Ogni tanto ci si chiede cosa pensano o cosa sentono i campioni di Ultramaratona (e di endurance, in genere), mentre portano avanti la loro fatica. In realtà, benché uno possa immaginare chi sa cosa, che passino per la loro testa libere associazioni "super-eroiche", i loro pensieri e i loro stati d'animo sono "normali", esattamente identici come quelli che potrebbe sperimentare ciascuno di noi.
Tutto sta a coglierli, a saperli fermare per poi dirli.
Tutti noi vediamo passare nel cielo le nubi, di foggie e di colori infinitamente diversi, ma nessuno di noi - se interrogato - saprebbe descrivere in parole quelle nubi che subito prima ha osservato pieno di meraviglia, oppure intimorito o straniato. E se - per rispondere alla domanda che gli è stata fatta - tornasse a volgere lo sguardo verso quel cielo - non potrebbe più vedere le nubi di un istante prima, poichè quelle sono passate oltre oppure si sono trasformate in altro.
I pensieri e gli stati d'animo che ci accompagnano mentre corriamo o siamo impegnati in una gara di endurance sono appunto come le nuvole, come ci insegna il giapponese Murakami Haruki che, oltre ad essere un grande scrittore, è un assiduo maratoneta ed ultrarunner (Murakami Haruki, L'arte di correre, Einaudi): vanno e vengono nel cielo della nostra mente e si trasformano di continuo.
Qualche volta uno stato d'animo, una riflessione, un ricordo s'intrattiene un po' più a lungo e può essere detto, raccontato, scritto.
Come è ad esempio il pensiero che ci regala Monica Casiraghi, la campionessa italiana di ultramaratona, plurimedagliata e più volte Azzurra.
(Monica Casiraghi) "...nelle gare lunghissime mi piace tantissimo - e lo aspetto - quell'attimo magico che passa tra il dolore e la fatica; quell'attimo in cui si passa - non saprei dirlo meglio - nella condizione in cui non si sente più nulla, non si pensa più a niente e si ha la consapevolezza che si sta solo correndo... Correndo libera come una una bambina su di un prato e, lì in fondo, c'è il mio papà ad aspettarmi a braccia aperte, col suo sorriso!
Correre mi regala tutte queste emozioni e la mia vita non la cambierei per niente al mondo!"
In questa occasione, Monica si è classificata seconda, subito dietro Paola Sanna.
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