Giorgio Calcaterra è campione del mondo 100 km 2011! Grande gara quella condotta da Giorgio Calcaterra: dopo avere fatto dei passaggi piuttosto veloci nei primi quattro giri, ha rallentato lievemente l'andatura, ma ha mantenuto incontrastato la posizione di testa. Il tentativo degli atleti USA di raccorciare le distanze è fallito dopo il 60° km. Gli ultimi tre giri Giorgio li ha corsi in solitaria, tagliando il traguardo con circa 15' di vantaggio (con il crono di 6h27'32), rispetto al 2° classificato che è stato Michael Wardian (USA), con il crono di 6h42'27, seguito a ruota dal suo connazionale Andrew Henshaw (con il tempo di 6h44'35) e dal nipponico Shinji Nakadai (6h48'32).
Calcaterra, alla vigilia, in conferenza stampa si era dichiarato incerto sulla strategia di gara che avrebbe seguito in funzione delle condizioni atmosferiche prevedibilmente molto diverse da quelle italiane e non aveva voluto mostrarsi eccessivamente ottimista, ma semmai lievemente dubitativo.
Invece, a fine gara, ha dichiarato: Sono partito moolto forte, è vero. Poi, quando ho visto che faceva molto caldo, ho preferito rallentare l'andatura e da quel momento in avanti mi sono goduto la gara. Sì, ieri non potevo esprimermi in nessun modo, poichè realmente non conoscevo le mie condizioni in gara, piichè d'estate non avevo gareggiato e venivo dal caldo estivo dell'Italia. E' andata così e sono contento dell'esito della gara.
Aggiungiamo qui che Giorgio Calcaterra aveva con Winschoten un conticino in sospeso, dal momento che in una delle sue prime partecipazioni ai Campionati del Mondo 100 km, aveva dovuto ritirarsi per un serio ed invicibile malessere, cosa che per Giorgio ha davvero il carattere dell'eccezionalità. Ora quel debito è saldato.
Peccato tuttavia che, malgrado la sua brillante vittoria, la posizione dell'Italia nella classifica a squadre sia stata definitamente compromessa dal ritiro di alcuni degli atleti selezionati per far parte della squadra (Antonio Armuzzi, Marco Boffo e Francesco Caroni, tutti falcidiati da infortuni non rimediabili).
Secondo degli Italiani classificati è stato Daniele Palladino che concorreva nella gara open: il suo crono è stato di 7h09'39 (16° assoluto). Terzo degli Italiani, Ivan Cudin (della delegazione nazionale), 30° assoluto con il crono di 7h29'40.
Donne. Rispetto all'andamento della prima metà gara vi è stato un radicale rivolgimento nella graduatoria femminile. La britannica Eleanor Greenwood, campionessa uscente, è andata in crisi dopo il 50 km ed è stata sopravanzata dalla connazionale Joanna Zakrzewski, la quale ha sua volta ha dovuto cedere il passo alla russa Marina Bychkova. La Grenwood entrava poco dopo in crisi profonda e perdeva qualsiasi possibilità di salire sul podio femminile.
Questo dunque il podio femminile:
1^ Marina Bychowa (RUS), 7h27'19";
2^Joanna Zakrzewski (GBR), 7h41'06;
3^Lindsay Anne van Aswegen (RSA), 7h4127;
Onorevole la condotta di tutte le italiane in gara, che tuttavia sono lontane dal podio e dalla possibilità di apportare un cumulo di tempi significativi per avere un peso nella classifica a squadre (in cui la posizione viene calcolata sulla somma dei primi tre migliori tempi cronometrici realizzati dai componenti di ciascuna squadra).
Delle donne sono state costrette al ritiro Noemy Gizzi e Cristina Zantedeschi.
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