Ospitiamo qui uno scritto/riflessione di "Guido Ulula alla Luna" che opera come guida all'interno de "La Compagnia dei Cammini". Nella vita è medico e psicoterapeutia.
In questo suo scritto (che si riferisce ad un suo intervento-relazione al Festival della Filosofia che si è tenuto a Sassuolo (Modena) nel corso del 2013, tra il 13 e il 15 settembre sul tema de "L'amore", si troveranno delle riflessioni impressionistiche sulla funzione pedagogica del "camminare" e sulle differenze tra il camminare "superficiale" e quello "profondo".
Il cammino è pedagogico Anticorpi.
Sarà che una parte consapevole della razza umana sta mettendo a fuoco che possiamo seriamente scomparire come specie vivente dal nostro pianeta.
Ci sono segnali incoraggianti.
Di fronte alla distruttività cieca che i potenti del mondo continuano a mettere in atto, c’è in tanti ambiti un risveglio delle coscienze.
Jeremy Rifkin ci parla di “Civiltà dell’empatia”.
Serge Latouche di decrescita felice e di reincanto del mondo.
La filosofa Michela Marzano ci dice che “L’amore è tutto”.
Così anche il festival filosofia di quest’anno a Modena è stato dedicato all’Amore.
Tanti italiani si stanno mobilitando per l’attuazione dei valori della Costituzione.
Il nuovo Papa Francesco pare voler ricollocare la Chiesa cattolica fra i poveri e gli umili.
Anche fra i politici nostrani, i più ascoltati sono quelli che sostengono il bisogno di mandare tutti a casa o rottamare una casta di potere che ha coltivato unicamente i propri interessi.
Tanti e tanti altri andrebbero citati. A memoria ho ricordato quelli che stanno influendo su di me.
Io stesso mi sono fatto l’idea che è il momento di intraprendere un Cammino Romantico, che ci faccia uscire da quelle modalità razionalistiche e materialiste che sono alla radice dell’allontanamento da un rapporto sano ed armonico con la Natura.
Il cammino è pedagogico.
Da tempo rifletto e sostengo e pratico che il camminare lento dolce e profondo ci dona molto di più di un benessere psicofisico.
Mi sono accorto che può essere strumento fondamentale per imparare a stare al mondo con maggiore efficacia.
Una rivoluzione evolutiva ad un miglior adattamento alle energie dell’universo.
Ci educa in modo semplice ed alla portata di tutti ad una visione realistica delle cose.
Un pensiero, un’ideale, una fede, un progetto, debbono avere le gambe su cui marciare.
Un passo alla volta, con l’andatura adatta ad ognuno di noi, concentrati sulle sensazioni che stiamo provando.
Ogni frutto della mente, che per sua natura rischia di tendere all’astrattezza o all’umoralità o all’onnipotenza, che poi diventa la fonte di delusioni e depressione, va verificata dalla capacità concreta che abbiamo di marciare in quella direzione.
Se il passo che facciamo è consono, ci dà soddisfazione, facendoci stare bene, senza contrasti con ciò che ci circonda… ecco, allora, possiamo fare il successivo.
Viceversa, ci fermiamo, ci ascoltiamo, interrogandoci sui segnali negativi che abbiamo avuto, ci confrontiamo con altri e, solamente alla fine, riprenderemo con coraggio a provare un percorso diverso.
Non dar credito ai nostri impulsi ci farà perder tempo ed entusiasmo?
Credo sia esattamente il contrario. Sposare testa e cuore, passioni e fattibilità, Cielo e Terra, ci renderà uomini interi e responsabili, quindi felici.
Un cambiamento autentico ha sempre dietro un cammino faticoso.
Le scorciatoie e le furberie, per non parlare di malafede e prevaricazioni, hanno la caratteristica di voler fare tutto facile.
Il viandante sa che la strada è sua non per diritto acquisito.
Non siamo i padroni della strada.
La strada va esplorata con rispetto e pazienza e misura.
Occorre interagire con la strada.
La verità vera è che è la strada a nutrirci e formarci.
Noi e la strada siamo una cosa sola.
Guido Ulula alla Luna