Grande sconforto e cordoglio di tutto lo staff della ASD Corriferrara per la scomparsa di Sara Buccolini, la giovane podista crollata domenica 20 marzo 2016, proprio sul traguardo dopo aver corso la Family Run, disputata come evento ludico-motorio, in concomitanza dell'edizione 2016 della Ferrara Marathon (sesta della serie).
Quello di seguito il comunicato ufficiale diffuso ai mezzi d'informazione dall'ASD Corriferrare, società podistica organizzatrice dell'evento.
A causa del luttuoso evento, i risultati della gara podistica sono passati giustamente in secondo piano, anche se per dovere di cronaca vengono riportati in calce alla notizia.
Purtroppo il nostro evento si é tinto a lutto per la dolorosa scomparsa di Sara Buccolini la giovane studentessa maceratese di 21 anni che frequentava la Facoltà di Architettura a Ferrara dove si era trasferita per studiare. Ieri poco dopo le 17.00 ha cessato di vivere.
Il malore che l’aveva colpita sulla zona d’arrivo (erano circa le 10,30) della camminata ludico-motoria della Family Run, una non competitiva di circa 6 km e mezzo è stato fatale.
La società organizzatrice dell’evento abbinato alla Ferrara Marathon, si unisce al grandissimo dolore dei genitori, sorelle, famigliari e amici di Sara, porgendo le più sentite condoglianze e ha disposizione della famiglia come fatto sin dalla mattinata poi anche nel prosieguo delle ore successive e del lunedì per qualsiasi bisogno.
L’ASD Corriferrara ringrazia anche tutto il personale medico e paramedico che tanto si è prodigato in maniera efficiente e fattiva per cercare di tenere e riportare alla vita la giovane Sara, prima sul posto, poi all’Ospedale di Cona e rivolge anche un grazie a tutti coloro che si sono prodigati nelle ore successive per dare assistenza e conforto ai famigliari di Sara, in particolare a Simone Merli assessore allo Sport del Comune di Ferrara e al dott. Nicola Soliti del posto di Polizia dell’Ospedale S. Anna.
(Foto Business Press)
Di seguito il comunicato tecnico relativo ai risultati della due gare competitive in programma, diramato tra il malore da cui è stata colta Sara Buccolini e il decesso, avvenuto - come si è detto - alle 17.00.
Ferrara Marathon e Half Marathon. Record di classificati. Dominio keniano nella Maratonina, la maratona ad un piemontese e una maltese
Una 6^ Ferrara Marathon e 24^ Half Marathon Corriferrara, da record, dopo quelli degli iscritti vi sono stati anche quelli dei classificati con 1414 nella mezza e 819 nella Maratona. Ai quali vanno aggiunti i 1300 della Family Run, in pratica esauriti pettorali, medaglie e pacchi gare per tutte e tre le manifestazioni, a tutto queste cifre vanno aggiunti anche gli oltre 200 bambini della Kid’S Run svoltasi il sabato pomeriggio. Sotto l’aspetto agonistico totale dominio keniano nella Half Marathon Corriferrara con quattro keniani ai primi quattro posti, gara vinta in volata da Tiongik sui connazionali Koech e Rono, con l’aggiunta della vittoria solitaria di Ruth Chebitok in quella femminile precedendo la vicentina Maurizia Cunico e la ferrarese Chiara Damiani. Nella Ferrara Marathon vittoria del piemontese Andrea Aragno con personale dopo un lungo duello con il magrebino Smail Charfaoui che nel finale cedeva anche il secondo posto a Luca De Francesco. Nella maratona femminile colpi di scena a ripetizione dopo una lunga fuga solitaria crollo e ritiro della favorita Nikolina Sustic (Cro), finale difficoltoso anche per Simonetta Menestrina e cosi la spuntava con tanto di personale la maltese Josann Pulis Attard, gran finale anche della croata Veronika Jurisic che chiudeva al secondo posto, ancor più eclatante il terzo posto di Paola Di Tillo l’atleta di Campobasso chiudeva al terzo posto migliorandosi di ben sei minuti rispetto al suo personale ottenuto a Pisa, quarta la Menestrina.
Arrivo Mezza Uomini: 1° Tiongik (Ken) 1.03’14”, 2° Koech (Ken) 1.03’15”, 3° Rono (Ken) 1.03’21”, 4° Mang’ata (Ken) 1.05’40”, 5° Uwajeneza (Rwa) 1.05’54”, 6° Vaskovniuk (Ukr) 1.10’47”, 7° Agla (Mar) 1.12’04”, 8° Campana 1.12’05”,
Arrivo Mezza Donne: 1^ Chebitok (Ken) 1.15’41”, 2^ Cunico 1.22’47”, 3^ Damiani 1.23’25”, 4^ Moroni 1.23’56”, 5^ Merola 1.26’52”,
Arrivo Maratona Uomini: 1° Aragno 2.27’14”, 2° De Francesco 2.28’04”, 3° Charfaoui (Mar) 2.29’29”,
Arrivo Donne: 1^ Attard (Mlt) 2.52’51”, 2^ Jurisci (Cro) 2.56’57”, 3^ Di Tillo Paola 2.57’34”, 4^ Menestrina 2.57’59”, 5^ Makrof (Swe) 3.00’45”, 6^ Carducci 3.01’41”.
Maratona, il dramma di Sara: gravissima una studentessa di Architettura - il Resto del Carlino
Maratona, il dramma di Sara: gravissima una studentessa di Architettura Maratona, le foto della gara finita nel dramma Ferrara, 20 marzo 2016 - Il dramma di una ragazza marchigiana ha fatto passare
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/maratona-gravissima-una-ragazza-1.1994838
Ferrara, 20 marzo 2016 - Il dramma di una ragazza marchigiana ha fatto passare in secondo piano la grande festa della Ferrara Marathon: Sara B., 20 anni di Macerata, studentessa di Architettura all’Università di Ferrara, ha accusato un malore negli ultimi metri della ‘Family Run’. E’ crollata a terra, in arresto cardiaco. I soccorsi sono stati immediati, ma le sue condizioni sono subito apparse molto gravi. La giovane, che secondo quanto hanno raccontato gli amici non ha mai sofferto di alcun tipo di disturbo, è stata rianimata per quasi un’ora e mezzo, nell’ospedale da campo della Croce Rossa allestito dagli organizzatori di fianco alla statua del Savonarola. Medici e personale del 118 si sono adoperati in modo eccezionale, riuscendo a stabilizzare le condizioni di Sara che è stata quindi trasferita all’ospedale di Cona. Qui è stata subito ricoverata nel reparto di Rianimazione, per valutare se oltre ai problemi cardiocircolatori che sembrano aver innescato il collasso, abbia riportato anche problemi neurologici. Le sue condizioni, in ogni caso, sono estremamente critiche. Shockati gli organizzatori, con Massimo Corà – il promoter dell’evento sportivo – a lungo in lacrime davanti all’ospedale da campo; ma anche per le autorità, in testa l’assessore allo Sport Simone Merli, la maratona che si stava correndo in un clima di grande festa passava inevitabilmente in secondo piano.