Corre il conto alla rovescia per l'edizione 2014 della Maratona di Sant'Antonio. Annunciati i nomi dei top runners della gara di domenica 27 aprile: tra questi, il brasiliano Roberto Paula proverà a concedere il bis dopo la vittoria dell’anno scorso, ma attenzione al connazionale Caldeira e ai keniani Magut e Kimani! Tra le donne l’azzurra Fatna Maraoui sfida Chepchumba e Nunes
Nessuno, in campo maschile, è mai riuscito a ripetersi, in Prato della Valle. Che sia lui il primo? Il brasiliano Paulo Roberto Paula, vincitore dell’edizione 2013 della Maratona S.Antonio, domenica 27 aprile sarà per forza di cose l’uomo da battere sulla strada che da Campodarsego porta a Padova. D’altra parte, questa gara è nel suo destino: nel 2012, grazie alla medaglia di bronzo vinta qui (con il suo primato personale: 2 ore 10’23”) è stato selezionato per partecipare ai Giochi Olimpici di Londra, chiusi all’ottavo posto davanti all’azzurro Ruggero Pertile. Un anno dopo è tornato alla Maratona S.Antonio, con cui aveva un debito di riconoscenza, e si è comportato ancora meglio tagliando il traguardo per primo in 2 ore e 13’00, sotto la pioggia, con una strepitosa rimonta negli ultimi cinque chilometri.
Stavolta dovrà guardarsi da un connazionale, Franck Caldeira de Almeida, che a Londra 2012 difese con lui i colori della seleção e che in carriera si è imposto nelle maratone di San Paolo, Rio de Janeiro e Recife, forte di un primato personale di 2 ore 12’03”. Caldeira è il più giovane di sette fratelli e nell’atletica ha cercato una via per emergere, tanto che oggi, nell’home page del suo sito, scrive una frase che rende bene il suo spirito combattivo: “Per arrivare dove sono ho dovuto uccidere un leone al giorno”.
Ovviamente nell’elenco dei favoriti non possono mancare gli specialisti keniani, storicamente dominatori della specialità a livello internazionale. A Padova ci saranno il ventottenne Eliud Magut, un personale di 2 ore 10’31” siglato imponendosi a Cannes nel 2012, e Pharis Irungu Kimani, atleta dell’altipiano che, curiosamente, si esprime al meglio nelle gare del Nord, tanto da salire sul podio alle maratone di Munster, in Germania (dove ha realizzato il suo PB, 2 ore 12’04”), Riga, in Lettonia, Tallin, in Estonia, e Kassel, ancora in terra tedesca.
Il ventinovenne Luca Campanella, invece, non è ancora salito su un podio internazionale ma chissà che non possa riuscirci a breve, anche perché il suo esordio, a novembre 2013 (2 ore 26’35”, a Torino) è stato promettente. Per ora è forse più noto come fidanzato di Emma Quaglia, tra le migliori maratonete azzurre in attività – Emma ha già fatto sapere che sarà a Padova a tifare per lui – ma ha tutta l’intenzione di affermarsi in prima persona, partendo proprio dalla Maratona S.Antonio.
In campo femminile, occhi puntati sulla keniana Rose Chepchumba, già nazionale di cross del suo paese, seconda alla maratona di Rio de Janeiro 2013, un personale di 2 ore 35’13” sui 42 chilometri. Ma attenzione all’azzurra Fatna Maraoui, atleta di origini marocchine diventata italiana per amore e oggi residente a Biella. Fatna ha vestito più volte la maglia azzurra, l’ultima volta a marzo ai Mondiali di mezza maratona di Copenaghen, e gareggia per l’Esercito: forte di un personale di 2 ore 37’22” realizzato a Venezia, a Padova cerca la consacrazione in una maratona. Con loro anche Vera Nunes, miglior portoghese a New York 2013, e la slovena Lucija Krkoc, che torna su queste strade dopo il quinto posto del 2011.
«E’ un cast in grado di garantire due gare combattute, sia tra gli uomini che tra le donne» - spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento. «Siamo particolarmente contenti di aver riportato a Padova Roberto Paula, atleta molto legato alla nostra manifestazione. Anche grazie ai suoi risultati la Maratona S.Antonio si è accreditata presso la federazione brasiliana e in questi mesi parecchi manager del paese che ospiterà i prossimi Giochi olimpici hanno chiesto di poter inserire i loro atleti fra i top runners del nostro evento».
