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22 ottobre 2012 1 22 /10 /ottobre /2012 12:20
50 km lungo il mare (2^ ed.). Il vincitore, il britannico Steven Way - Foto di Maurizio Crispi(Maurizio Crispi) Si è svolta a Vallecrosia (Imperia) il 20 ottobre 2012 la 2^ edizione della 50 km Lungo il Mare, ideata, promossa ed organizzata dalla ASD Podij Rainaldi di Perinaldo (Presidente: Maurizio Casorato).
Si è trattato di una gara di grande prestigio, poichè è stata valevole sia come finalissima del 50 km World IAU Trophy 2012, sia come Campionato italiano FIDAL Assoluti e Master 2012.
Per quanto concerne la competizione internazionale - per chi non lo sapesse -  va precisato che, a differenza che per le specialità 100 km e 24 ore su strada, non esiste allo stato attuale un Campionato del Mondo codificato, con una partecipazione delle delegazioni nazionali, ma per onorare giustamente una specialità di ultramaratona già ufficializzata dalle federizione di atletica nazionali si è istituito questo "Trofeo", con una serie di gare sulla distanza di 50 km in diverse location internazionali valide ai fini della qualicazione per la finalissima. Questa competizione ha visto una sua indubbia crescita: da quando le gare di selezione erano appena una decina, si è passati alla situazione attuale (del 2012) con ben 19 gare valide ai fini della qualificazione (gare che per essere validate dalla IAU devono possedere speciali requisiti tecnici ed organizzativi) ed una Finale che, di volta in volta, cambia location e che viene attribuita al COL - comitato organizzativo locale - sempre secondo gli stessi criteri seguiti dalla IAU nell'assegnare le sedi per i Campionati del mondo delle altre specialità di ultramaratona.
La molteplicità delle sedi delle competizioni valide ai fini della selezione, fa sì che alla finalissima siano rappresentati i diversi continenti e un gran numero di nazioni.
Gli atleti vengono selezionati sulla base del risultato cronometrico realizzato e del piazzamento in classifica: viene così stilato una sorta di ranking internazionale dei migliori specialisti sulla distanza.
Non si formano delegazioni nazionali, ma gli atleti vengono semplicemente "invitati" a prender parte alla finalissima: i selezionati possono decidere di partecipare oppure no. Gli atletiinvitati, una volta sul posto, usufruiranno dei travel grant, cioè dei relativi rimborsi spese a cura della IAU.
In questa competizione di Vallecrosia erano schierati allo start trenta atleti di levatura internazionale: undici donne e 19 uomini, in rappresentanza dei sei continenti (essendo inclusa la presenza di due atleti neozelandesi per l'Oceania). Unico italiano rappresentato nel ranking internazionale, allo start era Walter Sartor: nessun altroatleta nostrato forse perchè nessuno degli altri invitati aveva accettato di partecipare.
Per alcune nazioni, come nel caso della Gran Bretagna, s'è registrata una presenza numerosa e sentita (ben 9 atleti allo start), con lo stesso atteggiamento a cui si partecipa ad un campionato del mondo di Ultra.
Invece, il Campionato italiano FIDAL 50 km su strada viene assegnato di anno in anno dalla FIDAL ad una location diversa: e, questa volta, è stato assegnato alla 50 km Lungo il Mare, in occasione della concomitanza internazionale e del fatto che la manifestazione avesse ottenuto nel corso dei mesi precedenti l'attribuzione della Bronze IAU Label.
Scarsa è stata tuttavia la partecipazione degli atleti italiana, malgrado l'importanza dell'appuntamento, sia per il periodo dell'anno, sia forse per il disagio nel raggiungere facilmente da ogni zona dell'Italia questa location. 
Tra gli atleti convenuti per la gara internazionale (pettorale rosso e numero progressivo basso) e quelli iscritti per la gara open valevole come Campionato italiano FIDAL (pettorale blu e numero progressivo alto9, solo 55 sono stati i partenti e solo poco più di 40 i classificati al traguardo dei 50 km. 
La partenza è stata data puntualmente alle ore 10.00.
50 km Lungo il Mare (2^ ed.) - la vincitrice, la britannica Helen Tarakowski - Foto di Maurizio CrispiLa gara si svolgeva su di un circuito ricavato sul Lungomare che unisce Vallecrosia a Bordighera di 6250 metri, da ripetere otto volte
In gara molti atleti hanno sofferto il caldo, magrado la leggera brezza (clima piacvoli per gli spettatori, ma non del tutto adatto agli atleti) e sono fioccati i ritiri.
Sin dall'inizio s'è imposto l'atleta dello Zimbabwe, Collen Makaza che transitava a metà distanza in 1h22'52 circa, seguito dal neozelandese Paul Martelletti in 1h24'07. Terzo il britannico Steven Way e quarto lo statunitense Joseph Gray. 
Ma nella fase successiva si è verificato un rivolgimento: mentre l'atleta dello Zimbawe si manteneva sempre alla testa della corsa, il neozelandese erodeva  progressivamente il distacco, per cedere poi il passo al britannico Steven Way.
Qeeste posizioni si sono mantenute sino al completamento del penultimo giro: poi Collen Makaza è andato in crisi profonda e ha rallentato irrimediabilmente l'andatura, cedendo la testa della corsa al britannico Way che ha t   agliato vittorioso il traguardo in 2h53'41, seguito da Makaza che, pur molto appesantito, ha completato con la pura forza di volonta in 2h57'49 per poi essere preso in consegna dal personale sanitario, e dal neozelandese Martelletti in 2h58'18. Soltanto con un molto distacco è arrivato il quarto, lo statunitense Gray, in 3h9'47.
Donne.  All'inizio della gara, alla testa della corsa è stata la britannica Joanna Zakrzewski, successivamente rimpiazzata nella conduzione femminile dalla connazionale Helen Taranowski che, con superiorità insdiscussa si è mantenuta in testa sino alla fine, tagliando il traguardo in 3h30'43 (15^ assoluta), seguita dalla connazionale Emma Gooderham (16^ assoluta) in 3h33'32. Terza donna a tagliare il traguardo è stata l'italiana Barbara Cimmarusti (Atletica "Banca di Pesaro" Centro storico), iscritta nella gara open (a giudicare dal numero alto e dal colore blu del pettorale) che è stata vincitrice del Campionato italiano FIDAL 50 km (18^ assoluta, con il crono di 3h38'58). Quarta tra le donne è stata la giapponese Chyuki Mochizuki (3h42'38, 19^ assoluta) a cui - secondo alcuni osservatori - avrebbe dovuta essere correttamente attribuita la terza piazza del podio femminile internazionale, su cui è salita invece Barbara Cimmarusti (ma su questo punto siamo in attesa di un chiarimento da parte degli organizzatori e della IAU).
Per quanto concerne il podio maschile del Campionato italiano FIDAL 50 km questo è così composto:
Walter Sartor (M35, ASD Dragonero Cuneo), 3h23'10, 12° assoluto; 
Andrea Anselmi (M35, ASD Runners Bergamo), 3h25'02, 14° assoluto;
Michele Chiefari (M35, (Associazione Pro San Pietro Sanremo), 3h38'58, 18° assoluto.
Sino a metà gara, il primo degli italiani era stato Andrea Anselmi.
Per quanto concerne il podio femminile del Campionato italiano FIDAL si completa con Loredana Lamonica (5h06'37) e Patrizia Negri (5h38'37).

