Sono stati oltre 1200 gli atleti che hanno partecipato a Il Giro del Lago di Varese, organizzato dal Gruppo aziendale maratoneti Whirlpool EMEA e patrocinato dalla Provincia di Varese, omologata FIDAL e inserita nel calendario regionale lombardo di Categoria A individuale e Criterium regionale di società categoria Master. Gli atleti erano alla partenza alle ore 9.00 della mattina del 30 settembre, dalla fabbrica Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, stesso luogo dove si è conclusa la manifestazione e dove si sono tenute le premiazioni degli atleti. Diverse le categorie in gara: Handbike che ha visto l´iscrizione di circa 50 atleti disabili, Piede d´oro per i 3 o i 10 Km, Giro completo individuale o a staffetta.
Quest'edizione ha decretato un ulteriore successo rispetto alle due precedenti edizioni, visto che erano presenti atleti provenienti da tutta la Regione e dalla vicina Svizzera.
La manifestazione podistica ha visto gli atleti fare il giro completo del Lago di Varese sulla distanza di 25 Km, una distanza da vivere correndo, ma anche condividendo con gli altri momenti di fatica e divertimento, senza dimenticare la promozione del territorio. Il buon risultato della manifestazione nella sua interezza è è stato il tangibile risultato di un lavoro svolto in sinergia tra il GAM WHIRLPOOL e la POLHA. Un’iniziativa all´insegna dello sport, dell´amicizia e della solidarietà è stata quella delle staffette con le quali l'organizzazione ha sostenuto - con una piccola raccolta fondi - l'Associazione Medici con l'Africa CUAMM.
I Premiati
Per la categoria individuale maschile
1° Vaccina Tommaso - 1: 20:44 (record del giro del lago)
2° Zenucchi Emanuele - 1:26:26
3° Ripamonti Stefano - 1:26:30
Per la categoria individuale femminile
1° Zaccagni Ilaria - 1:40:07
2° Gizzi Noemi - 1:42:10
3° Baracetti Simona - 1:42:20
Per la categoria Handbike
1° Cecchetti Paolo - 00:38:44
2° Libanore Athos- 00:40:08
3° Sette Pantaleo - 00:40:09
Per la categoria staffetta maschile
1° Ilma Cuscrin - 1:39:15
2° Fast and Furios - 1:41:00
3° Cagnamagra Group - 1:45:21
Per la categoria staffetta maschile
1° Le Amemotte - 1:40:41
2° Whirlpool Group - 1:44:41
3° Le Gattoparde
Ecco di seguito le impressioni di Marco Rampi, animatore dell'iniziativa Benefica CUAMM Medici con l'Africa e di Maria Ilaria Fossati (azzurra di ultramaratona, Road Runners Club Milano) che ha accompagnato nella sua corsa di 25 km l'atleta paralimpico non vedente Guglielmo Boni (ASD Runners bergamo)
(Marco Rampi) Per la croncaca, la gara era organizzata perfettamente, oltre mille i partenti, lungo il percorso sulla provinciale che è una grossa arteria di viabilità e che gira attorno al lago, è stata realizzata e mantenuta la chiusura totale del traffico. E, ancor di più, nessuna macchina che suonava ad incroci e e ai relativi blocchi.
Quasi fossimo su Marte!
(Maria Ilaria Fossati) Blocco Totale ... del traffico, lungo le strade del Lago di Varese, della mia città che stavo perdendo.
L'asfalto tirato come un biliardo, che è un piacere correre con Guli [Guglielmo Boni] al cordino.
Il pettorale n°1, nella mia città, il fazzoletto arancione del Cuamm - Medici con l'Africa al collo, che è difficile da abbinare alle calze compression color fucsia.
E' festa, è l'emozione di incontrare tantissimi amici, del presente e del passato... che, grazie alla corsa, si fondono in armonia.
E' come passare un valico e vedere che, al di là, c'è un'altra valle ed è bellissima, e non fa più paura.
Blocco totale.
Il mio amico Guglielmo non vede, e correrà accanto a me. Sarò la sua guida,anche se so che sarà dura tenere i suoi ritmi ora, ho perso quel poco di brillantezza e velocità che avevo.
Blocco totale, del traffico e delle mie gambe.
Il silenzio della provinciale senza auto stride con la mia fatica esagerata... sono solo 25 km, "...e per te saranno una passeggiata".
Invece sono un'agonia, niente non funziona.
E' paradossale...o forse no: ma Guli diventa la mia guida, mi tira col cordino, mi parla, mi sprona, mi prende in giro.
Mi dimentico quasi che sono solo io quella che vede e lascio fare tutto a lui.
Se non fosse per Guli, starei già camminando e chiacchierando coi volontari.
Mi chiede "ma tu sei riccia?"
Blocco totale.
Questa domanda è come una sberla, mi riporta alla realtà. Lui non vede i miei capelli, la strada attorno al mio lago ma VEDE la mia fatica.
Non mi ricordavo che si potesse soffrire tanto in una gara così "corta", ma forse ha reso solo più densa ed indimenticabile la mia giornata, il mio Giro del Lago di Varese.
Arrivare con Guli vale più di un podio, più delle bottiglie di vino, dei fiori o del tuo nome sulla classifica.
E' la differenza fra la luce ed il buio.
Chiedetelo a lui...
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