E' morto Marco Simoncelli, 24 anni, pilota ufficiale della Honda del team di Fausto Gresini. Il grave incidente é avvenuto al primo giro di gara nel circuito GP di Sepang (Malesia): una tragedia davvero inimmaginabile che lascia tutti pieni di costernazione e di dolore, anche i non appassionati di motociclismo.
Il nostro Marco Simoncelli ha affrontato una curva in modo anomalo per poi rientrare conn una traiettoria trasversale rispetto a quella dei motociclisti dietro di lui. E' stato preso in pieno dai due al suo inseguimento: Valentino Rossi (Ducati) che, pur sballottato e a fatica, riprendeva il controllo del suo mezzo e Colin Edwards (Yamaha) che invece rovinava a terra, causandosi una lussazione. Entrambe le moto passavano sul corpo di Simocelli, il cui corpo privo di casco - alla fine della rapidissima carambola - rimaneva esanime a terra.
E' stata subito alzata la bandiera rossa per interrompere la gara.
I soccorritori sopraggiunti hanno riscontrato che Simoncelli era privo di coscienza con presumibili gravi lesioni al torace, ai polmonie al collo e con visibili i segni del passaggio di ruote sul collo - come hanno riferito ancora a caldo i medici soccorritori.
Sottoposto a supporto cardiorespiratorio è stato subito trasportato nella vicina area di emergenza, ma non c'è stato nulla da fare.
Non si conosce il motivo della traiettoria anomala della moto di Simoncelli: ma il più presumibile è che le gomme, ancora fredde, abbiano perso aderenza; così com'è ignoto il meccanismo che gli ha fatto perdere il casco.
In ogni caso le immagini al rallentatore, più volte trasmesse da ItaliaUno, hanno un carattere terribile, tragico e inelluttabile.
Se ne va un pilota emergente di Moto GP 500 in un incidente d'una gravità mai registrata negli ultimi anni
Tutto lo ricordano - e lo ricorderranno - per la sua espressione buona, sempre sorridente, sempre ottimista, nelle prove di GP 2011, dopo il suo passaggio dalla 125 alla 500, sempre alla ricerca del piazzamento.
Molti avevano disapprovato il suo passaggio alle moto di cilindrata superiore, ritenendo che la sua alta statura e la sua leggerezza fossero un doppio handicap nel garantirgli una piena governabilità del mezzo.
Ricorderemo sempre Simoncelli, giovanissimo - appena 24 anni - per il suo sorriso, per la sua faccia da ragazzino un po' dinoccolato, per la sua grande chioma di capelli ingovernabili, per il suo ottimismo, e per l'immagine di sport pulito e idealista che trasmetteva.
Ci mancheranno le sue interviste nel dopo-gara in cui alle domande rispondeva con quel non dissimulato accento romagnolo pieno di bonomia, trovando sempre il modo di fare un bilancio positivo della gara appena conclusa.
Tante qualità in lui che lo hanno reso campione di simpatia.
Il cordoglio di tutti gli sportivi va alla fidanzata, ai genitori, ai familiari tutti.
La sequenza dell'incidente.
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