Continua alla grande l'impresa di Battista Marchesi. Il bello dei suoi percorsi è quello di trasportare chi segue le sue giornate in una fantasmagoria di luoghi (ricchi di storia e di aneddoti) e di incontri. Intanto il tempo passa: le ondate di caldo si susseguono e le stagioni evolvono. Il tutto viene sistematicamente condito dall'arguzia e dall'incrollabile buon umore di Tista che, al momento, sembra davvero incrollabile nella sua determinazione.E, ogni tanto, per la sua ricarica psico-fisica capitano delle giornate più allegre e distensive, come quella del 10 luglio scorso.
(Vitaliano "Diavolo Rosso" Grassi) Sedrina, martedì 10 luglio 2012 - Giornata spensierata e distensiva per Tista. Incontri per ricercare sempre situazioni che tengano in “fermento” la sua mente. Da Clanezzo al parco delle Cornelle, dall'aeroporto di Val Brembo all'incontro musicale, dal l'abbraccio ai due super sportivi, all'incontro con lo specialista del training N°Top. Anche la temuta e indesiderata compagnia di Re Minosse - ingaggiato a tempo determinato – non è avvenuta. Ha tentato di rincorrerci solo negli ultimi chilometri, era tutto sudato e trafelato, troppo tardi. Noi come i bambini dell'asilo gli abbiamo fatto:”Marameo!” Non fanno né caldo né freddo queste “Minossate” al Tista, lui pensa solo a picconare. Vuole emulare chi lo ha fatto prima di lui. Francesco Cossiga, il fu presidente della Repubblica, ha picconato le Istituzioni, altri invece a picconate hanno abbattuto il muro di Berlino. Tutti noi abbiamo il nostro muro da sbattere giù. E Tista? Il suo muro dei diecimila lo ha frantumato a Sant'Omobono Imagna nel Santuario della Cornabusa - Roccia buca [A Sant'Omobomo Terme "...l'edificio di maggior richiamo a livello religioso è indubbiamente il Santuario della Cornabusa. Molto frequentato non solo dalla gente di tutta la valle, è una chiesa completamente ricavata nella roccia, elemento che la rende unica nel suo genere. Edificata nel XVI secolo si trova al centro di una leggenda popolare che troverebbe origine nel periodo medievale, quando un'anziana donna si rifugiò in una grotta naturale per mettersi in salvo dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Una volta terminati gli scontri, la donna lasciò sul luogo una statuetta della Madonna, ritrovata qualche tempo più tardi da una giovane sordomuta che, dopo il ritrovamento, si sentì immediatamente guarita]. Il santuario più bello del mondo, così definito da Papa Roncalli e meta da sempre di continui pellegrinaggi. Lo aveva promesso: “Dedicherò la prima parte della mia impresa a questa Madonna”. E c'è riuscito il Tista. La promessa l'ha mantenuta. Prima di abbandonare la grotta si è voltato, il suo sguardo ha parlato per lui: ritornerà, presto. La fresca mattinata spinge Tista a scendere lungo quella interminabile scalinata che porta al fiume Brembo per poi risalire superando il ponte di Clanezzo. Un bellissimo ponte del decimo secolo, sicuramente uno dei più antichi della Bergamasca.
Il suo interesse alla cultura è risaputo, ma non per questo dimentica le sue voglie improvvise. Gli era già successo a Costa Volpino lungo il fiume Oglio, quando prese di mira more acerbe e fiori che si voleva sbaffare. Ora in questo viottolo ad Almè, lui non è "incinto", ma le voglie son tornate.
Non perde un secondo: scavalca la rete e acchiappa al volo delle albicocche e in un attimo le fa sparire... nella pancia.
“Tista! Ma che fai?”. Mi risponde col fiatone per lo sforzo. “Imparo ad arrangiarmi. Se la Fornero mi toglierà la pensione dovrò pur campare. Se rubi per fame nessun giudice ti manderà in prigione e chi sta lassù ti perdonerà”.
