Salvatore Sulsenti è a un punto di svolta del percorso che ha iniziato all'incirca due anni fa... Camminando e camminando, ha elaborato e costruito un suo progetto che è quello del "Giro di Sicilia a Piedi", un progetto che in questi giorni sta a poco a poco prendendo forma con il cruciale passaggio dall'esercizio di pensiero alla concreta passi.
Nel "Giro di Sicilia Piedi" che prende anche il nome in sigla WUM 1000KM (ovvero Walking Ultra Marathon 1000 km), Salvatore Susenti intende percorrere tutto il periplo della Sicilia in senso antiorario, con tappe giornaliere oscillanti tra 32 km e 43-45 km, nell'arco di tempo di un mese (salvo imprevisti).
Per "Giro di Sicilia" s’intende l’intero periplo della regione percorrendo 1000 km (stima della distanza approssimata) in 31 giorni.
Dal calcolo dei giorni sono, ovviamente, esclusi eventuali imprevisti (ritardi per interruzioni stradali, maltempo, indisposizioni personali). "WUM 1000KM" sta per "Walking Ultra Marathon" (nome che ho dato a questo mio giro di Sicilia perché alcune tappe supereranno il chilometraggio di una maratona), l’intera distanza da coprire verrà percorsa esclusivamente a piedi su manto stradale.
Salvatore Sulsenti è ora alla ricerca di sponsor che lo supportino per tutto ciò che gli sarà necessario: e per il compimento di questa sua impresa vanno bene anche micro-sponsorizzazioni, allo scopo di metterlo in condizione di acquisire tutta l'attrezzatura necessaria e di potere sostenere i costi (in economia) di vitto e pernottamenti.
Salvatore Sulsenti ha bisogno di supporter e di fiancheggiatori, di atleti e walker che in occasione dei suoi passaggi dalle diverse città e cittadine e municipalità toccate dalle sua lunga camminata solitaria con la sua attrezzatura sulla spalle lo affianchino, camminino con lui e lo incoraggino.
Tutti possono contribuire (aziende, pubblici esercizi, privati, associazioni di camminatori, enti...) alla realizzazione del periplo della Sicilia a piedi (che prevede una percorrenza di oltre 1000 km); si può essere compagni di questa entusiasmante avventura con donazioni dirette o con offerte in natura (previo accordo, onde evitare duplicati): anche micro-sponsorizzazioni e micro-donazioni, purché siano tante, potranno andare bene.
(Salvatore Sulsenti al termine della sua fatica - Foto di Maurizio Crispi, Walktrail di Monte Pellegrino, Palermo, 13 marzo 2015)
In funzione di questo delicato passaggio dalla fase di ideazione a quella concreta del fare, Salvatore Sulsenti ha creato una pagina facebook dedicata (Giro di Sicilia a Piedi) e si accinge anche a creare un blog omonimo che, poi, nella fase di avvicinamento all'impresa e in corso d'opera gli servirà per pubblicare giornalmente degli aggiornamenti sulla sua lunga marcia e l'anticipazione delle due o tre tappe successive in modo tale che chiunque voglia percorrere dei chilometri con lui possa aggregarsi al passaggio.
Ma vediamo cosa succedeva un anno fa nella vita del Nostro, quando ancora l'idea del Giro di Sicilia a Piedi non aveva iniziato la sua gestazione...
Ci sono certe idee che hanno bisogno di un tempo per generarsi (o essere generate) e il camminare favorisce il libero flusso del pensiero e nel Cammino nascono le idee e i progetti.
18 marzo 2015, mercoledì. Con una temperatura che va fra i 16° ed i 20° comincio a camminare dopo due giorni di “riposo”. È ora di tornare per strada, sempre alla ricerca delle storie che avrà da raccontarmi questo mercoledì. Inizio alle 11:44, inserisco la sveglia alle 13:44 per camminare 2 ore come consueto. Già, come consueto. Non c’è nulla di consueto in un nuovo giorno. Un nuovo giorno ha sempre qualcosa da raccontare. Oggi ho camminato per ben 4 ore consecutive, senza sosta all'infuori di qualche secondo rubato per fare pipì dietro una siepe. 4 ore rappresentano un mio record personale, ma non un mio limite.
Ho in mente di andare oltre. Sono stanco ed un po’ di stretching mi mette al riparo da contrazioni muscolari. Camminando trovo la mia prima storia: un padre e la sua figliola sono seduti sulla spiaggia a giocare con la sabbia, riempendo un secchiello. La seconda storia parla di un signore francese che riporta a casa, in spalla, il suo vecchio cane, stanco della lunga passeggiata. La terza storia: un anziano inglese mi chiama Walker e mi chiede se cammino ogni giorno e quanti chilometri percorro. Rispolvero il mio inglese, rispondo, faccio un figurone da poliglotta, lui mi sorride e ci salutiamo. Colazione: un’arancia, caffè zuccherato. Spuntino 1: un caffè. Pranzo e Spuntino 1: un’arancia, una mela, una pera, un caffè. Cena: riso e pomodori crudi.
19 marzo 2015, giovedì. Ieri ho camminato per 4 ore consecutive, andatura sostenuta e credevo di aver conquistato il mondo. Poi, girovagando sul web, leggo di Rosario Catania, siciliano di Mascalucia (Catania), recordman mondiale di camminata nordica (con i bastoncini da Nordic Walking): 72 ore consecutive! Mi piacerebbe conoscerlo personalmente. Sono le 13.00 e finisco alle 15.00 volutamente cammino con un po’ più di calma. Voglio recuperare. Incontro degli amici che non vedevo da tempo. Colazione: una mela, un caffè. Spuntino 1: un caffè. Pranzo: pasta e lenticchie, ½ bicchiere di vino. Spuntino 2: una pera, formaggio. Cena: pasta e ricotta.
