Ed ecco finalmente l'atteso racconto di Salvo Campanella (ASD Marathon Monreale) che, in handybike, ha partecipato alla 6^ edizione della Maratona "Alla Filippide" dello scorso 11 agosto 2013.
(Salvo Campanella) Arrivato a Chiaramonte Gulfi, dopo una lunga giornata di mare passata con la famiglia, il risveglio è previsto per le 4:00.
Dovrò misurarmi con me stesso e con questa gara dal fascino immenso, reso ancora più grande dalla mancanza di riferimenti chilometrici: è la maratona “alla Fidippide"!
Sensazioni strane mi turbano. Da un lato, c'è la paura di perdermi come la prima volta, dall’altro lato è la felicità di essere ancora qui ad accettare la sfida e di poter condividere questi momenti con i miei fratelli runner.
I volti dei miei figli, colmi di gioia perché sono presi dal gioco e dalla vacanza, mi rasserenano tantissimo. Arrivo al ristorante ed eccoli: sono loro! SuperElena, Salvo Crudo, Michele D’Arrigo, Vincenzo Petunia.
Ci salutiamo calorosamente: i loro volti sono colmi di stanchezza, le loro gambe vacillano ancora provate dall’ultimo Trail sull’Etna, svoltosi appena una settimana prima; eppure sono li pronti a partire.
Hanno appena finito di cenare mi dicono!
C'è giusto il tempo di scambiare quattro chiacchere e vanno via a dormire.
A domani, fratelli, ci vediamo alle 4.30 per la colazione!
La serata è molto fresca. Questo mi rasserena molto!
Pensare di dover "correre" con le temperature africane degli ultimi giorni mi turbava ancor di più.
I miei figli mi chiedono la maglia con le maniche lunghe: Caspita ci sono 17 gradi, ma siamo ad agosto - esclamo - questa nostra terra è colma di stranezze di giorno si scoppia dal cado la sera ti devi coprire dal freddo!
Ceniamo in tutta fretta con la mia famiglia in un locale colmo di persone che parlano ad alta voce: non riesco più a parlare con mia moglie e i miei figli per come tutti urlano. Si va a nanna, dico ai mia moglie.
Andiamo a letto!
Guardo l’orologio: E' già l’una, caspita!
Per fortuna Morfeo s'impadronisce subito di me.
Quando riapro gli occhi e sono le 4.00 e si va a fare colazione.
Il ristorante é già colmo di runner assonnati che si affrettano; la temperatura é ottima, ma le tenebre ancora regnano incontrastate, ma presto lasceranno posto alla luce.
Aiutato da Salvo Crudo preparo il mio bolide: montiamo le ruote, sistemo il sedile e via si salta su. Sono pronto per partire.
Ci incrociamo con SuperElena che mi dice: Questa é la seconda insieme, in bocca al lupo Salvuccio!
Crepi! - ribatto io.
E via siamo partiti.
Siamo davvero pazzi! Non si vede ad un centimetro di distanza, ma noi siamo li a correre accompagnati da Elio Sortino che, con la sua bici, ci fa da apripista, mentre le poche auto ci sfrecciano accanto a velocità pazzesca, ma noi - indomiti runner, messi all’angolo della strada - corriamo incuranti del pericolo, per saziare la nostra sete di corsa.
Pochi attimi dal via e un intenzo rossore vince sul nero della notte. Con il primo albeggiare tutto si colora di porpora e il paesaggio cambia da un istante all'altro, lluminato dai cromatismi emanati dal sole che sta nascendo ad est, enorme basso.
Lo vedo appena, la mia posizione e molto distesa ,e circondato da alti muri a secco che dal bianco diventano rossi ,mi impediscono di godere a pieno della spettacolare alba.
C’è molto silenzio attorno a noi non sento più la cadenza dei passi dei miei fratelli runner li abbiamo staccati molto così decidiamo di rallentare per far ricompattare il gruppo.
