(Dal sito della FIDAL) Il 21 novembre 2014 a Doha (Qatar) si sono disputati i Mondiali di 100km. Tra gli uomini, successo individuale e per team degli Stati Uniti che conquistano l'oro con Max King (6h27:43) davanti allo svedese Jonas Buud (6h32:04) e allo spagnolo Jose Antonio Requejp (6h37:01).
La selezione italiana ha chiuso al quinto posto (21h24:42) dietro a USA (20h08:05), Giappone (20h55:09), Gran Bretagna (20h57:50) e Svezia (21h24:42).
A livello individuale ottavo Alberico Di Cecco (6h51:14), 23° Hermann Achmuller (7h15:00), 27° Daniele Palladino (7h18:28) e 68° l'ex iridato Giorgio Calcaterra (8h30:00), mentre Paolo Bravi e Marco Boffo non sono riusciti a portare a termine la gara.
Al femminile, oro e bronzo finiscono al collo delle britanniche Ellie Greenwood (7h30:48) e Joasia Zakrzewski (7h42:02); argento alla giapponese Chiyuki Mochizuki (7h38:23). Gran Bretagna leader anche a squadre (22h56:27) davanti a Giappone (23h22:32) e Russia (23h53:31).
Poca fortuna per la formazione italiana: l'unica a tagliare il traguardo è stata Barbara Cimmarusti (venticinquesima in 8h46:04), mentre Monica Carlin e Cristina Pitonzo sono costrette al ritiro da un infortunio.
(Le dichiarazioni della IUTA e i ringraziamenti espressi dal suo presidente Gregorio Zucchinali) Grazie, Azzurri, per il cuore. A poche ore dalla conclusione del Mondiale della 100 km di cui eravamo campioni del mondo uscenti, un particolare ringraziamento giunge dal Presidente IUTA Gregorio Zucchinali per l'impegno profuso dalle azzurre e dagli azzurri in questa trasferta.
A fronte di un percorso estremamente duro, tutti gli azzurri, nessuno escluso, hanno dato il massimo possibile in modo encomiabile, dimostrando, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, che i valori dell'ultramaratona fanno grande lo sport italiano. E' stata una trasferta molto difficile, ma la coesione del gruppo ha fatto si che, nonostante non siamo sul podio, il risultato maschile ci pone ai primi posti nel mondo prima di nazioni storicamente importanti e tra le donne, nonostante la sfortuna di due infortuni, abbiamo la conferma dei valori e del cuore messo in questa competizione.
A tutti gli atleti, a tutto lo staff, ai numerosi appassionati che ci hanno seguiti idealmente in questa trasferta e a quanti hanno voluto essere qui con noi un GRAZIE con l'orgoglio di aver rappresentato il nostro Paese.
(Una nota di Ultramaratone Maratone Dintorni) Dal sito della IAU (Report of the Jury of Appeal) si evince che i giudici di gara hanno accolto il ricorso di USA e GB nei confronti della squadra russa femminile e maschile, poichè due delle donne e un uomo non indossavano in corso di gara la divisa regolamentere approvata dalla propria federazione.
Ilricorso, sulla base delle evidenze, è stato accolto e, a causa di ciò sia la squadra maschile sia quella femminile non hanno più avuto il numero minimo di atleti a tagliare il traguardo. Di conseguenza nella classifica a squadre la Russia, sia in campo femminile sia in campo maschile è stata espunta,senza che fossero modificate peraltro le posizioni individuali.
Il provvedimento ha colpito soltanto la Russia in quanto team.