Manca meno di un mese a Magraid. Correndo nella steppa, in cui si andrà dal freddo al caldo in pochi chilometri. E' stato effettuato il controllo della 2^ tappa, tra sassi, steppa e scenari unici: Magraid, la corsa di centro chilometri nella steppa dei Magredi in provincia di Pordenone (dal 17 al 19 giugno), può contare su un terreno di gara davvero unico, nel quale le condizioni cambiano di minuto in minuto, passando da una fredda pioggia a un caldo quasi africano...
Se ne è reso conto il gruppo dello staff organizzatore che ha compiuto in questi giorni la ricognizione della seconda tappa della corsa, quella più lunga da 55 chilometri, valevole tra l'altro come Prova di grand Prix IUTA 2011.
Imbarcati sul mezzo militare VM90T1 guidato con perizia dal caporal maggiore Giovanni Trivisonno (132° Reggimento Carri con sede nella Caserma De Carli in Cordenons – 132^ Brigata Corazzata Ariete) e sul fuoristrada della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia condotto dall’ingegner Marco Tessarotto, Antonio Iossa e Paolo di Montegnacco (Triathlon Team Cordenons), Chiara Zoppellaro (Pink 4x4 Federazione Fuoristrada italiana), Marco Bertolo e Roberto Giacomin (Croce Rossa italiana), Oscar Marson e Luana Pivetta (Amici Quad Cordenons) e Pietro Luigi Fornasier (CB Maniago 27) hanno percorso tutto il tracciato da Domanins verso Nord sino a guadare la distesa di sassi del greto del fiume Meduna. “Una prima parte di percorso – hanno raccontato – vissuta tra le nubi e sotto la pioggia”.
In alcuni punti gli stessi mezzi con la trazione 4x4 hanno dovuto procedere con cautela tra i sassi per evitare di rimanere insabbiati: cautele che anche i magraider, i concorrenti del Magraid, dovranno prendere. Solo che loro correranno a piedi. “Siamo poi scesi verso sud – hanno aggiunto – sino alla foce del torrente Colvera sul Meduna. Ricontrollare il percorso a distanza di un anno è fondamentale: il fiume, con le piene invernali, ha letteralmente spazzato quelli che potevano essere i punti di orientamento di 12 mesi prima, sia che fossero una roccia con una forma particolare o un albero. Abbiamo anche trovato intere porzioni di riva portate via dalle acque”.
In certi punti, ci sono solo sassi e cielo: nella prossima edizione di Magraid, per recuperare eventuali concorrenti che dovessero perdersi vista la scarsità di punti di riferimento, sarà molto utile il sistema di radiocontrollo elaborato e fornito dalla Protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia a ogni atleta e testato nel corso della perlustrazione.
“Man mano che scendevamo – hanno sottolineato dal gruppo che curerà l’organizzazione del Magraid – è spuntato il sole. Nel breve giro di pochi chilometri lo scenario è radicalmente cambiato e anche la temperatura”. Sotto il sole, si è aperta verso Vivaro la parte più propriamente steppica dei Magredi, con le piante tipiche chiamate capelli di fata a punteggiare vasti prati spontanei tra i sassi e rivoli d’acqua della zona tutelata come Sito d’interesse comunitario. A tagliare l’orizzonte le cime delle Dolomiti friulane, patrimonio dell’Unesco. Lasciata la penisola creata dai fiumi Meduna e Cellina prima di congiungersi tra loro, il gruppo ha guadato il secondo fiume. I mezzi hanno dovuto affrontare sassi ancora più grossi, passando anche tra le carcasse di carro armato dell’ex poligono militare del Dandolo. prima di risalire le rive e l’argine, arrivando così nella verde località del Parareit a Cordenons, sede d’arrivo di tutte le tappe.
“La perlustrazione – hanno concluso – è stata utile per capire dove sistemare volontari, mezzi di soccorso e punti di controllo lungo il percorso. Per giugno tutta la “macchina” sarà a regime”.
IN SINTESI: CHE COS’È MAGRAID
Il grande fascino delle ultramaratone corse nel deserto, con 100 chilometri da compiere in tre giorni su un fondo impegnativo inserito in uno scenario che sa regalare emozioni uniche. Non si tratta di una corsa nel cuore dell’Africa o dell’Asia, ma di Magraid, la competizione pordenonese che per la quarta volta permetterà ai partecipanti di vivere le stesse emozioni delle grandi maratone in un regime di autosufficienza parziale (è obbligatorio partire con una propria riserva di liquidi) e con le notti passate in tenda in strutture appositamente approntate dall’Esercito.
La gara, suddivisa in tre tappe giornaliere (17-18-19 giugno) si addentrerà nel cuore dei Magredi, la steppa pordenonese compresa tra i fiumi Cellina e Meduna, uno scenario naturalistico unico tutelato quale Sic (Sito d’interesse comunitario).
Una steppa desertica a pochi chilometri da zone fortemente abitate, un’esperienza ideale sia per chi ha in programma future ultramaratone in altri continenti sia per chi vuole vincere una sfida contro se stesso.
Inoltre da quest’anno Magraid vale come qualifica alla The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® 2012, il trail che prevede il giro completo del massiccio del Monte Bianco. Inoltre, il 19 giugno, si correrà anche la seconda edizione di Magrave, la corsa parallela a Magraid aperta a tutti.
SPONSOR
Magraid è sostenuto attivamente dal main sponsor azienda vitivinicola “I Magredi” (scopri il vino dedicato alla corsa e gli altri prodotti dell’azienda su www.imagredi.com) e dallo sponsor tecnico Mizuno.
Da non dimenticare i top sponsor Acqua Pradis e Pastificio Luigi Tomadini.
Gli sponsor ufficiali sono Latterie Friulane, Gelindo dei Magredi, Grosmi caffè, salumificio Fantuzzi, Unipol assicurazioni, gruppo Illiria, Wedosport e Friulfruct.
ENTI
Magraid gode del supporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (attraverso l’assessorato allo Sport, l’assessorato alla Protezione civile, l’assessorato al Turismo e TurismoFvg), della Provincia di Pordenone, Camera di commercio di Pordenone e dei Comuni dei Magredi: Cordenons, Zoppola, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino e inoltre quelli di Arba, Vivaro Spilimbergo e Pordenone. Da non dimenticare le sinergie turistiche e promozionali con Consorzio Pordenone Turismo, ConCentro e Pordenonewithlove.
Anche il CONI sostiene la gara, e allo stesso modo Fidal e Iuta, senza scordare pure l’insostituibile apporto logistico dell’Esercito. Da quest’anno c’è anche il patrocinio dell’Unione stampa sportiva italiana.
ASSOCIAZIONI
Sono quindici le associazioni locali che, attraverso i propri volontari, danno un prezioso aiuto nell’organizzazione della manifestazione.
Tutti gli aggiornamenti sulla corsa, alla quale manca un mese, si possono trovare sul sito internet www.magraid.it
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