Elio si ferma per aspettare l’arrivo dei runner io ed Elena Ripamonti rallentiamo ci accostiamo e continuiamo la nostra discesa verso Punta Secca.
E’ incredibile come il mio destino sia legato a questo nome! Elena alla prima maratona mi ha accompagnato fino all’arrivo e adesso un'altra Elena mi accompagna: potenza dei nomi!
Ed ecco che, in lontananza, sento i passi di un runner che mi raggiunge, quasi in simbiosi con il mio ritmo: il suono dei suoi passi viene associato dalla mia mente al continuo girare degli ingranaggi della mia handybike. Che splendida sensazione!
Sto” correndo "con le braccia", ma non sembra proprio.
Il respiro intenso e affaticato prende il sopravvento sul suono dei suoi passi, ma lui continua a macinare metri come un treno in corsa: si affianca a noi e stiamo un bel po’ uno accanto all’altro a correre.
Elena mi chiama: Occhio! Fra un po’ dobbiamo proseguire dritto invece loro gireranno a destra su una strada sterrata! OK! - esclamo.
Ed eccoci all’incrocio dove troviamo il posto di rifornimento con frutta, acqua...
Prendo un po’ d’acqua e si riparte: il sole è già molto alto e il caldo incomincia a farsi sentire, ma il vento mi rinfresca, accarezzandomi il volto.
Punta Secca è ancora lontana. Veniamo affiancati da un altro ciclista che ci fa rientrare sul percorso di gara e accanto a me c’è di nuovo un runner con il quale condividiamo ancora qualche km, mentre poco dopo le nostre strade si separano di nuovo, in avvicinamento verso il magnifico Castello di Donnafugata.
Arriviamo davanti al Castello ed ecco un altro ristoro dove ci aspetta frutta acqua a volontà.
Elena mi dice: Aspetteremo qui i runner!
Nell'attesa, facciamo qualche foto davanti al castello, dopodiché si riparte.
Eccolo di nuovo con noi! E' Cosimo Azzolini che si riaffianca a noi: va fortissimo, corre come il vento e sta tenendo un ritmo gara davvero impressionante.
Si va a tutta dritta verso Punta Secca che già, dall’alto del Castello, si intravede.
Stiamo arrivando - mi dice Elena - ancora qualche km ed è fatta!
Il caldo adesso si fa sentire: per strada incrociamo un gruppone di ciclisti che ci salutano calorosamente.
Ecco il faro di Punta Secca: Ormai siamo arrivati!
Stacchiamo Cosimo agevolati da una discesa e poi siamo li sul lungomare: onde altissime la fanno da padrone e la schiuma bianchissima contrasta il blu intenso del mare.
Oggi non si può fare il bagno e molte persone ci aspettano all’arrivo.
Eccoci! E' in vista la famosa casa del Commissario Montalbano!!
Un brivido scuote la mia mente:Ce l'ho fatta! Grazie Elena!
Veniamo circondati da molte persone che, incuriosite dall’handbike, mi accerchiano e incominciano a farmi le più svariate domande, alle quali Io rispondo - come sempre - ben volentieri.
Nel frattempo, eccolo!
E' lui Cosimo Azzolini che, primo dei maratoneti runner sta arrivando, con gli ultimi passi pesanti sulla spiaggia e, per lui, è fatta!
Ci salutiamo e ci scambiamo i complimenti, mentre cominciano gli arrivi. E' ormai una calda giornata e il sole brucia sulla pelle, ma nel volto dei miei fratelli runner che si accingono a tagliare il traguardo regna uno splendido sorriso.
Aspettiamo che tutti arrivino e si comincia con le premiazioni. Il sindaco in persona ci premia con una corona di ulivo, consegnadoci il relativo certificato di maratoneti "alla filippide”.
E’ stata una bella esperienza! E i miei ringraziamenti vanno ad Elena che mi ha accompagnato per tutto il percorso e al presidente Mimmo Causarano, nonché a tutto lo staff che ha organizzato questo splendido evento.
Ciao e all’anno prossimo!
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