Il prete faentino don Luca Ravaglia ha partecipato per la terza volta alla 100 km del Passatore.
Le sue prime due "presenze" di militanza sportiva e devozionale alla "Cento" sono state dedicate a San Paolo (2009) e Santa Umiltà (2010). Questa volta, nel 2011 ha dedicato la sua corsa-pellegrinaggio a Maria, la madre di Gesù, una donna "...che certamente ha camminato tanto lungo le strade della Terra Santa".
"...Maria non ha camminato solo per le strade della Terrasanta: il suo è stato soprattutto un pellegrinaggio della fede, in cui ha avanzato con momenti luminosi e oscuri, con canti di esultanza e domande piene di preoccupazione, con slanci di fiducia e pause di riflessione".
Don Luca in questo suo cammino che è insieme sportivo (anche questa volta, come le due volte precedenti, è arrivato dentro il tempo massimo, poco prima dello scadere delle 20 ore) e devozionale (per lui sono un obbligo frequenti soste dedicate alla preghiera e alla meditazione) ha preso spunto ed ispirazione dalle numerose chiese, santuari e cappelle votive dedicate alla Madonna, sparse lungo il percorso che si snoda da Firenze a Faenza.
Ha voluto correre con il pettorale 600 per ricordare l'imminente 600° anniversario dell’Immagine della Madonna delle Grazie di Faenza (1412-2012), a cui fin da quest’anno la diocesi si sta preparando.
Aiutato da un libretto "100 chilometri con Maria", appositamente predisposto e disponibile anche per tutti i centist (o scaricabile dal web in .pdf dal sito della 100 km del Passatore), si è fermato a pregare presso alcune delle tante immagini dedicate alla Madonna che si incontrano da Firenze a Faenza
Questo don Luca ha dichiarato qualche giorno prima della partenza: "Dopo S.Paolo (2009) e Santa Umiltà (2010), ho voluto dedicare la prossima edizione della 100 chilometri a Maria, la Madre di Gesù: una donna che ha camminato tanto lungo le strade e i sentieri della Terra Santa, tra Nazaret, Betlemme, Gerusalemme, e che ha percorso uno straordinario cammino di fede. Aiutato da un libretto disponibile per tutti i centisti e basato su appunti di don Romano ricci, mi fermerò a pregare presso alcune delle tante immagini e chiese dedicate alla Madonna che si incontrano da Firenze a Faenza. Correrò col pettorale 600, per ricordare il 600° anniversario dell’Immagine della Madonna delle Grazie di Faenza (1412-2012), a cui fin da quest’anno la diocesi si sta preparando.
All'arrivo, Don Luca Ravaglia, appariva pieno di energia e per nulla stanco. Dopo le foto e l'interviste di rito da parte di Walter Brambilla, speaker della manifestazione, ha esortato i suoi accompagnatori, dicendo loro che il pellegrinaggio non era ancora finito e che si sarebbe concluso solo dopo aver recitato una preghiera all'interno del duomo poco distante e lì si è diretto, con decisione e senza mostrare stanchezza alcuna.
Fa proprio bene al cuore vedere che una gara podistica, in maniera straordinariamente pregnante, possa diventare anche percorso devozionale e mistico.
Don Luca Ravaglia, con la sua partecipazioone che è anche sportiva, indubbiamente, contribuisce ad arricchire di sfaccettature e significati la 100 km "più bella del mondo", mettendo in luce una delle anime più profonde della corsa sulle lunghissime distanze che indubbiamente posseggono - senza che ciò sia immediatamente evidente - delle valenze mistiche e di ricerca interiore, sconfinando - per questo motivo - in una forma di intenso pellegrinaggio laico.
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