Doping. L'atleta Devis Licciardi ha tentato di eludere un controllo antidoping di rito, utilizzando un pene fintocon un pene finto. Una notizia che ha dell'incredibile, ma che porta - in ogni caso - a riflettere sull'estensione dell'uso delle sostanze dopanti da parte sia degli atleti di punta sia degli atleti amatoriali, come segnala Alessandro Donati, nel suo recente saggio, Lo sport del doping. Chi lo subisce, chi lo combatte, publicato da EGA (Edizioni del Gruppo Abele) nel 2012.
(Fonte: sportlive.it) Dal mondo dell'atletica arriva una notizia incredibile: nelle scorse ore il quotidiano rosa piu famoso aveva dato notizia che la Procura antidoping aveva denunciato alle autorità competenti il tentativo di aggirare un controllo a seguito dei campionati italiani di 10 km su strada, disputati a Molfetta lo scorso weekend con un metodo incredibile: l'atleta avrebbe infatti tentato invano di consegnare una provetta di urina "pulita" effettuando il test con un pene di plastica, tentativo non andato in porto grazie all'estrema attenzione dei controllori che da qualche settimana avrebbero seguito costantamente l'atleta per alcuni sospetti.
Poichè la gara era aperta a anche ai non professionisti e ad atleti stranieri in pochi si aspettavano un "nome noto" e, invece, ecco la sorpresa: il nome è quello dell'atleta Devis Licciardi, 28enne dell'Aeronautica Militare tra i piu forti specialsti azzurri dei 3000 siepi.
Da segnalare inoltre un fatto che, di certo non vuole andare a giustificare l'azione dell'atleta, ma che puo far riflettere sull'accaduto: negli scorsi mesi infatti l'Aeronautica aveva comunicato al Varesino che dalla stagione 2014 avrebbe dovuto abbandonare il gruppo sportivo per prestare servizio militare, decisione davvero discutibile poichè, nonostante non sia di livello internazionale, l'atleta da ormai molte stagioni risulta essere ai vertici delle graduatorie nazionali.
Dopo la comunicazione, Licciardi, che evidentemente era disposto a tutto pur di non perdere il posto, decide di cambiare allenatore e casa, correndo su tempi molto piu bassi dei suoi e quindi destando sospetti che hanno portato all'incredibile fatto di Molfetta.