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24 aprile 2012 2 24 /04 /aprile /2012 19:16
DSC07770.JPGQuello che segue è il racconto della 100 km di Seregno Mondiale tratto dal diario personale di Giorgio Calcaterra nel suo sito web www.giorgiocalcaterra.com. Giorgio Calcaterra, che si è laureato per la 3^ volta Campione del Mondo, domenica 22 aprile 2012 ci ha fatto esaltare ed esultare. Nel suo racconto Giorgio Calcaterra fa un esame analitico della sua gara, facendocela quasi rivivere, con tutti i passaggi cronometrici, i momenti di crisi e tutto quello che passava nella sua testa durante una corsa che è divenuta solitaria negli ultimi due giri. Evidentemente, non scorre buon sangue con Alberico Di Cecco, terzo sul traguardo e Bronzo Mondiale ed Europeo: da qui il suo continuo nominarlo "l'altro italiano".
(Giorgio Calcaterra) Oggi è martedì 24 aprile, sono passate quarantotto ore da quando ho corso il mio mondiale. 48 ore intense, nelle quali le emozioni e i ricordi della mia gara mi sono spesso rivenuti in mente. La gara è partita domenica alle 8 e 32, il clima era ottimo per correre e il posticipo di 30 minuti sull’orario stabilito il giorno prima mi ha permesso di arrivare con tutta calma allo start...

DSC06844La partenza di una cento km è molto più tranquilla di quella di una gara più corta, e sulla linea di partenza ero calmo e tranquillo. Poi lo sparo e via… Non mi ero riscaldato molto e il primo mille l’ho corso in 3’ 51”, non molto forte rispetto al 3’ 38”  o qualcosa di simile dell’anno precedente, ma in linea con la gara rilassata che volevo fare. Gara che poi tranquilla non è stata. Il secondo mille in 3’ e 56 “ faceva ancora immaginare una competizione in relax. I primi 4 o 5 km eravamo in tanti e devo dire che correre in un bel gruppo è sicuramente un bel vantaggio. Ecco qualche parziale dal terzo km in poi: 3’ 57”, 3’ 55”, 3’ 45”, 3’ 42, 3’ 46” e 3’ 49 “.

DSC06861Al decimo km guardo il tempo, 38’ 12”, più lento di un minuto rispetto al mio passaggio dello scorso anno. Procedo con il gruppo, cercando di stare abbastanza coperto fino al 16 km quando un canadese che era stato fino a quel momento abbastanza sornione, prende e va. Il suo ritmo mi sembrava forte, ma non volevo rinunciare troppo presto alla testa della corsa e così ho provato a stargli dietro. Tutti gli altri si sono staccati e io nonostante un parziale di 3’ 33” fatto in un km, lo vedo allontanarsi.. A quel punto ho capito di non dover esagerare e ho rallentato. Mi sono ristabilito sui 3’ 42” al km e sono andato avanti in solitudine. Al 27 km mi ha ripreso uno spagnolo molto pimpante e un italiano.  Da lì a poco riprendiamo il canadese visibilmente in difficoltà e io seppur provando a dare il cambio allo spagnolo, cercavo di correre non troppo forte. Il mio passaggio al primo giro è stato di 1h 16’ 05”, forte ma non fortissimo. 
Poi però con lo spagnolo deciso a correre forte il passaggio al secondo giro (40esimo km) è stato di 2ore 31’ e 10” (1ore 15’ e 05” il parziale del giro). Eravamo ancora in tre, io e lo spagnolo che tra l’altro ogni tanto mi parlava, dimostrando sia di star bene che di essere un ragazzo alla mano, e l’altro italiano che ci seguiva sempre qualche metro dietro. Il passaggio al 42esimo km è stato di 2 ore 38’ e 35”. Il terzo giro è stato il più forte, 1ora 14’ 21”(tot. 3ore 45’ 31). Subito dopo il ristoro del terzo giro lo spagnolo ha perso qualche metro (l’italiano si era già staccato al 55esimo km), e io mi sono ritrovato a correre da solo. La fatica ha cominciato a farsi sentire, non ero affaticato con il fiato, ma le mie gambe si erano indurite. 
DSC06860Durante un doppiaggio ho toccato un atleta con la spalla (mi scuso con lui per quello scontro, dovuto alla mia distrazione), e un dolore alla costola mi ha cominciato ad impensierire. Al 70esimo km ero abbastanza affaticato ma la mia corsa ancora efficiente, 4ore 22’ e 58” il mio passaggio. Poi però ho cominciato a rallentare… 3’ 59”, 3’53”, 3’ 51”, 3’ 46”, 4’00”, 3’ 47”, 3’46”, 3’ 52”, 3’ 57” e 4’11”. All’ottantesimo km, cioè all’inizio dell’ultimo giro sono passato in 5ore 02’ e 03” ( parziale del giro: 1ora 16’ 31”).  L’ultimo giro è stato per me una prova di testa, la stanchezza era veramente tanta, mi dicevano che avevo qualche minuto di vantaggio, ma siccome so che due o tre minuti in una cento non sono nulla, ero molto preoccupato. 
Durante il percorso ho sempre cercato di salutare tutti quelli che mi incitavano, non era solo una gara era un momento di gioia, nel quale ci si scambiavamo saluti e incitamenti. DSC07259Nell’ultimo giro però credo di aver smesso di sorridere e salutare, mi dispiace per questo, ma la crisi era abbastanza  profonda, non una crisi nel quale si perde un minuto al km , ma comunque una crisi che ti fa riflettere e temere di non farcela. 5ore 42’ e 17” il passaggio al 90esimo km, un diecimila corso 40’ 14” e ancora 10km da fare. Sensazioni non buone, essere sorpassato negli ultimi km non è piacevole, mi ripetevo, e provavo a spingere, gli incoraggiamenti era tanti e mi hanno aiutato tantissimo, ma io continuavo a rallentare. 91esimo km in 4’ 09”, poi 4’17”, piccolo tentativo di reazione ed ecco un 4’ 05”, 4’09”, 4’ 05”, 4’ 25” il peggiore… ancora tentativo di reagire ed ecco un 4’ 05” e poi un 3’ 58”, un 4’ 01” e 3’ 55” e un 4’ 01”- Totale 6ore 23’ 20”. All’ arrivo tanta gioia, vincere all’estero è stato bello, ma qui in Italia è ancora più bello, la cordialità e gli incitamenti della gente sono stati fantastici. 
Grazie a tutti quelli che mi hanno incitato, che hanno voluto condividere con me una foto o che mi hanno onorato chiedendomi una dedica, a tutti quelli che mi hanno applaudito e complimenti a tutti quelli che hanno corso, io sono stato il primo ma non il più bravo, c’è chi ha corso la 100km a più di 80 anni e chi ci ha provato a meno di 20 anni e loro così come altri che ci hanno messo passione e volontà sono per me meritevoli dei miei stessi applausi. Grazie ai miei compagni di squadra che ce l’hanno messa tutta e che hanno permesso all’Italia di vincere anche l’oro europeo e mondiale a squadra.
W la corsa, la corsa sana, pulita e leale.
Foto di Maurizio Crispi
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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