A partire dal 3 giugno 2012 (sino al 9 giugno 2012), si è svolta la 6 giorni di Antibes, un importante e frequentatissimo appuntamento podistico per i runner di lunghissima lena che si presenta come "Festival dell'Ultramaratona" che contempla gare in tutte le specialità dell'ultramaratona (48 e 72 ore, 8 giorni, ma anche i traqguardi dei 100 km e delle 100 miglia. In tale contesto, che è stato da sempre fucina dei record delle ultradistanze, su di un percorso difficile ed accidentato reso ancora più arduo dalle temperature africane, Lucio Bazzana si è ripreso la MPI nella giorni podistica, che Andrea Accorsi, poco più di un mese prima gli aveva strappato al termine della 6 giorni del Lago Balaton in Ungheria.
Lucio Bazzana è adesso nuovamente il "Re" italiano della 6 giorni podistica, con 815 km percorsi in 6 giorni (per l'esattezza 814,875 km), ad un media di otre 135 km giornalieri.
Elenco degli iscritti 6 giorni
Ecco la notizia pubblicata su L'Eco di Bergamo.
È una vita che Lucio Bazzana sta a sinistra, mettere la freccia su Andrea Accorsi e sorpassarlo gli è venuto naturale: «Glielo avevo preannunciato quando c'eravamo incontrati un paio di mesi fa a Seregno. Tu prova a prendere il mio record, che poi…».
Poi, Lucio il duro, il puro, Lucio il caparbio è partito per Antibes, in Francia, per scrivere un altro leggendario capitolo della sua storia con l'ultramaratona.
Missione pienamente compiuta: in 6 giorni ha percorso 814 chilometri e 875 metri (più quelli ufficiosi dell'ultimo giro), quasi 38 km in più del precedente primato italiano su strada, che gli era stato «soffiato» giusto il mese scorso.
«È andata bene, ma in altre condizioni si poteva fare ancora meglio - continua lui, 57 anni, in attività dal Giro del Lago Sebino del lontano 1973 -. Oltre alla fatica c'erano da sfidare caldo, vento, umidità e un diabolico anello di 1 km e 25 metri: solo 200 metri sul tartan, il resto si correva zigzagando fra sabbia e sassi».
Sulla tenda aveva un drappo in onore di Che Guevara: poi però gliel'hanno portato via.
I partecipanti
L'articolo su L'Eco di Bergamo
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