A Monteriggioni (Siena), dal 15 al 17 giugno si svolgerà Il festival della Viandanza (promosso dalla Compagnia dei Cammmini).
Monteriggioni è un villaggio medievale cinto da mura, lungo la Via Francigena, a pochi chilometri da Siena, un luogo incantevole, ospiterà il primo Festival della Viandanza, tre giorni di spettacoli, camminate, dibattiti, eventi, per chi ama camminare, per chi ama pellegrinare, per chi ama essere viandante.
La Compagnia dei Cammini sarà presente, e invita tutti i camminatori che vogliono bene a questa organizzazione di venirci.
Perché?
Per ritrovarsi tra camminatori, per ascoltare insieme il concerto di Ambrogio Sparagna dedicato alla viandanza, per ascoltare insieme Paolo Rumiz che con un gruppo musicale leggerà in anteprima nazionale un reading con racconti dei suoi cammini.
Per ascoltare Erri De Luca, che sui piedi e sul camminare, e sulle parole, e sulla vita, ha tanto da raccontare. Per camminare con lo scrittore e psicoterapeuta Andrea Bocconi, parlando della paura di partire e della paura di tornare.
Al Festival della Viandanza si può trovare ovviamente ospitalità pellegrina, spendendo poco nei tanti ostelli con cui abbiamo una convenzione, oppure dormendo in tenda.
È ora di studiarsi il programma, sul sito www.festivalviandanza.it, e cominciare a organizzarsi. Sentite i vostri amici camminatori, organizziamo tante comitive, ci saranno i camminatori di tanti viaggi fatti assieme, ci saranno gli hospitaleros volontari italiani e spagnoli, direttamente dal Cammino di Santiago, insomma, potete non esserci proprio voi?
✔ Gli ospiti del Festival. In ordine alfabetico: Giovanni Balzaretti, Ana I. Barreda Sanchez, Gimmi Basilotta, Italo Bertolasi, Andrea Bocconi, Katia Celestino, Marina Cepeda Fuentes, Daniele Contardo, Immacolata Coraggio, Carla De Bernardi, Sebastien De Fooz, Erri De Luca, Alfredo Lacosegliaz (e il suo gruppo), Manuel Lugli, Cristina Menghini, Massimo Montanari, Ori (Maria Vittoria Jedlowsky), Paolo Rumiz, Ambrogio Sparagna (e il suo gruppo), Said Zarrouk, ospiti di valore internazionale, c’è chi viene anche da Spagna, Belgio, Marocco… ecco tutte le loro storie.
✔ Parlano del Festival. Il camminare è sempre più d’attualità. Ne è la prova l’interesse dei giornali e della rete per il Festival della Viandanza. Manca ancora quasi un mese e ne hanno già parlato in tanti, a cominciare da un bell’articolo sul Corriere della Sera. Ma l’elenco è lungo, ecco una rassegna stampa sul festival.
✔ Emigranti in cammino.
I nostri figli partono.
Vanno a cercare lavoro e fortuna all’estero.
Non sono spinti dalla fame, come i nostri nonni.
Ma nella terra d’origine non c’è futuro per loro.
Ci dicono che è giusto così.
Che bisogna andare dove le opportunità ci sono.
In compenso, i figli del mondo povero fuggono
da fame e guerre e vengono da noi.
Spesso con viaggi pericolosi, a rischio della vita stessa.
Non hanno alternative, sono disperati.
E noi li accogliamo con distacco, diffidenza, a volte ostilità.
E ci sono indispensabili per le tante occupazioni
che i nostri figli non vogliono più fare.
Emigranti in cammino (Guido Ulula alla Luna).
I nostri figli e i figli degli altri, questo sono.
Dobbiamo rassegnarci a questa schizofrenia?
È accettabile questo sradicamento dalla propria famiglia, abitudini, comunità?
D’accordo, occorre fare di necessità virtù.
Io rivendico tuttavia il diritto di pormi domande.
E di lasciarle senza risposte scontate.
Per me il viandante è colui che innanzitutto percorre e conosce il suo territorio.
Per me il viandante è colui che sa che con ogni viaggio aereo
consuma troppe risorse e inquina il pianeta in cui vive.
Per me il viandante ha la pazienza e il coraggio
di costruire collaborazione e convivialità con chi ha al suo fianco.
Il viandante, casomai, è colui che si sente libero di sperimentare
qualche volta nella propria vita la dimensione dell’incontro col diverso da sé.
Libero, non costretto.
Emigranti lo siamo controvoglia.
Magari scopriremo tante cose nuove e stimolanti.
Ma ci rimarrà sempre un’inguaribile nostalgia nel cuore.
✔ Recensioni. A piedi. Paolo Rumiz ha avuto tante belle idee. La prima, camminare da Trieste tutta la penisola dell’Istria fino al suo punto più a Sud. La seconda scrivere un diario di viaggio e pubblicarlo pensando ai più giovani, ai ragazzi, che possono trovare una idea da seguire. Ma il suo diario di cammino è rivolto anche agli adulti, non vi tragga in inganno il fatto che è pubblicato nella collana Feltrinelli Kids.
La terza idea geniale di Rumiz è di aver tratto da questo libro un reading, uno spettacolo in cui lui recita parti del libro accompagnato da un gruppo musicale triestino (con Alfredo Lacosegliaz e altri quattro musicisti), la cui prima assoluta sarà proprio al Festival della Viandanza a Monteriggioni, la sera di sabato 16 giugno. Un evento da non perdere.
La quarta idea ce la mette la Compagnia dei Cammini: il prossimo anno il triestino doc, la guida dei Cammini Luigi Nacci, accompagnerà un viaggio a piedi in Istria, e Nacci è la persona più adatta per portarvi dentro lo spirito dei luoghi. Come ha saputo fare Rumiz, che sempre di più sta interpretando la nostra filosofia del camminare, valorizza gli incontri lungo il cammino, e il valore terapeutico dell’andare.
