Sono ancora fresche le polemiche dopo la Maratona Internazionae (e mezza) di Bergamo, scaturite dalle evidenti carenze organizzative riscontrate sia dai partecipanti sia da osservatori eterne, alcune delle quali tali - soprattutto nella gestione del traffcio - da mettere a repentaglio la sicurezza dei runner. La Fidal, dopo un'attenta analisi delle deficienze, declasserà la corsa cittadina da internazionale a nazionale, mentre un pool di società sportive studierà delle possibili alternative.
Di seguito l'articolo comparso su L'Eco di Bergamo, a firma di Luca Persico.
(Luca Persico, L'Eco diBergamo). La maratona degli incontri continua di buona lena, perché in ottica calendari il tempo stringe e ci sono da sciogliere un bel po’ di interrogativi.
Il prossimo anno Bergamo avrà ancora una maratona?
Se sì, chi la organizzerà?
E nel caso, con quale format?
Per scoprirlo sono giorni caldissimi, le questioni in ballo sono parecchie. Il declassamento sicuro. Fra tanti punti di domanda un’indiscrezione: nel 2012, la manifestazione, sarà declassata da internazionale a nazionale. La decisione dovrebbe essere ufficializzata fra non molto dalla Fidal, sulla base dei rapporti eseguiti da giudici e commissari al termine della gara di tre settimane fa. Molto negativi stando a quanto trapela dal Palazzo, tanto che la federazione sembra intenzionata a rimetterci sul pianoeconomico (la tassa d’iscrizione nel secondo caso è decisamente inferiore al primo…) pur di dare un segnale forte di fronte a quanto avvenuto agli ultimi Campionati italiani Master, di cui non sono ancora stati ancora omologati i risultati. Conseguenze: meno atleti stranieri, meno qualità, ma il punto cruciale è un altro. Nasce un pool alternativo Ovvero capire chi organizzerà l’evento, e non è scontato che dopo gli inciampi organizzativi a farlo sia ancora Teamitalia-Assosport. Gualdi & C. hanno ancora un anno di concessione federale (mandato quadriennale rinnovato nel 2008) ma fra il dire e l’operare di mezzo ora c’è il malcontento della Fidal Bergamo, messasi subito di traverso e con un piano alternativo sul banco: è quello di un pool di società bergamasche (c’è l’ok di Atl. Bergamo 59 Creberg e Atl. Valle Brembana, si cerca collaborazione con l'ASD Runners Bergamo e non solo) pronte a accollarsi onori e oneri della manifestazione. Amalgama permettendo già dal 2012, quasi certamente dal 2013, quando non è da escludere che per ripartire si punti sulla mezza maratona: ieri l’altro a Cremona (che non è New York...) per i tricolori c’erano 3.000 persone, che qui si vedono in quattro edizioni.
La palla al Comune. In quest’ottica saranno importanti gli incontri in programma a breve giro di pista con il Comune, che sul piatto della bilancia avrà un peso non indifferente. Perché è vero che solo la Fidal potrebbe decidere di imporre lo stop di un anno (quasi impossibile visto che l’ok all’edizione 2012 è arrivato la scorsa estate) ma lo è altrettanto che Palazzo Frizzoni ha tutti gli strumenti per dare un cambio di rotta (per occupazione di suolo pubblico e affini si passa di lì). Il colpo a effetto potrebbe essere quello della ricerca di una «vera» società di atletica da affiancare a TeamItalia.
Una delle tante vie che potrebbe imboccare la maratona.
A breve, sapremo quale.
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