Il 29 settembre 2013 si è svolta la 1^ edizione dell'Ecotrail dell'Alcantara, settima prova del Circuito Ecotrail Sicilia 2013. Lara La Pera, vincitrice della prova, ha scritto - come in altre circostanze - il suo "racconto" nel quale, secondo il suo stile, mette da parte la componente agonistica e prestativa per dare risalto, in accordo con il più puro spirito trail, alla parte "impressionistica" ed "esperienziale" della sua partecipazione.
Ed ecco il suo racconto...
(Lara La Pera) Il sole cocente che, già dalla prima salita, ci ha ricordato che in Sicilia l’estate finisce a novembre; l’acqua ghiacciata e limpida dell’Alcantara che ci ha regalato pochi istanti di sollievo in quel breve attraversamento da tanti temuto; l’odore di uva nelle contrade e i contadini chini sulle cassette colme di grappoli; i noccioleti verdi; le grandi pietre di fiume sulle quali mi sembrava di fare l’equilibrista; le spine dei rovi che mi hanno graffiato la pelle delle gambe e della braccia… - ma tanto non fa male -, pur di ritrovare la strada giusta dopo un’errata deviazione; tutto questo ed altro; i fischi e le urla di chi si era accorto che un gruppetto di scalpitanti trailer aveva imboccato il sentiero sbagliato che li avrebbe portati in una “foresta “ di rovi; il sudore che colava abbondante e i miei graffi che bruciavano; il silenzio interrotto solo dal respiro ansimante mio e dei miei compagni di gara nella salita che ci portava alle antenne; il letto del torrente nel quale avrei voluto correre con più agilità e la paura di scivolare sulle pietre che mi frenava… poiché nei trail, in alcuni momenti, la lotta tra paura di volare e adrenalina da gara diventa estenuante; il sorriso spontaneo e gentile degli scout che facevano assistenza sul percorso e gli amici fotografi che comparivano nei momenti di grande fatica, incoraggiandoci; le pale cariche di fichi d’india rosso arancio; le casette con i balconi fioriti nel paese di Castiglione e la splendida chiesa bianca alla mia destra, le scale di Castiglione… tante scale; l’acqua ghiacciata delle fontane; un vecchietto seduto su un marciapiede che vedendomi correre dietro un compagno di gara mi grida a squarciagola “Pigghilu pigghilu!”; il ponte di ferro sull’Alcantara blu e il sommesso rumore d’acqua che accompagnava in quel punto la nostra faticosa marcia; le rovine del castello sulla rocca e noi che dovevamo raggiungere quello scheletro sospeso in aria, per affrontare - volando - l’ultima liberatoria discesa, dopo quell’arrampicata che metteva fine alle nostre fatiche; undici bicchieri d’acqua, dopo aver tagliato il traguardo.
Ancora una volta, grazie, trail!
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