Nella seconda domenica di gennaio (13 gennaio 2013)., e "comme d'habitude" nel Profondo sud della Sicilia è andata in scena (ala sua 10^ edizione) la 42 Km più pionieristica d'italia, al secolo la Hybla Barocco Marathon di Ragusa, che quest'anno, pur tra le tradizionali mille difficoltà, è riuscita comunque a tagliare il traguardo della doppia cifra, con la disputa della 10^ edizione consecutiva, per la simpatica kermesse iblea. Partenza alle 8.15, in una giornata tutto sommato bella, con temperature intorno ai 12°, e una cinquantina di irriducibili maratoneti che si son lanciati nel percorso "in linea" (unico tra tutte le maratone cittadine siciliane, per lo più pianificate con la formula delle "doppie maratonine") della Maratona Ragusana, che nella prima parte, molto ondulata, presentava 5 km cittadini, a cui faceva seguito la full immersion nelle campagne dell'altopiano, contraddistinto soprattutto dai famosi muretti a secco.
La cronaca della giornata è presto fatta, con una coppia di podisti locali (Cosimo Azzollini e Enzo Taranto, entrambi portacolori della "No al doping" di Ragusa Ibla) a dettare subito il ritmo della 42 Km. Ma al 20° Km, quando la gara faceva un primo rientro dalle campagne dell'altopiano, col passaggio della zona commerciale, ecco che il duo di testa si dimezzava, col prematuro ritiro di Enzo Taranto vittima d'una fastidiosa contrattura, che lasciava via libera ad Azzollini, il quale festeggiava il successo solitario, nel suggestivo traguardo di Ibla, a suon di record personale, 2h 52'10 secondi. Una bella soddisfazione a 42 anni, quella di vincere la Maratona di casa che, seppur poverissima (il budget totale era da "torneo di briscola" e basato per lo più sulle quote d'iscrizioni), era pur sempre una signora 42 km, dove di gambe e polmoni ne occorrevano tanti.
Quest'anno la città di Ragusa, aveva un vuoto istituzionale non indifferente, con il Comune e la Provincia, (principali sponsor in passato..) entrambe commissariate, ed in notevoli crisi economica (con servizi essenziali come assistenza ai disabili, che son stati drasticamente e drammaticamente tagliati), ed ovviamente non si son sognate di dare una mano d'aiuto, neanche simbolica alla Maratona del Capoluogo.
Ma pur tuttavia non si è voluta staccare definitivamente la spina a quell'unica iniziativa sportiva di ottima valenza, (soprattutto per la promozione territoriale) e, pur in clima di quasi eutanasia sportiva, la 42,195 km (con premi simbolici e senza alcun monte premi in denaro per eventuali rimborsi ai primi classificati o altri servizi, come cronometraggio e servizio di rilevazione con microchip, speaker ed altro) e andata comunque in scena, senza nomi altisonanti, ma solo nell'atmosfera genuina di un festival sportivo dei podisti amatori o cosiddetti "della domenica" (a cui non sono mancati e questo la dice lunga sulla qualità della manifestazioni, podisti proveniente da diverse regioni italiani, tra i quali persino due dalla lontana Como e uno da Trieste).
Dietro Azzolini a completare il podio un duo di maratoneti palermitani, con Mario Cavataio dell'Atletica Mondello , secondo in 3h04'09 e Maurizio Mari dell'Universitas Palermo terzo in 3 ore 11 minuti e 49 secondi.
Al femminile vittoria per la triestina Stefania Marlisa Fiorno del Cral Act Trieste col crono di 3 ore 27 min e 40 secondi, che precedeva di una manciata di secondi la comasca Stefania Bacinelli (Team Atletic Lario) al traguardo col personale di 3h28'11, mentre completava il podio rosa una regolare Eleonora Suizzo della Archimede di Siracusa, che dopo il successo a Kamarina nella "Filippide" dell'anno Olimpico 2012 lo scorso 27 luglio, è tornata in terra ragusana a concludere una 42 km nel tempo di 3 ore 40 minuti e 26 secondi.
Oltre al percorso della 42 Km e 195 metri si è dato spazio pure alle tradizionali iniziative podistiche collaterali come la annuale StraRagusa di 21,097 Km, con circa 200 partecipanti per lo più locali, ch'è scattata alle ore 10.00 in punto, ed ha seguito gli ultimi 19 km del percorso di Maratona, e che ha visto il successo al maschile del duo della Padua Ragusa Vincenzo Schembari e Massimo Canzonieri al traguardo pressochè ex aequo in 1h14'06 secondi, mentre terzo era Alberto Fieramosca del Marathon Club Sciacca in 1h 14'45": al Femminile podio con Graziella Bonanno (Podistica Messina) 1h25'15, su Fernanda Mirone (Barocco Running) in 1h30'50 e Flavia Modica (Csain/No al doping) in 1h 40'20.
Ma altre sono state le iniziative collaterali, oltre alla StraRagusa di 21 Km vi è stato spazio pure per la StraRagusa Fitwalking di 21,097 Km, conclusa dai più in 3h15', ed anche molto partecipata è stata la Family Run di 3500 metri dalla Cattedrale di San Giovanni al Duomo di San Giorgio, in pratica il percorso degli ultimi 4 Km della Maratona Ragusana, con partecipazione apprezzata anche dei ragazzi autistici del Progetto Filippide di Ragusa.
L'organizzazione è stata curata dall'Associazione Culturale Sicily is One, col supporto tecnico del Csain di Ragusa e della Polisportiva "No al doping" di Ibla, oltre al prezioso apporto dell forze territoriale come Polizia mUcipale e Provincilae, Polizia di Stato e gruppi di Volontari di Protezione Civile.
Per la città di Ragusa, nonostante la crisi che l'affligge, è stata comunque una bella giornata di sport e di festa, con la speranza che possa fare da preludio ad un altro appuntamento - bello ed inedito - in calendario per il prossimo 7 aprile, quando pure nel suggestivo capoluogo ibleo si correrà il Vivicittà della Uisp, la tradizionale 12 Km che si svolge con partenza sincronizzata e con la compilazione di un'unica classifica in contemporanea in moltissime città italiane ed estere, e che sancirà il suo esordio pure nella città del Commissario Montalbano (televisivamente parlando, ovviamente).
Un altro bel traguardo da tagliare, nonostante tutto.
La foto prima della partenza è di Maurizio Crispi.
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