Eccone un esempio della prosa di Rumiz: “Sono passati solo quattro giorni e il mio corpo funziona già a meraviglia. Cantare e mangiare in allegria fa bene, mette in pace con se stessi. È parte integrante del viaggio. Chi si sposta con mezzi lenti, chi batte la strada con umiltà, fa molti più incontri di un automobilista frettoloso o un frequentatore di aeroporti. Quegli incontri generano automaticamente dialogo, scambio di cibo, buon vino, racconto, canzoni. È quello che si chiama “convivio”, il massimo dello scambio fra gli uomini. Anche questo vorrebbero toglierci, i padroni dell’economia, per fare di noi dei consumatori obbedienti, silenziosi e solitari. La musichetta nei supermercati e negli alberghi serve esattamente a questo: farci tacere. Esiste un solo antidoto a una simile malattia: la rivoluzione dell’andare”.
Un bel libretto, da leggere, conservare e - se volete un consiglio - regalare ad amici.
Paolo Rumiz – “A piedi”, Feltrinelli, 2012 – 12 euro
✔ La fierucola della viandanza. A colorare il Festival della Viandanza ci sarà anche il Mercatale, arricchito da una ventina di stand dedicati al camminare, alla bicicletta e al turismo slow.
Case editrici che hanno dedicato con passione la loro attività al camminare e alla bicicletta (Ediciclo, Terre di Mezzo, Il Lupo), editori che producono carte e libri sulla Francigena e sull’escursionismo in Appennino (Multigraphic, LAC, Betti), associazioni nazionali (Compagnia dei Cammini, Movimento Lento, Fiab - amici della bicicletta), associazioni dedicate alla Francigena (Associazione toscana Via Francigena, Camminando sulla Francigena, Associazione Francigena di Ivrea), associazioni che valorizzano gli asini (Aria Aperta, A passo lento), artisti (la pittrice della Francigena, Jannina Teuten).
Insomma, la cultura della viandanza da tutta Italia sarà a Monteriggioni.
✔ Il Pedibus della viandanza. Quale è il modo migliore per raggiungere Monteriggioni, dove si svolgerà il festival della Viandanza? Naturalmente a piedi!
Per questo motivo è stato programmato il “Pedibus” più lungo d’Italia, ovvero un viaggio a piedi lungo venti giorni, di cui sono noti il punto di partenza (Milano), l’arrivo (Monteriggioni), l’itinerario, le fermate intermedie con appuntamenti prestabiliti.
Chi vorrà potrà “salire e scendere” dal pedibus, e quindi il gruppo dei partecipanti potrà variare lungo il cammino. Sarà possibile camminare un giorno o tutti e venti, percorrendo la Via Francigena.
Per la prima volta verrà percorsa la “variante montana” della Francigena (Via dei Malaspina-Via degli Abati), che da Pavia punta verso sud per attraversare l’Oltrepo, l’appennino ed ricongiungersi alla Francigena a Pontremoli.
Nella giornata di domenica 27 Maggio, tra il Parco delle Basiliche e Assago-Milanofiori, i CamminAttori del Movimento Lento accompagneranno la partenza del Pedibus, e ne approfitteranno per spiegare ai presenti come si può affrontare un lungo cammino: come fare lo zaino, come scegliere le scarpe, come trovare le mappe, dove dormire, come allenarsi.
Una volta arrivati alle porte della città i partecipanti potranno quindi decidere se tornare a casa con la metropolitana o, mettersi in cammino verso sud.
L’arrivo a Monteriggioni è previsto il 15 Giugno.
La partecipazione è gratuita, ma è importante dire che ci sarete.
Tutti i dettagli qui. http://www.viandanzafestival.it/it/resource/news/il-pedibus-della-viandanza/
✔ I migliori siti della viandanza e la migliore ospitalità. All’interno del festival della viandanza anche due concorsi: Navigare in Movimento Lento, è l’iniziativa che vuole valorizzare i siti web più interessanti e utili per chi cammina e va in bicicletta: potete indicare i vostri preferiti tra i siti che ci sono stati segnalati.
Il webmaster del sito più cliccato sarà con ospite del Festival il 16 Giugno, insieme al gestore della struttura di accoglienza più amata dai pellegrini della Via Francigena, che la sceglieranno nell’ambito di Porte Aperte. Ostelli, parrocchie, B&B che vi ricordate con affetto potranno essere messi in evidenza grazie alle vostre segnalazioni. Abbiamo selezionato tutte le strutture che offrono accoglienza a meno di 20 euro lungo l’itinerario di Sigerico, sperando di mettere in luce le più virtuose, e di diffondere questo tipo di ospitalità. Leggi l’elenco e scegli il tuo “luogo del cuore”.
✔ Chi organizza il Festival della Viandanza? Dietro al Festival della Viandanza c’è uno staff di persone ben assortito e pieno di passione. Dai due direttori artistici, Luigi Nacci e Luca Gianotti, al direttore organizzativo Alberto Conte. La segreteria è affidata a Chiara Rossi. E dobbiamo anche ricordare i volontari, che aiuteranno il Festival a essere più accogliente, per ora sono tre: Barbara Benini, Emilia Blasutto, Daniela Boselli. Ecco le storie e i ritratti di tutti.
✔ Chi paga il Festival della Viandanza? Il Festival della Viandanza è completamente gratuito. Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Chi paga tutto ciò? Toscana Promozione, la Regione Toscana, il Comune di Monteriggioni hanno finanziato l’idea, e la società Itineraria di Alberto Conte la realizza.