E chissà che con tanti atleti di rilievo non possano scappare anche i nuovi record della corsa, migliorando le 2 ore 09’02 dell’etiope Aredo Toleda Tadese in campo maschile e le 2 ore 29’25” della keniana Florence Chepsoi in quello femminile, entrambi datati 2011.
Le schede dei protagonisti
PAULO ROBERTO PAULA, nato a San Paolo (Brasile) l’8 luglio 1979
Primato personale: 2h10’23” (Padova - 2012)
E’ il campione uscente, proverà a concedere il bis. Padova gli ha davvero portato fortuna nel 2012, quando, proprio grazie alla medaglia di bronzo conquistata in Prato della Valle (con il suo nuovo primato personale) è stato selezionato per partecipare ai Giochi Olimpici di Londra, chiusi all’ottavo posto, davanti all’azzurro Ruggero Pertile. Un anno dopo è tornato alla Maratona S.Antonio e si è comportato ancora meglio, tagliando il traguardo per primo in 2 ore e 13’00, con una strepitosa rimonta negli ultimi cinque chilometri. Quattro mesi più tardi è così tornato a vestire i colori della nazionale verde-oro alla maratona dei Mondiali di Mosca, chiusa al settimo posto. Di fatto, Roberto Paula è approdato ai 42 chilometri solo in tempi relativamente recenti, ma ha invece un curriculum molto lungo sia in pista che nelle corse su strada più brevi. Curiosità: ha un fratello gemello, Luis Fernando, che corre pure lui. Le cronache di qualche anno fa riportano di un insolito arrivo al fotofinish alla 10 chilometri di Brasilia, con i due che tagliano il traguardo insieme, tra lo stupore generale degli spettatori.
Altri primati personali:
28’58”03 / 10.000 metri (Rio de Janeiro - 2011)
1h02’30” / mezza maratona (Rio de Janeiro - 2011)
ELIUD MAGUT, nato a Eldoret (Kenya) il 18 dicembre 1986
Primato personale: 2h10’31 (Cannes - 2012)
Di solito il tappeto rosso lo srotolano per le star del cinema che, da quelle parti, si vedono spesso, almeno una volta all’anno. Eliud Magut non è un divo di Hollywood, ma un lungo tappeto rouge se l’è visto stendere davanti lo stesso, come da tradizione sul lungomare di Cannes: qui, nel 2012, ha siglato il suo primato personale sui 42,195 chilometri, imponendosi nella quinta edizione della Maratona delle Alpi Marittime, che, partendo da Nizza, si è conclusa a Boulevard de la Croisette. Nell’occasione, Magut ha superato in volata il connazionale William Biava, tornando su un podio internazionale dopo il secondo posto ottenuto nello stesso anno a Kigali, in Sud Africa.
FRANCK CALDEIRA DE ALMEIDA, nato a Sete Lagoas (Brasile) il 6 febbraio 1983
Primato personale: 2h12’03” (Milano - 2012)
Medaglia d’oro con la nazionale del Brasile nella maratona dei Giochi Panamericani di Rio de Janeiro 2007, tredicesimo ai Giochi Olimpici di Londra 2012, quando affiancò Roberto Paula in maglia verde-oro, Caldeira de Almeida ha iniziato a mettersi in mostra già prima dei vent’anni, su pista, entrando ben presto nel giro della selezione del suo paese. Molto attento alla sua immagine, ha anche un sito personale, in cui campeggia questa frase: “Per arrivare dove sono ho dovuto uccidere un leone al giorno”. Nato da “una famiglia umile”, è il più giovane di sette fratelli e nell’atletica ha cercato una via per emergere. Nel suo palmares le vittorie nelle maratone di San Paolo, Rio de Janeiro e Recife. Assieme al connazionale Paulo Roberto Paula è uno dei favoriti per la vittoria. La Maratona S.Antonio parlerà ancora brasiliano?
