Poi, l'ho rivisto in occasione della 2^ edizione della Maratona di Crevalcore. Dopo la fine dell'evento, eravamo alla stazione di Crevalcore in attesa dell'arrivo del nostro treno e lì, avvolti da una coltre di nebbia, abbiamo avuto una piacevole conversazione che è poi proseguita mentre in un affollatissimo tradotta (e stando in piedi stipati come sardine) viaggiavamo alla volta di Bologna.
Superava abbondantemente i 100 chili di peso e ha cominciato a ridimensionare progressivamente la sua dieta, svolgendo contemporaneamente delle blande attività di fitness.
Quando è riuscito a scendere di qualche grammo sotto la fatica soglia dei 100 chili, ha preso a camminare a passo svelto e a correre, poi le prime gare in un crescendo di entusiasmo, essendo ormai inserito in un circuito virtuoso che ha preso a funzionare a pieno regime.
Nel corso della citata conversazione Paolo mi ha mostrato alcune foto che lo mostravano al massimo della sua condizione di sovrappeso: e da quelle foto appariva un'altra persona, del tutto irriconoscibile.
Ecco alcuni punti essenziali della sua storia che, per molti versi, è decisamente esemplare e dovrebbe essere di guida per tanti.
Esce ora un libro scritto dalla moglie Pupetta Greco: un volume nel quale si racconta appunto la storia della sua transizione dalla condizione di obeso a quella di runner appassionato: da obeso sedentario, a corridore di piccolo corso a maratoneta che, alla fine, ha torvato il suo habitat più congeniale nel mondo delle Ultramaratone.
In questi giorni ha dovuto interrompere e cancellare tutte le gare in programma, tra cui la maratona di Roma, per un piccolo intervento chirurgico.
Inutile dire che in questo caso il dolore da sopportare non è stato tanto quello fisico, ma l'aver dovuto rinunciare a un'attività che lo ha fatto rinascere a una vita più sana.
(La presentazione del volume da parte di Pupetta Greco) Sono lieta di presentare ad amici e parenti la pubblicazione del mio libro-diario: "Dai piedi al cuore - Una lettera d'amore lunga 42 km", scritto seguendo la parabola evolutiva di Paolo, mio marito, da quando ha deciso di cambiare rotta alla propria vita, "armandosi" di dieta e di scarpette da runner.
I risultati raggiunti e descritti nelle pagine del libro vogliono essere un messaggio di speranza per tutti coloro che pensano di non avere le necessarie capacità per affrontare un cambiamento: tutto può succedere, basta volerlo.
Per chi invece già conosce e pratica il podismo, quest'opera vuol essere un omaggio ad un'isola felice dello sport.
Le pagine sono piene di aneddoti, appunti di viaggio, versi e a volte la voce narrante è affidata a parti anatomiche del corpo (!).
SINOSSI del volume. La corsa è come un "credo laico" nel quale chiunque può trovare la strada per migliorarsi e cambiare abitudini. The Golden Lion è il nome che si è dato Paolo Panunzi quando ha iniziato a correre le maratone all'età di 50 anni. Prima di allora era un uomo convinto e rassegnato a vivere portandosi dietro il suo peso extralarge. Fino al giorno in cui ha scoperto che in quel corpo si nascondeva l'anima e l'urlo di un "leone," da allora non si è più fermato.
Ha continuato a correre e a spogliarsi man mano di quella pesante corazza che lo teneva prigioniero. Ad ogni tappa trova sempre ad aspettarlo la sua compagna di vita che segue e annota i suoi traguardi affinché un giorno leggendo quelle pagine, come in una lunga lettera d'amore, lui possa ritrovare l'entusiasmo che la corsa sa dare "Dai piedi al cuore".
Chi è interessato o incuriosito può trovare il libro su tutti i più importanti store online:
Youcanprint:www.youcanprint.it/
Feltrinelli: lafeltrinelli
IBS: Internet bookshop
Amazon: amazon.it
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InMondadori: inmondadori.it
Unilibro: unilibro.it
LibreriaUniversitaria: www.
Spero di non deludere le aspettative: non sono una scrittrice professionista, credo che per descrivere certi sentimenti occorra soprattutto pensare con il cuore e trascrivere le emozioni sulle pagine bianche. Questo è quello che ho cercato di fare.