La gara avrebbe meritato - e meriterebbe - sicuramente di più, anche se lo sforzo organizzativo dispiegato è stato sicuramente rimarchevole e tutto si si sia svolto in maniera ineccepibile sotto il profilo tecnico.
Potrebbe essere migliorato ad esempio lo speakeraggio in cui è mancato quel nerbo che può derivare soltanto da un'elevata conoscenza delle ultramaratone di livello internazionle e dei suoi atleti di punta.
Ma soprattutto ciò che è mancato è stato un adeguato sforzo comunicativo attraverso i media nei mesi antecedenti che, se condotto con competenza e con diffusione capillare dell'esistenza di questa gara, avrebbe forse portato un maggior numero di atleti italiani a partecipare al Campionato italiano FIDAL di specialità.
Questa è peraltro una mancanza in cui incorrono molti organizzatore di eventi podistici che pensano ingenuamente che per pubblicizzare la propria gara sia sufficiente attivare un sito web che sovente non è nemmeno gestito con criteri professionali (con il retropensiero che chi è interessato può sempre accedere al sito). Ma le cose non stanno così, perchè occorre anche un'attività di lanci stampa per tutti i mezzi di informazione gestita con competenza.
E, infine, non meno importante sarebbe stato uno sforzo maggiore per coinvolgre effettivamente gli abitanti di Bordighera nella manifestazione: molti non ne erano a conoscenza e sono venuti a saperlo soltanto quando sono comparsi i cartelli di divieto di parcheggio lungo il percorso e in alcune aree limitrofe.
Anche questo è un errore in cui incorrono molti organizzatori di eventi podistici che pensano di poter colonizzare al loro estranei con il proprio evento, mentre invece - come ci insegna la lezione esemplare delle ecomaratone e delle gare trail - la riuscita di una gara nasce sempre dal coinvolgimento del territorio che, in qualche misura, deve essere sempre il primo obiettivo da perseguire. 
 La classifica assoluta