Lentamente per digerire la sua frutta si porta al Parco delle Cornelle, dove spera di vedere le tigri bianche, ma ha sbagliato i suoi conti, anzi, orari. E' troppo presto: pazienza! Le tigri dormono ancora e non vogliono essere disturbate.
Speriamo almeno di poter entrare nel vecchio “Linificio Canapificio” di Villa D'Almè, niente da fare, è vietato entrare. Voleva forse entrare a lavorare? Tista, sei un pensionato, il lavoro che non c'è, lascialo agli altri.
Attraverso stradine sentieri e campi, si giunge all'aeroporto di Val Brembo - situato ai piedi delle Alpi Orobiche - prima base europea per voli di oltre mille chilometri.
Tista vorrebbe decollare, lo ha già fatto, ma ora il suo volo lo porterà sulla pista di un centro sportivo.
Lo attende una prova speciale: la fanno anche al giro di Italia, perché non dovrebbe farla lui?
Una nonnina in bicicletta ha accettato di buon grado la sfida: chi vincerà fra i due? Chiediamolo al Tista, “perché io mi sono distratto e non ho visto niente, ho notato solo i due che alla fine si davano... la mano.
Oltrepassa il ponte del centro sportivo, Tista ha bisogno di immergersi, vorrebbe fare un tuffo, ne avrebbe diritto e tanta voglia, ma si accontenta di un bagno musicale, questo gli viene offerto da un maestro musicista, Claudio Locatelli, grande amico di vecchia data.
La musica è finita, ma questa volta gli amici...non se ne vanno. Anzi, a Paladina ne arrivano.
Giorgio Bartoletti, maglietta azzurra e scarpe gialle, non sembra, ma lui è un Ironman. Al suo fianco, calzoni azzurri e con un passato “Azzurro della nostra nazionale” il brembatese Sergio Chiesa. Iscritto alla società Runners Bergamo, si è presentato così: due ore e dieci in maratona, un tempo da Olimpiadi. Quando te lo dice fatichi a crederlo, non sono molti che possono vantarsi di una simile prestazione. Il Tista li conosce proprio tutti, quando passa lui sembra che abbia in tasca una calamita, nessuno gli può sfuggire.
A Sombreno la sorpresa tanto attesa e agognata.
Lo attende nel suo studio, il simpatico, ricciolino è l'americano Joshua Gillis, laureatosi nel 1989 come Natural Therapy Specialist. Esperto nell'ambito di trattamenti di salute specifici per sport d'elite e recentemente specializzatosi in materia di disfunzioni neuro–senso-motorie. N° Top. Training-Neuro Fisico per prestazioni ottimali.
Sembra difficile da capire ciò che fa Gillis, ma Tista ha voluto provare questa nuova esperienza sul suo corpo e nella sua mente con l'aiuto di questo esperto. “Non riesco a spiegare in due parole cosa mi sia successo, so solo - spiega Tista - che dopo questa seduta mi sono sentito rinascere".
Anche Marchesi condivide il pensiero dell'americano.
E' fondamentale il recupero fisico e mentale per chi pratica sport, questo per evitare infortuni anche gravi. Il cuore -molti non lo sanno-potrebbe subire delle conseguenze anche gravi specialmente per quanto riguarda gli sforzi prolungati.
Ecco dunque il notevole interesse del Tista rispetto a questa tecnica innovativa che potrebbe essere un valido contributo per ottimizzare il suo stato di salute, già parecchio invidiabile.
Concludendo, il nostro campione vuole ricordare quel trentacinquenne maratoneta di San Pellegrino che la scorsa settimana ha voluto accompagnarlo per una cinquantina di chilometri.
Alla fine come sempre il ragazzo con il fiatonaccio stringe la mano al Tista, dicendo: ”Basta, non lo farò mai più”.
Non lo ha detto perché si è trovato male, ma il ritmo altalenante del Bati non tutti lo sopportano, risulta difficile stare con lui.
Un Tista nuovo, rinnovato nel corpo e nella mente che afferma: “Ogni tanto, bisogna sapersi fermare per ascoltarsi a fondo e così riuscire ad andare oltre".
Se lo dice lui con quello che ogni giorno deve affrontare, c'è da credergli.