Nell'Ultraberics Trail (gara trail di oltre 66 chilometri, cui è - secondo tradizione - abbinata la formula "twin", ovvero una "Lui&Lei" in cui l'intera distanza é suddivisa in due frazioni rispettavemnte di 32 e 33 km) che ha visto lo start la mattina del 19 marzo 2016, il primo posto del podio maschile è spettato a Simone Wegher, trentino, seguito da Marco Menegardi e Marco Pajusco, mentre nella gara rosa
ha dominata la varesina Michela Uhr, seguita da Trevisan e Miglioli rispettivamente seconda e terza
Mirko Righele e Maria Pia Chemello sigillano la prova a staffetta.
Sono stati oltre 1500 i partenti (di cui 200 atleti per la gara twin, cioè 100 coppie).
Arrivano dal Trento e Varese, i due atleti che oggi hanno posto i loro sigili sulla 6^ edizione dell'Ultrabericus, gara di 66 km sui Colli Berici che ha salutato la conclusione dell'inverno vicentino. Sono Simone Wegher (Atletica Clarina Trentino) e Michela Uhr (Insubria Sky Team). Con un tempo di 5.43.56 Wegher ha piazzato l'allungo su Marco Menegardi e Marco Pajusco. La Uhr invece non ne ha avuto per nessuno e con il suo 5.59.36 ha creato il vuote dietro di sé. A completare il podio ci hanno pensato Sara Trevisan (LIB Piombino Dese) e Marta Miglioli.
Conferma i pronostici invece il duo Mirko Righele - Maria Pia Chemello (Sport Race ASD) che si è aggiudicato la prova Twin, davanti ad Anna Zilio e Maurizio Ammirata (Vicenza Runner and Marathon) e Paolo Borghi e Silvia Schiavon (Tre Garofani Padova).
Gara maschile. Il sole ha baciato fin dalla partenza l'edizione 2016 con il lungo serpentone dei concorrenti che da Piazza dei Signori è partito con un ritmo piuttosto sostenuto. Il trentino Simone Wegher ha subito preso la testa, fiancheggiato da Emanuele Ludovisi, Matteo Lucchese e Francesco Rigodanza.
Con le prime pendenze il gruppo si sfilacciava e Wegher iniziava a mettere secondi preziosi tra sé e gli inseguitori. A Villabalzana a mettersi alle sue calcagna era Marco Pajusco, che sfilava accanto a Ludovisi, Lucchese e Rigodanza, separati solo da pochi metri. Tra le prime posizioni anche il favorito di giornata, Giuliano Cavallo, dava segno di voler controllare da vicino la testa della corsa.
Al passaggio di Torretta di Nanto a condurre era ancora Wegher, seguito da Pajusco e Gianluca Lovato, poco più avanti superato da Rigodanza che così al check point dell'Eremo di San Donato teneva la terza posizione. Colpito dai crampi Cavallo non riusciva però a proseguire e dava forfait, seguito poco dopo anche da Ivan Geronazzo, altro favorito.
Davanti Wegher continuava ad amministrare bene energie e fiato e costruiva quello che poi sarebbe diventato il gap vincente. Dietro di lui ancora qualche schermaglia per il podio da cui Rigodanza usciva sconfitto ed era costretto al ritiro. A prendere il suo posto era a quel punto il valdostano Davide Cheraz, tenuto ancora sott'occhio da Marco Menegardi. Il round finale si giocava sugli ultimi chilometri, dove Wegher dava il colpo di grazia e si involava sul traguardo finale di Piazza dei Signori. A circa 10 minuti il secondo posto veniva agguantato da Menegardi, che metteva in gioco le ultime riserve energetiche gelosamente custodite per tutta la gara e superava il terzo uomo, Marco Pajusco, staccato di meno di un minuto. Ai piedi del podio chiudeva Davide Cheraz.
Gara femminile. Con la grande assenza di Federica Boifava, la gara rosa era tutta una scommessa, scommessa ben raccolta dalla varesina Michela Uhr che non ne aveva per nessuno e, chilometro dopo chilometro, prendeva e teneva saldamente la guida della corsa. All'inseguimento si piazzavano dapprima Francesca Pretto e Marta Miglioli, ma Sara Trevisan tra Villabalzana e San Donato giocava bene le proprie carte e prima superava la Miglioli e poi, con la Pretto che retrocedeva di qualche posizione, si appropriava della seconda piazza, conservandola fino alla fine. La Miglioli, dopo aver atteso lo sfilacciamento del gruppo, prendeva la terza piazza senza avere altre contendenti fino alla fine.