1

WAY

STEVEN

M

GBR

2:53:41

2

MAKAZA

COLLEN

M

ZIM

2:57:49

3

MARTELLETTI

PAUL

M

NZL

2:58:18

4

GRAY

JOSEPH

M

USA

3:09:47

5

BYRNE

JOHN

M

IRL

3:09:54

6

MITCHINSON

DAVE

M

GBR

3:10:54

7

MARCUS

SCOTNEY

M

GBR

3:15:10

8

RANDALL

JULIAN

M

GBR

3:15:34

9

STRUPSTAD

JOHN HENRY

M

NOR

3:16:37

10

WALKER

SAM

M

NZL

3:18:57

11

TYAZHKOROB

IGOR

M

RUS

3:19:12

12

SARTOR

WALTER

M

ITA

3:23:10

13

GLYVA

EVGENII

M

UKR

3:24:49

14

ANSELMI

ANDREA

M

ITA

3:25:02

15

TARANOWSKI

HELEN

F

GBR

3:30:43

16

GOODERHAM

EMMA

F

GBR

3:33:32

17

CHIEFARI

MICHELE

M

ITA

3:37:45

18

CIMMARUSTI

BARBARA

F

ITA

3:38:58

19

MOCHIZUKI

CHIYUKI

F

JPN

3:42:38

20

ZAKRZEWSKI

JOANNA

F

GBR

3:47:51

21

BERTUCCELLI

VITTORIO

M

ITA

3:56:04

22

KENNEDY

JESSICA

F

USA

3:56:17

23

BEAUVAIS

JULIEN

M

FRA

3:56:49

24

MEDER

TRACY

F

USA

4:01:47

25

FRASER

NATASHA

F

AUS

4:02:39

26

SELBY

MELISSA

F

AUS

4:05:00

27

BORDONI

CARLUCCIO

M

ITA

4:24:54

28

DAGNINO

ANGELO

M

ITA

4:36:41

29

ADOLFO

BENEDETTO

M

ITA

4:49:47

30

FLAMINI

ANTONIO

M

ITA

4:53:55

31

BERTERO

ERALDO

M

ITA

4:54:44

32

LANDRIANI

PIETRO

M

ITA

4:57:13

33

FRULLETTI

ADELINO

M

ITA

5:04:15

34

ARATA

MARCO

M

ITA

5:05:47

35

LAMONICA

LOREDANA

F

ITA

5:06:37

36

TOTARO

GIUSEPPE

M

ITA

5:18:18

37

NEGRI

PATRIZIA

F

ITA

5:38:37

38

MAZZEO

ANTONIO

M

ITA

5:43:22

39

GENTILUOMO

MARIO

M

ITA

6:06:42

40

COLLURA

SARA

F

ITA

6:13:57

Le foto che corredano questo articolo sono di Maurizio Crispi
Per vedere il servizio fotografico completo realizzato da Maurizio Crispi, vai ai seguenti link sulla pagina Facebook "Ultramaratone, maratone e dintorni".

 
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Data di creazione 12/04/2011
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Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
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