Si sono da poco spenti i riflettori sulla 100 km delle Alpi 2013 (alla sua 5^ edizione), svoltasi tra il 12 e il 13 ottobre 2013, con grande soddisfazione da parte degli atleti che vi hanno partecipato, ma anche da parte degli organizzatori che hanno anche visto una positiva attenzione mediatica, con un articolo in grande rilievo su Repubblica e un servizio esauriente sul TG regionale di oggi (14 ottobre).
Come è tradizione, ancora a caldo, Enzo Caporaso, anima della manifestazione, assieme al gruppo podistico da lui diretto "Il Giro d'italia Run", ha scritto e divulgato alcune sue considerazioni che, se sono un racconto dall'"interno" del suo impegno nel corso della gara, vogliono anche esprimere un bilancio finale - ancora a caldo - della manifestazione 2013.
(Enzo Caporaso) Finisce una corsa lunga 100 Km, partita alle 10.00 del mattino del sabato, con l’ultimo concorrente che giunge al traguardo, quando sono quasi le cinque della domenica: e l’organizzazione è li, lo accoglie come ha accolto il vincitore, appena varca il traguardo qualcuno gli infila la medaglia da finisher al collo, poi lo accompagna, ristoro finale, massaggi, doccia e poi il meritato riposo. Si, è finita.
Qualcuno mi chiede: “Allora come è andata… è andata, bene no?”.
Lo guardo, gli sorrido, uno di quei sorrisi che durante quelle lunghe ore ognuno dei quasi 200 volontari impegnati sul percorso, non ha fatto mai mancare a nessuno dei concorrenti in gara, gli sorrido ma non gli rispondo. Troppe cose ancora da fare, la corsa finisce sul traguardo solo per i concorrenti, l’organizzazione, invece, ha ancora mille cose a cui pensare.
Comincia ad albeggiare: sono diversi i partecipanti che cercano il modo di raggiungere la stazione dei treni, ci prodighiamo, anche a questo problema viene trovata una soluzione; rimane solo uno che deve risolvere il problema. È Antonio Mazzeo.
Lo accompagno personalmente dalle Terme al centro del paese dove è parcheggiata la sua auto e ritorno. A questo punto sono le 6.20: tra poco si comincerà ad allestire la zona delle premiazioni, mi addormento su uno dei divani nella hall delle Terme, ma prima di addormentarmi, al caldo, penso alla fortuna che abbiamo avuto a scommettere su una partenza ed arrivo del tutto nuovi.
L’impianto sportivo di via Oxilia, si è rivelato una soluzione ideale per gestire la partenza e il massiccio afflusso di partecipanti, le Terme di Saint Vincent poi, che vedono la finish line in pratica nelle Terme stesse, con i loro spazi a 5 stelle sono state il vero valore aggiunto dell’evento.
Docce, spogliatoi non da impianto sportivo o improvvisati in amene palestre, ma eleganti, caldi, accoglienti. E cosa dire del servizio di massaggio finale gestito direttamente dall’esperto personale delle terme nelle Suite riservate ai trattamenti più costosi?
8.40, oltre due ore di sonno: non posso lamentarmi. Faccio colazione con i miei collaboratori più affezionati, gente in piedi dalle 5 del sabato mattina e senza contare le ore ed ore di lavoro eseguite nelle settimane precedenti. Il clima è festoso si ride e si scherza chi ci vede non può certo pensare che sono più di 28 ore che “corriamo dietro ad una corsa”.
11.00 cominciano le premiazioni: prima quelle di alcuni amici che in questi primi 5 anni della 100 km delle Alpi hanno sempre sostenuto la corsa con il proprio impegno, poi i Senatori, concorrenti che fin dalla prima edizione, quella del 2009 sono risultati sempre tra gli iscritti, poi quelle per i vincitori assoluti (uomini e donne), poi via, via tutti i vincitori delle categorie master; il tutto si svolge con l'aiuto del Sindaco di Saint Vincent Adalberto Perosino, dall’assessore allo sport Maura Susanna e dal Direttore delle Terme Giulio Caforio. Sono stati loro ad alternarsi nella consegna dei premi ad ognuno degli atleti saliti sul podio, un podio che all’ultimo momento è stato deciso di spostare dalla sua originaria collocazione davanti al back drop della gara, per sistemarlo davanti al maestoso panorama delle montagne di cui si può godere dalla terrazza delle Terme.
Una lunga fila di premiazioni conclusa con l’ultimo vincitore delle categorie master (M80) chiamato sul podio e che ho voluto premiare personalmente, Claude Buisson, francese, classe 1932 vincitore della sua categoria al 124° posto su 128 arrivati e quasi 180 iscritti in 17h15’22.
Sembrava non ci fosse più nulla da chiedere ad una giornata così, ancorché dopo un sabato che aveva dispensato anche qualche goccia di pioggia, oggi il sole scaldava la folla radunatasi per la cerimonia che si concludeva da protocollo con la proclamazione dei nuovi campioni regionali di 100 km per le quali, nella mia veste di presidente della società Il Giro d’Italia Run, potevo gioire della vittoria di tre nostri portacolori.
Cristina Borra, Raffaele Petrilli e, ciliegina sulla torta, Vincenzo Di Florio un ragazzo giunto nel nostro gruppo in primavera, senza alcuna esperienza podistica alle spalle ma soprattutto senza aver ad oggi, corso nemmeno una maratona. Il puntuale sostegno di questi mesi di un altro dei nostri molteplici iscritti amanti delle lunghe distanze, Gianmaria Dall’Olmo, hanno consentito dunque a Vincenzo un esordio col botto. Tuttavia la gioia per un felicissimo Vincenzo ha avuto vita breve impegnato come si è poi ritrovato, a rintuzzare tutti gli sfottò goliardici che da quel momento ognuno del gruppo di lavoro rimasto non lesinava al neo campione regionale.
A premiare Vincenzo, ultimo degli atleti chiamati sul podio, ho voluto con me sul palco tutti i collaboratori tra i tanti avvicendatisi durante la gara nelle più disparate mansioni e ancora presenti a Saint Vincent: Anna, Laura, Sara, Antonio, Giuseppe, Oscar, Gianmaria oltre al nostro segretario Alessandro Farina, con buone probabilità per la maggior parte dei presenti, il nome più noto tra quelli degli organizzatori visto che è lui a curare tutte le risposte alle più disparate domande che gli iscritti pongono. Alla sua apparizione si è levato un applauso spontaneo e qualcuno a gridato “Bravo Alessandro”.
Ecco, in quel "Bravo, Alessandro!" io ho colto tutto il gradimento che tutti gli atleti hanno voluto manifestare nei confronti di questa gara. Grazie
Per tutto questo sento il dovere di ringraziare tutti: i volontari che ritroverò nella cena a loro dedicata il 26 ottobre prossimo, i tesserati de Il Giro d’Italia Run indefessi lavoratori, le amministrazioni dei comuni attraversati veri co-organizzatori dell’evento, gli sponsor, la Circoscrizione 6, i media che hanno seguito l’evento promuovendolo alle pagine del nazionale, la Rai ma soprattutto ognuno degli iscritti ai quali arrivati o no, dò appuntamento all'edizione 2014 della 100 Km delle Alpi.
Buone corse a tutti.
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