
Ed ora, un altro decisivo passo avanti è stato compiuto con l'acquisto dei biglietti aerei per arrivare in prossimità del punto di partenza (Bordeaux).
L'esperienza del "Cammino" comincia da molto più lontano del momento in cui si muove materialmente il primo passo...
In verità, comincia sin da quando l'idea del Cammino si insinua nella nostra mente e vi rimane a lungo come "sogno nel cassetto" - direbbero alcuni - o anche come immagine mitica o archetipica - direbbero altri.
Poi, si fa più pressante quando cominciamo ad essere interessati alle esperienze analoghe compiute da altri...
Sino a quando quell'idea entra prepotentemente dentro di noi, radicandosi con radici profonde e rigogliose; sino a quando cominciamo a visualizzare noi stessi in cammino e avvertiamo la meraviglia di qualche cosa che ci sembra di poter toccar mano, ma che ancora non è del tutto nostra, ancora non del tutto vera e reale, ma già avvertiamo nel nostro corpo fremiti e vivide sensazioni.
E quel progetto si perfeziona, infine, quando scatta qualcosa dentro di noi, qualcosa che ci induce a iniziare i preparativi, con calma e senza fretta, assaporando di questa preparazione ogni singolo istante, nello stesso tempo avvertendo uno stato di necessità che si impone sopra ogni altra cosa.
E quando il viaggio comincia, quel viaggio lo abbiamo già compiuto dentro la nostra testa molte volte. Siamo pronti, ma ancora non lo siamo. Lo sareno quando muoveremo veramente - nella realtà - il primo metro del Cammino.
E non ci resta che andare, a quel punto, linerando la nostr amente da tutte le solite - e solide -costrizioni quotidiane.
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