Gara Twin. Accanto al tracciato integrale, come da tradizione di casa Ultrabericus, fin dalla prima edizione si accompagna anche quello riservato alla competizione a coppie. I pronostici erano tutti per loro e i due vicentini Mirko Righele e Maria Pia Chemello non hanno deluso le aspettative, gestendo al meglio una gara caratterizzata da un ritmo sostenuto e repentini cambi di temperatura, passando dalle zone soleggiate a quelle più in ombra. Il cronometro per loro si fermava a 5.59.36 e nulla potevano gli avversari Maurizio Ammirata e Anna Zilio, che dovevano accontentarsi del secondo posto. A chiudere in terza piazza erano infine Paolo Borghi e Silvia Schiavon del team Tuonati Tre Garofani Padova.
E, mentre i vincitori festeggiano, sulla finishing line di Piazza dei Signori, gli arrivi proseguiranno fino a tarda serata, attorniati dalla splendida cornice della Basilica Palladiana e del pubblico vicentino sempre caloroso con i tanti concorrenti di casa Ultrabericus.
Info: www.ultrabericus.it
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Content from ULTRABERICUS 2015
I monti berici tutti d'unfiato raccontati dai fotografi del Circolo Fotografico Leoniceno
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Ultrabericus 2015. I Monti Berici tutti d'un fiato, raccontati in oltre 2400 scatti dai fotografi del Circolo Fotografico Leoniceno.Anche le foto selezionate e diffuse dopo l'edizione 2016 sono opera del Circolo Fotografico Leoniceno, e in particolare di Mauro Ferretto, Matteo Cristofanelli e Luca Formiga
(comunicato stampa pre-gara) L'iniziativa è stata presentata nella mattinata di venerdì 18 marzo 2016, dall'assessore alla formazione Umberto Nicolai, dal direttore di gara Enrico Pollini e dalla top runner vicentina Federica Boifava.
“Nonostante si rivolga a un pubblico di nicchia, vista la prova di notevole impegno a cui si sottopongono gli atleti affrontando 66 chilometri su strada sterrata e 2500 metri di dislivello sia in salita che in discesa – ha dichiarato l'assessore alla formazione Umberto Nicolai –, ormai possiamo definire l'Ultrabericus Trail una manifestazione della città. Nata 6 anni fa grazie all'intuizione di Enrico Pollini, la gara coinvolge più di 1000 atleti, 11 amministrazioni locali e numerosi enti e sponsor e in tre giorni è in grado di portare a Vicenza oltre 3000 persone, tra partecipanti, accompagnatori e organizzatori. In questi anni lo sport e la cultura hanno trascinato a Vicenza un folto pubblico grazie a manifestazioni di grande rilievo, che oggi assumono ancora più significato alla luce della candidatura a Città Europea dello Sport 2017”.
Sono 1200 gli iscritti, 145 dei quali donne, che percorreranno il tracciato, come accade negli anni pari, in senso orario, su sentieri single track, mulattiere e carrarecce. Sarà riproposta anche la tradizionale staffetta Lui&Lei con 100 coppie che si sfideranno in due tranche di 32 e 33 km.
I partecipanti arriveranno da 50 province italiane, in rappresentanza di 14 regioni. Non mancherà la presenza degli atleti stranieri da Ungheria, Slovenia, Austria, Svizzera e Germania.
Dal centro di Vicenza sarà percorso il periplo dei Colli Berici, con alcuni allargamenti del percorso per consentire il rapido deflusso del gruppo che nei primi chilometri marcia piuttosto compatto, prima di sfilacciarsi e proseguire per Arcugnano, Fimon, Villabalzana, Villaga con il check point dell'Eremo di San Donato, dove avverrà il passaggio di testimone della gara a coppie. Da qui si continuerà ancora sui sentieri che calcano i territori di Grancona, San Gottardo, Perarolo, quindi di nuovo Arcugnano, fino al rientro in città e sul traguardo di piazza dei Signori. L'arrivo è previsto entro le 16 per i top runner ed entro le 23 per gli ultimi. Sarà un’occasione non solo di sport ma anche di totale immersione nel contesto naturale dei Berici, alla scoperta di angoli nascosti e di inusuali panorami.
