Cammino.
Cammino ad occhi bassi davanti a me, stesso giro da tanti giri.
Torno e ritorno sui miei passi.
Sul terreno le mie impronte e le impronte di chi sta con me.
Il Cammino è iniziato mesi fa e prosegue tutt’oggi.
Sono felice, serena. Mi aggiro con passo svelto e sicuro in un luogo noto e sconosciuto: la mia mente.
Guardo le impronte dei bastoncini sul suolo e mi sento come uno scarabeo.
Proiettata in una dimensione kafkiana penso a Gregor Samsa e alla sua metamorfosi.
Povera anima buona, costretto ad essere un insetto orribile e riluttante.
Forse anche io oggi sono un insetto, uno scarabeo e ne ho le prove.
Lascio sul terreno le impronte dei miei arti.
Si, ben 6 arti: due braccia, due gambe, due bastoncini.
Il Cammino è iniziato, si è impadronito di me. Il Cammino entra dentro e fa strada, traccia il percorso ancor prima che l’abbia vissuto.
Il mio animo pellegrino è già lì, tra quelle montagne, tra quelle immensità.
Il mio animo pellegrino sa già che ci vorranno ben 6 arti per arrivare a Santiago.
Quel colore grigio scarabeo, quell’essere Gregor svaniranno al cospetto del mare.
Cammino e sono Scarabeo, cammino e sono Gregor.
Quel genio di Kafka ha scritto per me, ne sono certa.
Mi chiedo solo come faceva a sapere dei bastoncini e delle loro impronte.
Non mi stupisce che quel commesso viaggiatore si annullasse nel compiere i suoi doveri, mi stupisce il fatto che non sia scappato via prima a cercare la sua strada.
Cammino, anzi, camminiamo.
Quelle impronte le ho sognate stanotte mentre andavo lontana, in quel luogo che non sento sconosciuto.
Sto arrivando, ormai manca poco … aspettami!
La Metamorfosi ed altri racconti di Franz Kafka (testo integrale). Seguendo il link, oltre al testo de La Metamorfosi si troveranno dei video in cui il celebre racconto kafkiano è recitato.
scrivi un commento …