Francesco Caroni, ha concluso la dura gara di Connemara in 11^ posizione (terzo degli Italiani, alle spalle di Silvano Fedel e di Giuliano Cavallo) con il crono si 7h03'54. Ecco il suo commento, ancora a caldo: "Grandissima la squadra. Una gara muscolare, selvaggia e bestiale!"
Di questa gara sono soddisfattissimo! Per il mio piazzamento, ma soprattutto per la squadra. Sì, la squadra. Il "team" che comprende tutti: gli atleti, lo staff tecnico, i massaggiatori, i supporter quelli presenti e quelli che dimostrano di esserci anche da lontano. Un "team" che - penso - abbia fatto un secondo passo in avanti consolidandosi e dimostrando una coesione che mi ha davvero commosso. Sicuramente gli scenari, le condizioni e soprattutto Madre Natura influiscono tantissimo in questa sintonia interna davvero speciale.
Io, purtroppo, non avevo potuto presenziare ad altri raduni se non all'ultimo di Brusson e già in quella occasione capii la compattezza del gruppo, scanzonato ma estremamente professionale, in cui, pur non ritenendomi un trailer DOC, mi sono subito inserito b ene, sentendomi a casa. E questa sensazione è stata fondamentale anche nei giorni e nelle ore antecedenti la gara.
Certo la tensione c'era, ma l'avvicinamento è stato soft.
I massaggiatori, Stefano e Francesco, sono stati non solo professionali, ma anche catalizzatori di tensioni e questo - per quanto mi riguarda - è stato fondamentale.
Enrico in primis, come però anche Stefano e Gregorio, ha sempre stemperato l'atmosfera, senza caricarci più di quanto già nn lo fossimo.
Ela super nelle riprese! Spero possa mostrarvi quello che è stato il vero spirito trail portato in Nazionale.
Nicola è un organizzatore fuori dal comune.
Con queste condizioni non si poteva nn fare bene, mi dicevo. Il problema è stato che la gara si è rivelata completamente differente da quello che si era ipotizzato.
Selvaggia, muscolare e bestiale.
Io ci ho messo del mio per complicarmela sbagliando calzature: però, devo anche dire che ho controbilanciato con la grinta.
Se penso da dove siamo saliti e poi ridiscesi, e che - per giunta - avevo scarpe inadatte mi rendo conto di aver fatto davvero tutto il possibile.
Non era la mia tipologia di gara, ma mi rendo conto di averla fatta mia: avevo un debito con Gibilterra 2010, ed l'ho ampiamente ripagato.
La cosa splendida di questo evento è stato il continuo supporto dei nostri assistenti ai ristori che hanno perso persino la voce per caricarci ed incitarci a dare il meglio. Il loro appoggio è stato fondamentale perchè, almeno per me, quando fai una gara, ma ti ritrovi in una dimensione non prevista puoi scoraggiarti.
E invece no: il loro incitamento più quello dei nostri compagni che si incrociavano è stato un propellente supersonico.
Ed eccoci quindi al podio: prima con il mitico secondo posto di Cecilia che si conferma ad altissimi livelli e poi l'Argento a squadre sia maschile che femminile.
Posso proprio dire di aver lottato contro la natura per arrivare lassù.
Certo la Marsigliese ha suonato un po' troppo però va dato loro il merito anche per la visione sportiva totale che hanno con un costante incitamento anche verso gli "avversari".
Un grazie enorme a tutti! Sono stato bene benissimo e spero ci si possa trovare presto, anzi prestissimo!