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Ultramaratone Maratone e Dintorni si appresta a pubblicare a puntate successive uno scritto ("La Maratona Lighit per Amatori evoluti") elaborato da due podisti siciliani, Attilio Licciardi e Lara La Pera (da poco tempo collaboratrice della testata). I due runner, palermitano (usticense) l'uno, messinese l'altra, ma da tempo trapiantata a Palermo, tempo addietro - poco più di un anno fa - decisero - un po' per gioco ma, in definitiva, con serie intenzioni - di mettere nero su bianco la propria esperienza di podisti amatoriali "evoluti", sviluppando la tesi - maturata dalle loro personali vicissitudini podistiche - secondo cui un podista evoluto, che si sià già sperimentato nella maratona e che abbia padronanza dei mezzi di allenamento, può in tempi relativamente brevi portare - senza uno stress eccessivo - la preparazione di una maratona con l'obiettivo di un crono pari o di poco inferiore alle 3 ore.
Il loro scritto, elaborato con grande entusiamo e - direi - competenza è rimasto a lungo depositato in un cassetto. Impegni sopravvenuti hanno impedito di dar corpoal loro progetto, coronandolo possibilmente con una pubblicazione.
Lara La Pera, dopo l'avvio della sua collaborazione con la testata, con molto entusiasmo, me lo ha proposto, trovando ovviamente una porta altrettanto entusiasticamente aperta alla sua pubblicazione.
In considerazione della lunghezza, lo scritto verrà suddiviso in successive puntate.
Ma ecco, riportata integralmente, la lettera di accompagnamento e di presentazione di "Maratona Light" per mano della stessa Lara La Pera, dove si spiega da dove è nata l'idea di scrivere un manuale sulla maratona per amatore, come distillato dell'esperienza personale di entrambi.
(Lara La Pera) Ti inoltro tutto quello che io e l'amico Attilio Licciardi ci siamo divertiti a scrivere sulla maratona per gli amatori... Dai un'occhiata a tutto... Non è tantissimo, ma ti impegnerà un pò di tempo. Ti racconto in breve da dove è venuta a me ed Attilio l'idea di scrivere un manuale sulla maratona per amatori evoluti: Attilio lo scorso anno preparò la maratona di Siracusa del 29 gennaio 2012: lui in 6 settimane (e, comunque, aveva preparato la Maratona di Firenze per Novembre 2011), gasatissimo dall'idea di poter concludere attorno all 3 ore convinse Roberto [Magnisi] ad accompagnarlo.
Così, 2 settimane prima dell'evento siracusano (dopo un mese e mezzo di scarico totale dalle fatiche estive) anche io e Roberto abbiamo deciso di correre i 42 km campando di rendita dagli allenamenti estivi per i trail e per la maratona di novembre 2011(Valencia) ai quali abbiamo aggiunto un lungo di 32 Km 14 gg prima e un medio di 22 Km 8 gg prima, allenamenti fatti rigorosamente in compagnia dell’amico Attilio sul lungo mare di Aspra (correre con Attilione è uno spasso).
Il lunghissimo aveva dato a tutti e tre ottime impressioni: come dice Attilio al 30° Km si era manifestato Paul Tergat!
(Ed eravamo riusciti a percorrere 30 km ad un ritmo di circa 10’’ al km più lento dell’ultima maratona corsa e avevamo fatto gli ultimi 2 km al massimo).
Ci siamo presentati alla partenza a Ortigia nella suggestiva piazza Duomo con molto entusiasmo e zero aspettative... Quando non ti spacchi le gambe per tre mesi non puoi averne troppe! Eravamo comunque coscienti del fatto che da luglio a novembre avevamo macinato una media di 110-120 km settimanali tra asfalto e montagna che sarebbero tornati utili!
Questo ci dava tranquillità e una buona dose di curiosità...
La teoria di Licciardi diceva che tutti e tre avremmo realizzato un buon tempo e, per scommessa, qualche giorno prima ognuno di noi scrisse il tempo di tutti e tre su di un pezzetto di carta che è stato ripiegato e chiuso in un barattolo di marmellata vuoto.
A Siracusa, Attilio e io abbiamo realizzato il nostro miglior tempo: 3h00'15 per Attilio (il suo migliore era 3h02'55 realizzato a Firenze qualche mese prima) e, per me, 3h10'21 (allora il mio migliore era 3h10'31'' realizzato a Barcellona, 2010); Robi si spostò di poco dal suo personale che allora era di 3h00’28’’ (Barcellona, 2010) facendo 3h01'18''.
La teoria di Attilio aveva funzionato: un amatore che corre una media di 2-3 maratone l'anno e almeno 4-5 mezze, può tranquillamente preparare una maratona in due mesi, senza massacrarsi di chilometri, soprattutto se tutto l'anno è abituato a correre 5/6 giorni su 7, percorrendo non meno di 13/14 Km per ogni allenamento, mettendo durante la settimana un paio di allenamenti di qualità. Ovviamente vinse anche lui la scommessa sul nostro tempo di maratona. Così, da appassionati di corsa e di scienza (lui è laureato in Farmacia e lavora presso la Farmacia del Policlinico, anche se per anni, come tecnico all'Università, ha portato avanti ricerche sulla fisiologia dello sport; io sono Chimico analista e mi occupo di tossicologia) mi propose di scrivere qualcosa...
Per un pò ci siamo impegnati, poi gli impegni quotidiani hanno preso il sopravvento sulle nostre buone intenzioni!
E’ giusto dire che il nostro grande entusiasmo per la corsa e soprattutto per le lunghe distanze è stato trasformato in soddisfacenti risultati dal nostro Coach Salvatore Badagliacca che, in questi anni, ci ha seguiti come un’ombra, trasferendoci la sua passione e la sua grande esperienza e facendoci capire che, per raggiungere un obiettivo, soprattutto se si tratta del traguardo di una maratona, bisogna allenarsi in maniera scientifica (e non "fantascientifica" come molti, purtroppo, fanno).
Affido a te le memorie di due appassionati maratoneti...
Da medico ed esperto di maratone avrai sicuramente un occhio critico.
Con una cadenza regolare, proprio a partire da questa "presentazione", verrà dunque pubblicata integralmente la riflessione di Lara La Pera e Attilio Licciardi, sul tema "La Maratona Light per amatori evoluti. Come prepararla, come affrontarla".
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