Tra le sue prestazioni da buon amatore, annoveriamo il risultato alla Maratona di palermo 2012 con 3h51, un buon vivicittà (sempre a Palermo) sulla distanza di 12 km in 53'54, pregevole risultato se si considera che Tuzzolino veniva da 45 giorni di fermo a causa di una distorisione alla caviglia. Inoltre, nel corso del 2012, ha partecipato alla maggior parte delle gare incluse nel circuito Ecotrail Sicilia 2012, classificandosi, classificandomi 6° di ctg (con 4 gare in meno su 13).
Di seguitopubblichiamo il suo racconto relativo alla sua partecipazione all'Ecotrail della Valle dei Templi, di cui evidenzia alcuni aspetti di criticità e di cattiva organizzazione.
(Antonino Tuzzolino) Mi sono svegliato alle ore 5:00 e, non sapendo ancora quale gara sarei andato ad affrontare [c'era in alternativa un trail a Casaboli, Monreale], ho cominciato a prepararmi e già alle 6:45 ero pronto: sono sceso di casa e arrivato in magazzino decido finalmente di caricare la mia bicicletta per andare a Sciara per competere alla seconda gara di XC Sciara Bike, ma qualcosa mi diceva che questa gara non avrei dovuto farla a causa delle condizioni meteo e che avrei dovuto cambiare direzione. E così ho fatto, quindi, escludendo questa mi rimangono altre 2 possibilità. In un primo tempo, decido di andare a Casaboli (Monreale) per la gara di trail, organizzata dall'ASD Marathon Monreale, ma mentre stavo per mettermi in viaggio ho cambiato di nuovo opinione e mi sono diretto verso Agrigento per partecipare alla 1^ edizione dell'Ecotrail della Valle dei Templi.
Mentre viaggio un banco di nebbia mi viene incontro e cosi mi viene subito un ansia che da tempo non mi veniva e, prendendomi di coraggio, affronto per svariati chilometri questo muro di nebbia.
Esco da tutto ciò e tranquillizzandomi vado sempre avanti verso il mio obiettivo.
Arrivato ad Agrigento con un buon anticipo rispetto a tutti gli altri e, essendomi assicurato del luogo di ritrovo, comicio a vedere qualche faccia che conosco e, cosi, salutando un nuovo amico della scorsa gara del Vivicittà di Palermo che mi fa festa e mi offre quel caffè che ancora non avevo avuto modo di prendere, mi iscrivo alla gara e, dopo aver pure visto l’amico Ettore, c’è ancora di più aria di festa e allegria.
Dopo esserci cambiati, cominciamo a riscaldarci, perchè siamo vicini all’ora della partenza!
E qui comincia la gara-avventura con un due e tre si parte…
E molti non comprendono che la gara è iniziata.
Io,essendo stato molto attento capisco che non si tratta di uno scherzo, ma dell’inizio vero e proprio della gara e mi preoccupo di essere tra i primi dieci per fare un ottima gara; e cosi si avvia tutto e, dopo aver oltrepassato tante rovine tra cui il Tempio di Giove e quello di Dioscuri, il quartiere ellenistico romano e la necropoli arriviamo ad un altro sentiero dove, in profondità, si vedeva un cancello chiuso e vedendo alcuni runner bloccati e i primi che già si accingevano a scavalcarlo - e, peraltro, era una facenda molto pericolosa, poichè quel cancello era armato con degli spuntoni molto affilati -, nello stesso tempo mi accorgo assieme a un altro che più in là c’è una via di fuga. Così, saltando un muretto verso il basso e pestando un campo seminato, siamo arrivati ad una recinsione più bassa e, cosi, oltrepassandola e attraversando la strada è continuata la gara...
Sono sempre nei primi dieci e tutto scorre bene; stando attento ai cartelli che indicano la strada e non alla fettuccia bianco-rossa a cui io sono abituato si arrivava alla Casa San Filippo, dove il mio Gps mi abbandona e non capisco più quanti km avessi percorso e quanto tempo era trascorso dallo start.
Quindi facendo un calcolo approssimativo al volo, arguisco di essere ancora molto lontano dall’arrivo e decido di prendermela con più tranquillità e filosofia rispetto a quello che era successo, oltre al fatto che dietro di me non avvistavo nessuno!
E, arrivati vicino al Tempio della Concordia, ho sbagliato percorso e subito due ragazzi dell’organizzazione mi hanno fanno notare che ero si nella giusta direzione, ma che ne stavo saltando un pezzettino di 50 metri e ricordandomi dei due ragazzi che erano davanti a me li ho aspettati, andando loro incontro per poi ripartire di nuovo, rispettando la mia posizione, e loro, contenti del gesto e del fatto che io non avessi fatto il furbo, mi hanno lanciato al volo un five e tutto riparte con una scalinata in discesa e un lungo rettilineo di ciottoli, ala cui fine s'ntravede un piccolissimo gazebo e, quindi, l’arrivo.
Tutti gli arrivati sono increduli che lì fosse stato piazzato il traguardo, perché ancora mancavano circa 5 km rispetto a quello stabilito e di cui sapevamo dalle istruzioni pre-gara. Io sono sicuramente 15° assoluto ma, non conoscendo di persona tutti i ragazzi, non posso capire quale sia la mia posizione nella categoria.
Insomma, per non annoiarvi dopo una così dettagliata mattinata di peripezie, andando alle prime classifiche che giravano tra provvisorie e definitive, non si capiva un tubo.
Comunque, riesco alla fine capire che sono secondo di categoria. E, quindi, penso di essere premiato con una di quelle coppe che, traballanti su quel tavolino, brillano con quel pò di sole che era uscito.
Andando alla premiazione, mi chiamano ed io, tutto contento, ricevo la coppa in mano e dopo tantissime lamentele da parte di un gruppo che era convinto di essere arrivato prima di me e degli altri l'organizzazione si fa convinta di dover passarmi dal secondo posto in classifica al quarto, rispetto a lui e ad un altro. Dopo aver contestato questa decisione che scaturiva da una falsificazione rispetto a come erano andate le cose, mi tolgono la mia meritata e sudata coppa per darla a uno che era arrivato dopo di me e che non se la meritava proprio!
Ora mi chiedo dopo tutto quello che è successo, questo è anche trail? Questo è modo di organizzare una gara?
scrivi un commento …