20 marzo 2015, venerdì. Non comincio nemmeno a muovermi che già una piccola storia si affaccia. Mi fermo appena prima di alcune strisce pedonali per far attraversare due scolaretti in grembiule blu e fiocco bianco. Il terzo scolaro, una bambina dai tratti mediterranei ed i capelli arruffati, non si fida di me e decide di non passare. Io le faccio cenno, invitandola con la mano e sorridendole appena per rassicurarla, che può andare tranquilla. Lei attraversa e mi ripaga con un sorriso che non ha prezzo e mi riempie di felicità. E c’è gente che non cammina; a quanti sorrisi rinunceranno e quante storie non saranno mai raccontate? Sono le 13:12 ed inizio, finisco alle 15:12. 19° ed un vento sostenuto aprono la primavera astronomica. Cammino con relativa calma anche se a tratti avrei voglia di forzare l’andatura. Una Chihuahua gioca rincorrendo una pallina rossa calciata dal suo padrone, svogliato ed indaffarato con il suo telefonino. Mi godo, sopraggiungendo, lo spettacolo e, ad appena pochi centimetri dal colosso canino, la pallina sfugge al Chihuahua. Accelero il passo, blocco la pallina rossa e per un istante la cagnetta mi guarda perplessa, cercando di capire se per caso non volessi fuggire con il suo giocattolo. Restituisco la pallina e la cagnetta scappa via tenendo ben ferma, non si sa mai, la sua pallina stretta fra le sue feroci fauci. Meglio tornare a casa. Doccia e pesata di rito. Dopo una lotta fatta di tre risultati diversi, per onestà personale, mi annoto solo il peso maggiore fra i tre: kg.101,1. Colazione una mela, un caffè zuccherato. Spuntino 1: alcuni fagioli borlotti. Pranzo: insalata di riso con fagioli e peperone rosso, ½ bicchiere di vino rosso. Spuntino 2: un po’ di pane appena sfornato. Cena: 3 scatolette piccole di carne in scatola, una tazza di latte e biscotti.
21 marzo 2015, sabato. Vento forte, freddo (con 17°). Come dire: Benvenuta Primavera! Penso di iscrivermi all’Etna Trail, Walk Trail per km 16, che si terrà il 25 luglio. Già, sarà una coincidenza, ma è proprio in questa data che è cominciato. Non è la distanza a preoccuparmi ma i luoghi ed il fatto che sarebbe stata la mia prima volta. Ore 12:23/14:23 poche gocce di pioggia mi bagnano. Cammino, vado avanti e non mi fermo. Finisco ascoltando Barry White. Penso. Sono a casa. Secondo un rituale consolidato negli ultimi mesi compio gesti quotidiani al rientro delle mie camminate. Ho ingoiato della sabbia. Cosa farò quando sarò arrivato a quota kg.85? Mi peso sempre due volte. La prima, piede destro e poi il sinistro; la seconda, piede sinistro e poi il destro. Il risultato di oggi: kg.100,9. Colazione una pera, un caffè amaro. Spuntino 1: un caffè amaro. Pranzo: una banana, pasta (farfalle) con verdura e tonno. Spuntino 2: nulla. Cena: pasta e pomodoro crudo. Spuntino 3: latte e biscotti.
22 marzo 2015, domenica. Comincio a camminare con una temperatura di 20° che successivamente aumenterà fino a 21°: e ciò rende meno fastidioso il vento incessante. Appena giungo al mio punto di partenza un pensiero va alla mia ex ragazza E. Ho saputo che non sta affatto bene con se stessa: per il suo corpo (che a me piaceva tanto) e per ciò che la vita non ha saputo darle. Sono le 12:09 e si inizia. Sempre vento, procedo abbastanza bene. Poca gente fatta eccezione per un gruppo, 50 persone circa, di turisti. Incrocio una ragazza dai tratti fortemente marcati. Capelli lunghi e castani (scuri) con un’accentuata ricrescita portata con disinvoltura. Alla ricerca di qualche minuto d’isolamento, questa ragazza, si siede ed accende un piccolo sigaro: fantastica. Ho finito le mie due ore: sono le 14:09 e me ne torno a casa. Dopo la doccia innesco una lotta con la bilancia che oggi sembra essere alquanto indecisa sul responso: segno di un agognato pre-pensionamento? Alla fine l’ho vinta: kg.100,2. Colazione: una mela, un caffè. Spuntino 1: caffè. Pranzo: pasta con fagioli e ceci e cipolla, un’arancia. Spuntino 2: nulla. Cena: farfalle con verdura e melanzane, 3 biscotti.
23 marzo 2015, lunedì. 20°, sempre vento ma il sapore della bella stagione è dietro l’angolo. Inizio alle 13:00 terminando alle 15:06 con delle fitte diffuse all’addome. Ho dolore alla spalla. L’alluce sinistro è claudicante. Ho il cuore vuoto. Cado a pezzi. Vado avanti, vado a casa. Mi peso diverse volte. Kg. 100,0 ed una scommessa vinta. Cento chili, sempre tanti ma a quota 85 sarà diverso. Colazione: 2 pere (medio-piccole), un caffè amaro. Spuntino 1: pasta e fagioli rimasta in frigo, un caffè. Pranzo: pasta con pomodoro crudo (con tonno e capperi), due cucchiaiate dell’ultima pasta e fagioli. Spuntino 2: nulla. Cena: pasta con pomodoro crudo e tonno.
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