Ultrabericus Trail si inserisce tra i tracciati di inizio stagione e costituisce una tappa fondamentale per gli atleti che intendono approcciare le lunghe distanze. In gara ci saranno anche diversi runners provenienti dal mondo della corsa su strada che potrebbero riservare delle sorprese. Ultrabericus, poi, sarà anche un valido banco di prova per le corse più impegnate della stagione, prima tra tutti la Trans d'Havet del 23 luglio, la cui anteprima iscrizioni si terrà alla consegna pettorali dell'Ultrabericus, per aprire poi ufficialmente lunedì 21 marzo.
Accanto all'Ultrabericus Team, organizzatore della manifestazione, troviamo oltre 300 volontari impegnati nel garantire che ogni ingranaggio della grande macchina firmata Ultrabericus Trail funzioni alla perfezione: i gruppi Alpini della sezione di Vicenza, la Protezione Civile, Vicenza è Croce Rossa Italiana e le Pro Loco di Mossano e Arcugnano. La gara vede poi il coinvolgimento della Provincia di Vicenza e dei Comuni di Vicenza, Arcugnano, Brendola, Barbarano Vicentino, Castegnero, Grancona, Mossano, Nanto, San Germano dei Berici, Villaga e Zovencedo.
In campo ci saranno anche i main sponsor Sportler, iRun, PassioneTrail.com, PowerBar, Why Sport, Menabrea, Bertagni, Lissa, Fisioterapia Filanda Corielli, Osteria Il Cursore, il Circolo Fotografico Leoniceno.
Gara femminile: grande assente giustificata Federica Boifava. Quest'anno le top runners si sfideranno senza l'ormai padrona di casa, Federica Boifava, assente giustificata per motivi di lavoro. La gara donne potrà, quindi, riservare interessanti sorprese. Sulla carta rimangono due record di percorrenza registrati dalla stessa Boifava che potrebbero dare a qualche atleta il giusto stimolo a pigiare sull'acceleratore sui Berici. La sfida sarà tutta vicentina tra Federica Menti, Kristel Mottin e Francesca Pretto. Nel mirino anche Sabina Baggioli e Francesca Mai.
Gara maschile: sfida a cinque con Modena, Geronazzo, Cavallo, Rigodanza e Cheraz. Per quanto riguarda gli uomini, il 2016 sembra essere l'anno di diversi graditi ritorni. Sulla starting line, infatti, si presenterà il già due volte vincitore Giuliano Cavallo (2011 e 2014). Matteo Lucchese cercherà di andare oltre il secondo posto messo a segno solo lo scorso anno; stessa storia per Christian Modena, che nel 2015 aveva chiuso al terzo posto. A caccia di riscatto anche Davide Cheraz, in compagnia di Francesco Rigodanza e Ivan Geronazzo. Per Cheraz il miglior piazzamento in questa gara risale al 2014 quando chiuse sesto. Finì invece al quinto posto nel 2013 Geronazzo e all'ottavo nella scorsa edizione, quando ai piedi del podio arrivò proprio Rigodanza. A completare il parterre de roi troveremo anche Emanuele Ludovisi e Simone Weger.
Gara a coppie: 100 quelle in gara. Si fa interessante il fronte della gara a coppie, dove non mancano nomi di peso. Maria Pia Chemello e Mirko Righele proveranno a dare del filo da torcere alle coppie composte da Tiziana Scorzato e Maico Scalco, Silvia Serafini e Michele Lazzari, Elisa Venco e Christian Maltauro e infine Anna Zilio che duetterà con Maurizio Ammirata.
