Il catanese Rosario Catania che, essendo un appassionato trekker, ha percorso con la tecnica del "Nordic Walking" (cioè con l'ausilio dei bastoncini) 111 km in 24 ore, seguito in tutto l'arco della sua prestazione da un'équipe di medici, ad una media di circa 4 km l'ora.
L'impresa è stata compiuta all'interno di uno stadio di atletica di catania
Rosario Catania si ritiene soddisfatto, perchè aveva pronosticato di percorrrne poco più di 87 nelle 24 ore, ma è anche soddisfatto di avere gestito secondo le previsioni le pause di riposo e la loro durata totale.
Quella da lui appena compiuta é un'impresa da rispettare e che non è possibile comparare, ovviamente, alla specialità di ultramaratona 24 ore di corsa su pista o su strada, dove gli importi chilometrici che si realizzano sono di gran lunga superiori.
Ciò nonostante è un'impresa da valutare con grande interesse e con rispetto poichè si tratta in ogni caso di una prova di endurance, portata a termine in solitaria (e chi corre sa quanto sia arduo mantenere la propria determinazione quando si è da soli, senza lo stimolo di altri compagni di corsa).
Non é da condividere la sufficienza con cui tale notizia è stata commentata da alcuni che praticano le ultramaratone.
Guardare all'impresa di Rosario Catania con un sorrisetto di sufficienza o fare dell'ironia su di essa significa mostrare di non aver capito nulla dello spirito sportivo e di cosa significhi il termine "endurance" che può essere applicato alle più diverse discipline con eguale dignità.
Questa - di seguito riportata - è la breve notizia comparsa su Repubblica.it, a commento del video che vi è stato pubblicato, con relative interviste.
Una camminata di 24 ore, quasi senza sosta, a una velocità media di 4 chilometri all'ora combattendo la stanchezza fisica e mentale. E' l'impresa record di Rosario Catania, il trekker siciliano che utilizzando la tecnica del "Nordic Walking", la camminata nordica, ha percorso, giorno e notte, una pista di atletica a Catania.
"L'importante è arrivare, ovviamente, - ha detto - e cercare di fare meno pause possibili. Io mi sono posto come obiettivo di non superare il 5 per cento, quindi 72 minuti di pausa complessiva nelle 24 ore"
L'atleta siciliano aveva già affrontato imprese estreme. Dopo aver scalato l'Etna dal mare alle quote sommitali del vulcano, ha camminato per 24 ore lungo il lago di Pergusa. Prove di endurance che richiedono una lunga preparazione:
"Camminare, camminare parecchio e soprattutto prepararsi psicologicamente ad affrontare un percorso anche ad anello chiuso - spiega l'atleta - dove mentalmente magari può essere più faticoso".
L'impresa di Catania è stata monitorata da un team di medici.
"A un certo punto l- dice il medico che lo ha assistito - a fatica è tale che le gambe e i piedi ti dicono di fermarsi. A quel punto, deve inevitabilmente subentrare la volontà, la forza di volontà che è poi quella che fa la differenza in questo tipo di prestazioni atletiche".
Dopo 24 ore di camminata Rosario Catania è riuscito a stabilire un nuovo record: "Sono contento perché ho chiuso a 111 km, ne avevo previsti più di 87 - conclude l'atleta - quindi è stato un netto successo e poi la soglia di pausa non doveva superare i 72 minuti e mi sono fermato a 47".
Vedi il video pubblicato su Repubblica.it
Endurance Trekking di 24 ore. Rosario Catania (autodromo di Pergusa, 3-4 settembre 2012)
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