E’ già boom di iscrizioni per l’edizione 2014 di Magraid. Correre nella Steppa. Lunedì 6 gennaio, primo giorno utile per dare la propria adesione all’ultramaratona nella steppa di 100 chilometri in tre tappe, in programma dal 13 al 15 giugno prossimo, nel territorio di Cordenons in provincia di Pordenone, avevano già aderito in 26.
A distanza di soli tre giorni i numeri, che verranno resi ufficiali nei prossimi giorni, sono ulteriormente cresciuti. Un altro record, dunque, di cui andarne fieri.
Magraid ed Esercito italiano, una collaborazione rinnovata anche per il 2014. Nuovo anno, collaborazioni che si ripetono. Anche per il 2014 Magraid, l’Ultramaratona nella steppa di 100 chilometri, beneficerà della collaborazione dell’Esercito italiano. Nei giorni scorsi, Antonio Iossa, presidente del Triathlon Team, la società che organizza a giugno la kermesse di tre giorni, ha incassato da Fabio Polli e Ciro Forte, rispettivamente nuovo comandante della Brigata Corazzata Ariete e del 132. Reggimento Carri, il massimo apporto possibile. E non soltanto nell’allestimento del campo base nella località Parareit di Cordenons. Fondamentale è stato, ancora una volta, l’impegno dei maggiori Iovino, Grizzo e Bianco.
Un "matrimonio", quello tra Magraid e l’Esercito italiano, destinato a durare a lungo.
Su RAI 3 si è parlato dei Magredi pordenonesi e del Progetto "Life Magredi Grasslands". Ieri pomeriggio su Rai 3, dalle 17 alle 19, nel programma televisivo Geo&Geo, si è parlato dei Magredi di Pordenone, dove dal 13 giugno al 15 giugno si correrà Magraid (la 100 chilometri nella steppa), e del progetto "Life Magredi Grasslands".
La puntata sarà visibile , nei prossimi giorni, anche su Rai Replay.
"I Magredi, Magraid e la pioggia..." (dalla rubrica di Paolo tedeschi, nel magazine "I Magredi" - aggiornamento dell'8 gennaio 2014). Questi primi giorni di gennaio sono stati molto piovosi. Così i Magredi hanno cambiato completamente il loro aspetto. Le nevi che sono cadute abbondanti e si sono sciolte, l’esondazione della strada che dalla Valcellina scende proprio verso i Magredi hanno fatto notizia. Le immagini sono state con frequenza mostrate all’interno dei telegiornali, anche nazionali.
Non c’è davvero nessun problema: i Magredi sono "abituati" a queste repentine variazioni, in cui si passa dal torrido all’impeto di un fiume in piena. Questo è uno dei punti affascinanti della zona magredile: il paesaggio, le strade, i sentieri dopo un fenomeno alluvionale cambiamo di molto il loro aspetto. Chi vedesse la zona in questi momenti non crederebbe di certo ai racconti "da deserto" dei magraider.
Dopo tanta acqua sicuramente la primavera vedrà moltissime fioriture e sarà proprio in quel contesto che molti magraider (o aspiranti tali) inizieranno ad esplorare i percorsi e a studiare le tattiche con le quali affrontare le tre frazioni di Magraid 2014. Un’edizione con contenuti tecnici sicuramente più raffinati di tutte le edizioni precedenti.
Ufficio Stampa: Alberto Comisso