Quest'anno per Lara La Pera una novità importante è stato il fatto che ha corso come portacolori della Etnatrail ASD, avendo abbandonato la sua storica compagine (Polisportiva Nadir).
Il suo ingresso nella nuova squadra è stato sancito da un piccolo momento cerimoniale, quando Carmelo Santoro ha voluto consegnare la nuova maglia sociale a Lara La Pera, proprio in occasione della presentazione dell'evento alla stampa e alla cittadinanza.
E il motivo in più era far parte per la prima volta di una squadra di persone unite dalla passione per il trail, correre non solo per se stessi, ma anche per raggiungere un risultato di squadra, lasciando le prestazioni individuali e i record cronometrici da raggiungere (nel nostro piccolo!) alle corse su strada.
Credo che spirito trail sia anche questo.
Nel mondo dello sport ci vorrebbero più persone come Aldo Siragusa, Peppino Cuttaia, Carmelo Santoro, Enzo La Scala che hanno creato degli splendidi gruppi di “guerrieri della montagna” e soprattutto di amici che, durante la gara, pur indossando maglie differenti, sono pronti a condividere la fatica della montagna, ad aiutarsi in gara nei momenti di crisi, a socializzare la gioia di tagliare insieme il traguardo, a vivere insieme i goliardici i momenti post-gara.
E’ stato bello avere tra di noi anche atleti molto forti su strada che hanno deciso di abbandonare cronometro e andature, lasciando che fosse la bellezza della natura a scandire chilometri e fatica.
La macchina organizzativa messa in moto da Carmelo Santoro e dal suo team (che da adesso é anche il mio) è stata semplicemente perfetta.
L'Etnatrail è sicuramente una manifestazione che, grazie alle potenzialità e alle bellezze della nostra meravigliose montagna, ma anche con la volontà, con la passione e con l’entusiasmo degli organizzatori può crescere ancora tanto.
Quest’anno, il giorno dopo la gara, al TG3 regione hanno fatto un bel servizio interamente dedicato alla manifestazione. Che onore!
Non c’è stato un solo momento dei 30 km in cui non abbia pensato alla splendida avventura della 3 Rifugi della Val Pellice…
Mi sentivo come quando, dopo aver passato qualche anno lontana (abbastanza lontana) dalla mia città, ci sono tornata. Tutto era familiare, tutto parlava la mia lingua, con il mio accento.
Dopo aver affrontato per la prima volta un Ultratrail sulle Alpi, superando tante difficoltà e restandone affascinata, sull’Etna tutto mi sembrava familiare, nonostante le difficoltà non mancassero affatto.
Ma i profumi, i colori, i rumori avevano il meraviglioso sapore della nostra Sicilia.
Per gli amanti del trail, l’Etna è una montagna unica nel suo genere e per questo ha un fascino assolutamente particolare. E’ viva!
In questi 30 km vulcanici i nostri occhi hanno potuto ammirare la potenza della natura; abbiamo corso intorno a crateri inattivi, scalato dune di lava, ci siamo arrampicati sulla roccia nera.
In molti tratti del percorso, si sentiva un profumo penetrante di margherite, si sentiva il ronzio delle api e il sole picchiava sulle nostre teste. Poi, superando i 2200 metri di quota, le macchie di vegetazione cedono il posto ad un deserto quasi lunare.
Da alcuni tratti del percorso ed in particolare dalla prima faticosa salita si vede lo splendido Mare Ionio e, di fronte a noi, la costa calabra.
Nero, blu, il giallo dei fiori ed il verde dei piccoli cespugli spinosi sparsi ovunque. Ed in questa esplosione di colori ripensavo alla 3 Rifugi, al rumore di acqua delle cascate, al profumo di sottobosco, ai prati pieni di fiori, alla nebbia…
Era tutto così diverso ma altrettanto bello.
Forse le mie parole sembrano scontate. Ma essendomi avvicinata da poco tempo al trail, di fronte a gli scenari splendidi e diversi che la natura ci offre, resto stupefatta. E mi esalta pensare in quale modo intenso si possa vivere la natura, in quanti meravigliosi luoghi il trail ci può portare, a quante splendide emozioni ci può regalare, a quante belle persone si possono conoscere.
Più dure sono e le difficoltà da affrontare in gara, più bello è tagliare il traguardo.
Grazie Trail!
Foto di Maurizio Crispi
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