Programma. Venerdì 18 marzo al Patronato Leone XII in contra' Vittorio Veneto a Vicenza, dalle 17.30 alle 21, verranno distribuiti i pettorali, procedura che poi verrà ripetuta anche sabato mattina dalle 7 alle 9. Subito dopo ci si sposterà in piazza dei Signori per dare il via alla punzonatura ed ai controlli a campione sul materiale obbligatorio che ogni atleta dovrà avere con sé durante la gara. Alle 9.30 ci sarà il consueto briefing sulla starting line, in attesa del semaforo verde che per gli iscritti scatterà alle 10 in punto. Chi vorrà seguire gli arrivi, dalle 15.30 potrà attendere sul traguardo i primi finisher e si proseguirà poi con la sfilata di atleti fino alle 23. Dalle 17 alle 23 al Patronato Leone XII sarà a disposizione degli atleti anche un ristoro caldo. L'accesso a spogliatoi, docce, piscina e area massaggi sarà possibile a partire dalle 16.
In occasione della distribuzione pettorali apriranno ufficialmente anche le iscrizioni alla Trans d'Havet 2016 (in programma il 23 luglio) con possibilità di strappare fin da subito un biglietto per gli 80 chilometri delle Piccole Dolomiti. Il 21 marzo, poi, le iscrizioni apriranno anche on line.
Iniziative a corredo della manifestazione. Venerdì sera, alle 21 al Patronato Leone XII, in contra' Vittorio Veneto 1, si terrà un incontro dal titolo “Alimentazione consapevole e sport”, con il dottor Fabio Rigon, autore del libro “Homo vegetus. Nutrizione superiore sportiva”, e dell'ultramaratoneta vicentina Andrea “Budu” Toniolo che presenterà la sua impresa di corsa da Padova a Capo Nord.
Anche nel 2016 non poteva mancare lo sposalizio con chi ha fatto degli eventi come Ultrabericus un momento per sensibilizzare all'azione in favore di cause sociali di alto valore: “ADMO Corro perché ho midollo” e Fondazione Candido Cannavò.
La Fondazione Candido Cannavò, istituita nel 2009 con la volontà di promuovere idee, progetti e passioni dello storico direttore della Gazzetta dello Sport, schiererà 7 testimonial “pescati” tra le file dei runners di casa RCS.
Il messaggio che porteranno sarà a sostegno del Candido Junior Camp, iniziativa rivolta ai bambini di tutta Italia tra i 7 e i 15 anni che vogliono imparare a giocare a basket in carrozzina e coltivare il sogno di diventare campioni. Il campus è alla sua seconda edizione e gode già del sostegno concreto della Federazione Italiana Pallacanestro.
L’impegno dei piccoli partecipanti al Candido Junior Camp incontra così simbolicamente la fatica di chi si mette in gioco in una lunga corsa come Ultrabericus e, attraverso i runners-ambasciatori, potrà essere diffuso e incoraggiato. In occasione della gara sarà possibile avere maggiori informazioni sull'attività della Fondazione Cannavò e sulle possibilità di sostegno alle sue iniziative.
Per saperne di più si può visitare il sito http://fondazionecannavo.gazzetta.it/
Assieme ai runner di casa Rcs, ci saranno gli amici di ADMO – Associazione Donatori Midollo Osseo dell'Emilia Romagna con il progetto “Corro perché ho midollo”.
Il 19 marzo, al via da piazza dei Signori ritroveremo anche i tre atleti Matteo Pozzi, Andrea Ortolan e Cautela Sabino che, sotto l'occhio vigile di Christian De Maria - uno dei principali sostenitori del progetto -, correranno i 66 chilometri dell'ormai celebre periplo dei Colli Berici. Lo scorso anno, grazie alla sensibilità di molti organizzatori, i runners ADMO hanno preso parte a ben 16 gare, correndo nel complesso per 4184 chilometri e 700 ore, grazie a 25 coraggiosi atleti ambasciatori di ADMO che hanno contribuito a raccogliere 3500 euro.
Per il 2016 le gare in programma sono 14 alle quali si aggiungeranno anche alcune manifestazioni ciclistiche e di triathlon.
Chi volesse saperne di più troverà lo stand ADMO anche in zona arrivo della sesta edizione di Ultrabericus Trail. Potrà, inoltre, seguire gli aggiornamenti del progetto sulla pagina Facebook ADMO – Corro perché ho midollo o ancora all'indirizzo www.admoemiliaromagna.it.
Infine, da questa settimana, è possibile effettuare donazioni on line attraverso la Rete del Dono
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