor des Geants lo organizziamo noi. Con l'eventuale supporto dei VDA Trailers.
Alessandra Nicoletti, presidente dei VDA Trailers, è famosa per non avere un carattere facile. Però prima ha provato a spiegare che anticipare la gara sarebbe stato un suicidio (troppo vicina all'UTMB, e senza alcuna garanzia per il meteo). Senza contare che un Tor des Géants a settembre riesce ad allungare notevolmente la stagione turistica. Sulla sospensione dell'ultima edizione, ha ricordato che ha gravato la presenza della nebbia: in questi casi, non ci sono percorsi alternativi che tengano. Poi, posta di fronte al fatto che la Regione stava mettendo in piedi un proprio comitato organizzatore, ha tirato fuori la consueta grinta e ha risposto picche.
“Il Tor si farà anche quest'anno, ma sarà organizzato dai VDA Trailers senza l'appoggio della Regione – ci ha raccontato Franco Faggiani, coordinatore comunicazione della gara -. È da sei anni che lavoriamo per il Tor, e la gara è sempre stata un successo (a parte la tragica fatalità della morte dell'atleta cinese nel 2013). I numeri ci danno ragione: quest'anno con le pre-iscrizioni (che chiudono domenica) siamo già arrivati a quota 2.280. Lo scorso anno erano presenti 60 Paesi: quest'anno sono oltre 70. Ci sono 291 giornalisti accreditati, di cui il 65% provenienti dall'estero. E poi, diciamo la verità: per la Regione il Tor des Géants è sempre stato un formidabile volano pubblicitario. Sono sempre stati soldi spesi più che bene”.
Già, ma quanti soldi? Per organizzare una gara come il Tor des Géants ci vogliono tra i 700 e i 900 mila euro.
Nel 2014 la Regione ne aveva messi 125 mila (di cui 10 mila restituiti alla fine perché non utilizzati). Lo scorso anno ne ha dati 50 mila (ma 5 mila se li è ripresi facendosi pagare il noleggio delle radio). “Quest'anno – continua Faggiani – tra sponsor e iscrizioni il costo della gara è già pagato. E in più metteremo online sul sito il bilancio completo. Così ognuno potrà vedere dove finiscono i soldi che raccogliamo”. Insomma: non c'è trucco, non c'è inganno. Tutto si fa alla luce del sole.
La Regione ha promesso di organizzare per suo conto un altro Tor des Géants (anche se dovrà per forza chiamarlo con un altro nome, perché il marchio è stato registrato da VDA Trailers). Resta il fatto che cinque mesi di tempo sono un po' pochi per mettere in piedi da zero una simile macchina da guerra, e le casse pubbliche per di più non sono floride. I volontari, che prestano gratuitamente il proprio lavoro alla gara, si sono schierati dalla parte di Alessandra Nicoletti. Che ribadisce: “A parte i volontari, per il resto abbiamo sempre pagato tutti i servizi... e continueremo a farlo!”.
Quale sarà la prossima mossa della Regione? Mollerà il colpo o davvero si cimenterà nell'organizzazione di un Tor des Géants alternativo? C'è anche il rischio che provi a mettere i bastoni tra le ruote ai VDA Trailers. Ma in questo caso non avrebbe che da perderci: in termini di immagine e... di faccia!
Noi andiamo avanti: il Tor des Geants si fara'
Che fine farà il Tor des Géants? Se lo stanno chiedendo in molti in questi giorni. L'endurance trail più duro al mondo (330 km di lunghezza per 24 mila metri di dislivello positivo) sta ...
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