E' uscito di recente, in formato ebook, Lo Zen, la Corsa e l'Arte di Vivere con il Cancro di Simone Grassi nel quale si intrecciano una vicenda autobiografica con le maratone corse fra New York, Reggio Emilia, Vienna e Las Vegas, con cross-country irlandesi fino ad arrivare alla Strasimeno e la 100 km del Passatore.
La narrazione autobiografica si collega con la pratica del running nel modo in cui l'Autore si rende conto che da essa ha ricevuto la forza per affrontare le vicissitudini della vita con maggiore resistenza. Il tutto è intrecciato con un racconto di fiction che corre parallelo. Chi ha voglia di scoprire questo libro, lo trova su Amazon.it in formato ebook e da qui è possibile anche leggerne gratuitamente tre capitoli prima di decidere se acquistarlo o meno.
Simone Grassi è su Facebook
Sinossi (quarta di copertina) "...Ma in quel camminare lento nella piazza, aiutato dal bastone e bloccato da un collare, anche una nuova consapevolezza. Sapevo che correre aveva un senso, e non solo per stare in forma. Ebbene sì, la sensazione che ci fosse un motivo non chiaro che mi dava una delle motivazioni per portare avanti questa continua sfida nella corsa, era ora più nitida. I mesi di battaglia contro un ostacolo nuovo e inaspettato li avevo affrontati con la stessa forza di volontà del podista che corre da stanco, con la stessa dedizione di chi prepara una gara lunga con tanti allenamenti sotto la pioggia, al caldo, al freddo, quando stare sul divano sarebbe stato tanto più facile, ma in qualche modo sbagliato. Sapendo che non ci saranno né premi né gloria, lo si fa e basta. E infine con lo stesso sorriso sulle labbra di chi sa che chi ci sta attorno non se ne frega, ci applaude se arriviamo primi o ultimi, ci urla di non mollare perché tutti dobbiamo arrivare in fondo, e poco importa quanto ci metteremo."
La parte autobiografica vede protagonista Simone Grassi, l'autore, che a 38 anni da podista forte e sano che aveva appena debuttato nella più nota 100 km su strada d'Italia (la 100 km del passatore da Firenze a Faenza) si sveglia ammalato di cancro con una diagnosi infausta. La parte autobiografica è costituita da un filo più o meno cronologico che copre il primo anno da paziente oncologico. A questo viene alternata una serie non cronologica di momenti vissuti nei suoi allenamenti e gare nei 6 anni da podista. Fra questi, la partecipazione a numerose maratone e ultramaratone che lo hanno portato a tentare di correre una maratona in due ore e trenta minuti per poi sperimentare cosa vuol dire correre 100 km in poco più di 8 ore.
Sarà il constatare la nuova vita e dimensione da malato insieme alle sensazioni di forza derivanti dalla pratica del podismo di lunga distanza a permettere un percorso mentale e spirituale che ha consentito di affrontare la situazione con spirito positivo tramutando un malattia grave in un'opportunità di crescita interiore.
Il libro si completa con un racconto, una storia di fantascienza che racconta la vita di Sigi, alter ego dell'autore. Storia solo apparentemente slegata dal resto del libro al quale correre parallela per tutto il testo, completandolo in una formula originale e armoniosa.