Altri primati personali:
29’04”88 / 10.000 metri (Rio de Janeiro - 2006)
1h02’29” / mezza maratona (Praia Grande - 2004)
PHARIS IRUNGU KIMANI, nato in Kenya l’11 gennaio 1984
Primato personale: 2h12’04” (Munster - 2010)
Il keniano che ama il nord. Sembra strano e forse sarà un caso, ma Pharis Irungu Kimani ha ottenuto i suoi risultati migliori in Europa settentrionale, mettendosi per la prima volta in evidenza in una maratona internazionale col secondo posto di Dresda nel 2008. Ha poi firmato il proprio primato personale ancora in Germania (a Munster, nel 2010, quando salì sul terzo gradino del podio) ed è tornato a infilare una medaglia al collo nel 2012, terzo alla maratona di Riga, in Lettonia, e nel 2013, secondo a Tallin, in Estonia e terzo a Kassel, ancora in terra tedesca.
Altri primati personali:
28’47”96 / 10.000 metri (Konosu - 2003)
1h01’55” / mezza maratona (Marugame - 2004)
LUCA CAMPANELLA, nato a Genova il 16 novembre 1984
Primato personale: 2h26’35” (Torino - 2013)
Il suo esordio sui 42 chilometri, a novembre 2013 (2 ore 26’35”, a Torino) è stato promettente. Per ora, è forse più noto come fidanzato di Emma Quaglia, tra le migliori maratonete azzurre in attività, ma ha tutta l’intenzione di affermarsi in prima persona, partendo proprio dalla Maratona S.Antonio: correrà sostenendo la campagna “Di corsa contro la fame” dell’associazione ACRA-CCS.
Le donne in lizza
ROSE CHEPCHUMBA, nata a Nairobi (Kenya) il 14 marzo 1979
Primato personale: 2h35’16” (Chongqing - 2012)
In carriera ha spazio dalla pista ai prati delle corse campestri, tanto da rappresentare il Kenya ai Mondiali di cross del 2005, che chiuse al nono posto. Anche nella maratona si è però tolta diverse soddisfazioni, tagliando per seconda il traguardo a Rio de Janeiro nel 2013.
Altri primati personali:
31’29”81 / 10.000 metri (Utrecht - 2005)
1h10’15” / mezza maratona (Udine - 2005)
FATNA MARAOUI, nata a Makira (Marocco) il 17 luglio 1977, italiana
Primato personale: 2h37’22” (Venezia - 2007)
«La corsa per me è tutto: mi dà serenità e tranquillità e, tra l’altro, è anche il mio lavoro». Parole di Fatna Maroui, atleta di origini marocchine diventata italiana per amore e oggi residente a Biella. Ha vestito più volte la maglia azzurra (l’ultima volta a marzo, ai Mondiali di mezza maratona di Copenaghen) e gareggia per l’Esercito. I suoi esordi? «Praticamente ho sempre corso da quando ero bambina: accompagnavo al campo mia sorella maggiore, atleta anche lei. Dopo qualche anno sono entrata nella nazionale del Marocco, ho vinto un titolo nazionale in una gara di cross, ho partecipato al Campionato del Mondo di Marrakesh e sono stata campionessa del Marocco per 3 anni di seguito sui 3.000» - racconta. Ma, se deve scegliere, preferisce le corse su strada. A Padova proverà a consacrarsi nella maratona.
Altri primati personali:
15’42”21 / 5.000 (Marsiglia - 2006)
33’05”79 / 10.000 (Ferrara - 2007)
1h10’08” / mezza maratona (Cremona - 2011)
VERA NUNES, nata a Lisbona (Portogallo) il 27 gennaio 1980
Primato personale: 2h41’05” (New York - 2013)
Si è da poco affacciata alle corse su lunga distanza e a Padova proverà a migliorarsi dopo essere stata la miglior atleta portoghese all’ultima edizione della maratona di New York.
Altri primati personali:
1h16’46” / mezza maratona (Lisbona - 2013)
LUCIJA KRKOC, nata ad Aidussina (Slovenia) il 9 aprile 1988
Primato personale: 2h46”13 (Padova - 2011)
Ha debuttato in una maratona proprio a Padova, nel 2011, quando tagliò il traguardo per quinta. Già nazionale di corsa in montagna del suo paese, tanto da conquistare anche una medaglia di bronzo agli Europei di Bursa proprio nel 2011, non disdegna l’attività in pista come siepista e studia sport all’università di Lubiana.
Altri primati personali:
17’13”78 / 5.000 (Budapest - 2010)
1h18’00” / mezza maratona (Gorizia - 2011)
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