Salvatore Sulsenti, che da camminatore, quest'estate, ha realizzato in una solitaria di tre giorni, con zaino in spalla, il "Giro a piedi della Provincia di Ragusa", in un suo personale percorso di avvicinamento all'impresa della 100 chilometri realizzata da camminatore, ha partecipato alla 50 km dell'Etna che si è svolta l'11 settembre 2015 nel contesto della manifestazione "Etna Extreme 2016" che ha visto in contemporanea con partenza allo scoccare della mezzanotte la celebrazione della 1^ edizione della 100 km del Vulcano.
Salvatore Sulsenti ci ha provato e ha tagliato il traguardo nella piazza di Bronte, assieme all'amica Cinzia Scivoletto, sua compagna in questo viaggio sportivo, ampiamente dentro il tempo massimo concesso dal regolamento.
Questa è stata la sua seconda partecipazione ad una competitiva sulla lunga distanza: il suo esordio ufficiale è stato con la Maratona di Ragusa 2016, lo scorso gennaio.
Di seguito il suo racconto.
(Salvatore Sulsenti) Ho la caviglia sinistra gonfia, il ginocchio destro dolente e tutti i miei muscoli hanno qualcosa da ridire, ma mai come in questa occasione mi sono divertito.
Mi aspetta una camminata di diversi chilometri, dormirò per terra su un mio vecchio sacco a pelo, mi ritaglierò uno spazio per passare quello che resta della note all'interno di un cinema-teatro di Bronte, cominciando così a vivere una parte della magia di questa prima edizione dell'Etna Extreme.
Incontro uomini e donne che non conosco, mi rallegro nel rivedere gli amici, mi diverte la gaia leggerezza di chi non sa cosa andrà a fare, ma sa solo che lo farà.
Arrivo a Bronte in un piccola piazza animata dove tutti sembrano essere felici, parte di un sogno. Ritiro il mio pettorale, numero 447, solo adesso comincio a vedere quello che mi aspetta.
Mi commuove, alle 24:00, assistere alla partenza della 100 km del Vulcano.
Passo una notte insonne, mi aspettano 50,920 km da Milo a Bronte.
Alle 7.00 ci muoviamo con una navetta, in un clima da gita scolastica, verso Milo, dove è ubicata la partenza della 50 km.
Subito veloce il ritmo che mi porta a Zafferana, il primo Comune che incontrerò lungo il percorso a tendermi la mano.
Dopodiché, mi aspettano quasi 19 chilometri di salita fino al Rifugio Sapienza, dove ad accogliermi trovo una band che, all'esterno di un bar, esegue cover dei Queen, e che fa da cornice sonora ad un piazzale che mi ricorda un girone dantesco.
Pochi secondi di sosta al punto di ristoro e via.
300 metri e la pioggia mi rallegra con la sua viva compagnia proprio in mezzo alla strada. Sto bene, non sono stanco, mi sento a mio agio, sta accadendo ciò per cui mi sono allenato, vado avanti facendo attenzione alle puntuali indicazioni.
Tutto mi sembra già scritto, ho la sensazione di aver già visto questa domenica.
La strada si snoda in discesa, immersa in un paesaggio lunare, a tratti mi sento intimorito dalla lava e dal suo intenso grigiore, tendente al nero.
Ho preparato tutto con molta attenzione, per questa mia prima ultra maratona. Le mie gambe si muovono insieme alla mia testa.
A questo punto, a poco meno di 30 km dall'arrivo, il percorso cambia anima e diventa un fuori strada. Attraversando un frutteto, raccolgo una mela e, mordicchiandola, ne godo come un bambino in un giorno di festa.
Piove a dirotto. Il percorso è vivace, mi piace.
Le telefonate degli organizzatori mi rincuorano, non sono lontano dall’arrivo.
Uscendo dal bosco mi muovo su un basolato di pietra lavica durissimo che ha messo a dura prova le mie articolazioni.
Comincia l’asfalto, segno inequivocabile che ci siamo e ricevo l’ultima telefonata da parte dell’organizzazione. Vengo aggiornato: Salvatore mancano 3 chilometri. Mi viene incontro un’amica, un regalo inaspettato.
Mi sono sentito parte di qualcosa di così grande che ho rinunciato a comprendere.
Mi lascio rapire dalle mie emozioni e dal ricordo del susseguirsi dei miei passi decisi ormai stanchi e lenti, dal latrare di cani lontani, dal sorriso elargito a piene mani ai punti di ristoro, dalle carezze delle nuvole, dalla pioggia inevitabile, dai tuoni e dai fulmini che mi ricordano, con prepotenza, che su questa strada e su questa natura a comandare è il Vulcano, è l’Etna, è 'a Muntagna.
Per completezza questa la classifica finale dei partecipanti alla 50 km dell'Etna (9 partenti su 11 iscritti, dei quali quattro le donne)
- 403 COZZO GIUSEPPE MM35 1 ASD MARATONINA UDINESE ITA 04:02:43
- 453 FAILONI GIUSEPPE MM60 1 ASD ATLETICA SICILIA ITA 04:54:05
- 452 D'AQUINO GIOVANNI MM45 1 ASD ATLETICA SICILIA ITA 06:29:50
- 451 CIFALI ELENA MF40 1 ASD ATLETICA SICILIA ITA 06:54:29
- 454 SUIZZO ELEONORA MF40 2 ASD ATLETICA SICILIA ITA 06:54:30
- 449 BOBINA GABRIELA MF50 1 ASD ATLETICA SICILIA ITA 07:22:50
- 401 GUGLIANDOLO GIANFRANCO MM45 2 AD POL.ODYSSEUS MESSINA ITA 07:23:04
- 448 SCIVOLETTO CINZIA MF40 3 ACSI ITA 10:19:43
- 447 SULSENTI SALVATORE MM50 1 ASD SIEMU A PERI ITA 10:19:44
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