Chi non dovesse sentirsi ancora pronto per affrontare Magraid. Correre nella Steppa... può provare a partecipare a Discover Magraid.
Si tratta della corsa nella steppa sullo stesso percorso di 20 chilometri che costituisce la tappa finale di Magraid la cui edizione 2014 si svolgerà dal 15 al 17 giugno 2014.
Essendo una gara competitiva, ai concorrenti è richiesto il tesseramento alla FIDAL oppure il cartellino giornaliero, il cui costo è di 7 euro, per ottenere il quale occorre consegnare il certificato medico d’idoneità alla pratica sportiva-agonistica (valido perlomeno sino al giorno successivo alla competizione).
La partenza (30’ dopo il via della terza tappa di Magraid) e l’arrivo sono al campo base della località Parareit (Cordenons). Il tempo massimo per completare la prova è di 3 ore e 30 minuti.
La quota di iscrizione è di 20 euro (più eventuale cartellino giornaliero).
Documentario sui Magredi e Progetto Life. Ecco i link per poter vedere edocumentarsi. Il 9 gennaio, la Rai aveva dato comunicazione che sul terzo canale, all’interno della trasmissione Geo&Geo, sarebbe andato in onda il documentario dedicato ai Magredi friulani e al progetto Life “Magredi Grasslands”.
Un cambio di palinsesto, senza nessun altro preavviso, ha fatto sì che il documentario fosse mandato in onda soltanto il 29 gennaio.
Chi lo avesse perso, lo può visionare su Rai Replay - Rai.tv: www.rai.tv/dl/replaytv/
Il video è visionabile da qualsiasi postazione pc/internet.
Magraid Magazine (a cura di Paolo Tedesco, aggiornamento del 5 febbraio 2014). Cosa ci vuole per correre Magraid? Una richiesta molto apprezzata ci è pervenuta da un - speriamo – futuro magraider che, sostanzialmente, ci chiede quale sia il livello di preparazione richiesto per finire in modo decoroso la gara di 100 chilometri nella steppa.
Sembra un paradosso ma è molto più facile, anche con il conforto della statistica, correre Magraid piuttosto che una maratona classica. Due sono i motivi di questa “facilità”: il primo sicuramente è il ritmo con cui si affronta Magraid che può prevedere ristori lunghi, tratti camminati, senza alcuna necessità di mantenere un’andatura prevista; il secondo è il contesto ambientale che induce nella mente e nell’animo un istinto primordiale di sopravvivenza, ben distante da quello agonistico della maratona che fa sentire in competizione con gli altri e soggetto a critiche, vere o presunte, nel momento in cui la prestazione decada.
Magraid non si corre contro nessuno: non è una sfida ma un’esperienza. I magraider sono gli abitanti di uno ’’strano’’ villaggio, che nasce nei tre giorni di gara e che lascia ricordi per i successivi 362 giorni che separano la fine dall’inizio dell’edizione successiva.
La preparazione per una maratona è ben più che sufficiente per correre Magraid. Basta imparare a conoscersi un po’ meglio, per gestire in modo ottimale le proprie risorse.
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