François Pierdet, dopo la sua partecipazione alla Maratona di Bressanone, ha preso parte alla Ecomaratona della Solidarietà Fonte di Pietramarina, alla sua prima edizione (che si è svolta lo scorso 16 luglio 2011) e valevole - ricordiamo - come prova del Circuito Nature Race, dove si è classificato - su di percorso duro per via del profilo altimetrico che non dava tregua (vedi il profolo sotto) - in 5h09' e decimo assoluto.
La gara - come si evince dal suo bel racconto - non è mai soltanto una gara, ma sempre occasione di convivialità, di incontri e di racconti.
Ecco di seguito il racconto di François Pierdet.
(François Pierdet) Dopo l’avventura di Brixen ho deciso di iscrivermi a questa ecomaratona un po’ perché mi sentivo bene, un po’ perché le prime edizioni mi hanno sempre affascinato e infine perché sarebbe stata l’occasione di rivedere amici che non vedo da tempo…
I primi contatti con l’organizzatore Samuel (nonché il nome della manifestazione) mi fanno subito capire che l’atmosfera della manifestazione non sarà solo quella di una gara competitiva ma anche un’occasione di stare insieme ad altri trailers! Samuel non solo mi trova una sistemazione per dormire a pochi passi dalla partenza, ma mi fa trovare un suo amico alla stazione di Prato (poi mi ci riporterà di persona la domenica mattina!).
Alla stazione siamo in tre ad approfittare della macchina di Fedele: mi ritrovo seduto accanto ad un signore la cui faccia non mi è sconosciuta (poi capirò dai racconti che gli sento fare che è un supermaratoneta) e a Ciro [Di Palma], l’ultramaratoneta ultrainterista (e ultrasimpatico), del quale leggo spesso le avventure …
E, come al solito, ascoltando le loro innumerevoli storie mi chiedo come mai sono qui anche io (lo so lo so che lo scrivo ogni volta però così è …)!
Arriviamo al luogo della partenza e mi rilasso: non sono l’unico podista “normale”! Rivedo con grande piacere Enrico [Vedilei] e Maria Luisa [Costetti] (è anche un po’ “colpa” loro se sono qui) che non vedevo da tanto!. Faccio un piccolo riscaldamento ma fa molto caldo quindi bevo molto e cammino tranquillo senza correre troppo. Samuel ci illustra quello che ci aspetta facendo alcune raccomandazioni sul percorso e alle 17:30 si parte dietro di lui: ci fa strada per circa 300 metri.
Avendo visto che l’inizio è un piccolo e stretto sentiero decido di partire un po’ veloce in modo tale di essere davanti (siamo circa in 115 i partenti) e seguo Enrico che a sua volta segue Daniele Giusti (che sarà il vincitore).
Il percorso è un anello: partiamo da circa la metà e dopo avere raggiunto la zona di arrivo bisogna ripeterlo altre 8 volte. L’arrivo è in cima al monte e dopo una breve discesa si inizia quindi a salire; fa molto caldo e dopo un po’ decido di lasciare partire il quartetto di testa e rimango da solo (quanto mi piace correre da solo in mezzo alla natura!!!). Arrivo al ristoro (e zona d’arrivo) in quinta posizione ed inizio quindi il primo degli 8 giri …
Il percorso è molto tecnico e non da mai tregua con pochi centinaia di metri per “riposarsi” (bisogna essere sempre molto concentrati, perché il fondo è molto irregolare); natura (lucciole, uccelli …) e panorama (vista su Firenze) sono splendidi.
I giri sono stati tutti diversi: all’inizio con il sole poi piano piano i colori cambiano, la luce sparisce e gli ultimi due giri con la luce frontale. E’ la prima volta che corro un trail con la frontale (e ringrazio l’amico Marcello che me l’ha prestata) e ammetto è che non è facile perché la luce bianca appiattisce tutto …
E’ sicuramente un’esperienza da fare ma non sono certo di voler/poter correre una notte intera così …
Inoltre, in corso d'opera, è stato quasi impossibile fare calcoli per la classifica, perché supero qualcuno, vengo superato da un altro, uno si ferma e dopo un po’ perdo il conto e va bene così!
L’unico punto fermo è stata Maria Luisa che, a ogni giro, mi ha incoraggiato (forse all’ultimo non c’era più o forse era troppo buio o forse ero troppo stanco per sentirla ….)
Perfino il ristoro sembrava diverso ad ogni giro: a parte i liquidi (acqua, coca, poi birra e vino …) sono apparsi sui tavoli riso poi pasta, poi salame senza dimenticare la frutta!!! E lì sempre una persona che ti sorride, che ti incoraggia …
Il profilo altimetrico
Anche questa volta ho rallentato durante la gara e ho sofferto negli ultimi 2 giri di crampi: in alcune piccole salite (anche di pochi metri) ho corso all’indietro perché era l’unico modo per evitare che le gambe si bloccassero (e ancora non ho capito il perché di questi crampi…): con una lampada frontale correre all’indietro non è molto facile e potete immaginare la scena!
Ero al ristoro prima di iniziare l’ultimo giro, quando ho visto arrivare Enrico (quarto assoluto), mentre Ciro che mi aveva superato il giro precedente mi dice che vuole camminare per evitare di farsi male in vista di altri impegni.
Ho chiuso i 42,300 km in 5h09' (il primo, Daniele Giusti, ha impiegato 3h49'…): decimo assoluto, con tanto di premio (sono tornato a casa con belle bottiglie di vino)! All’arrivo oltre al ristoro un eccellente Samuel mi ha accolto sorridente e mi ha messo al collo una medaglia in legno bellissima, decisamente in pieno spirito trail!
Ho scoperto poi che tanti hanno deciso di fermarsi durante i giri: una gara con 8 giri è complicata da gestire perché l’essere superato e la facilità nel potersi fermare mette a dura prova la mente e la propria volontà.
Per questo motivo consiglio a tutti di provare almeno una volta una gara di questo tipo.
Ma la gara non finisce qui: dopo aver mangiato, bevuto e chiacchierato ho deciso di andare a dormire e mi sono accortoo che siamo in cima alla montagna e che l’unico modo per raggiungere il luogo della partenza (e quindi il letto) è il sentiero della gara!!!
Ho rimesso quindi la frontale e con la borsa piena di bottiglie sono ripartito ma questa volta camminando (qualcuno sta ancora correndo e mentre mi supera lo incito)!
La domenica mattina, mentre faccio colazione, ancora una sorpresa. ho avuto modo di incontrare Angelo [Massaro] con il quale avevo scambiato in passato tante mail trasformando così una conoscenza virtuale in reale!
Infine Samuel, con tutta la famiglia, mi è venuto a prendere per accompagnarmi alla stazione: un grazie sincero per la passione che ha messo nell’organizzazione!
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