Ci sarà anche il “prete volante”, Don Franco Torresani, parroco di quattro comunità della Val di Non-Altopiano della Predaia (Diocesi di Trento), al via della 19^ edizione della Maratona internazionale di Reggio Emilia-Città del Tricolore, che scatterà domenica 14 dicembre 2014 alle ore 9.00.
Attenzione: Don Franco corre veloce. Anche se è un big della corsa in montagna, settore in cui ha collezionato titoli mondiali, europei e italiani, vestendo oltretutto la maglia Azzurra, senza dimenticare le “escursioni” in altre discipline, dal Vertical alle Ciaspole, dalla bici allo sci. In tutto questo tourbillon, solo una maratona corsa in carriera, quella di Reggio Emilia nel 2006.
Un caso il ritorno nella Città del Tricolore?
“Reggio Emilia cura molto tutti gli atleti, non solo i fuoriclasse, l’organizzazione è una garanzia – spiega Don Franco – Il percorso poi è caratteristico, con qualche dislivello e un unico giro in un entroterra storico che conosco. Non è, insomma, una di quelle maratone con noiosi e lunghi rettilinei”.
In provincia di Reggio il “prete volante” ha lasciato tracce sia a Ramiseto, dove ha vinto la Scalata del Ventasso, che a Rubiera, dove si è aggiudicato i 10.000 su pista di categoria: “Ma non ho avuto molto tempo di preparare la Maratona, è stata una stagione particolare e già essere riuscito a non infortunarmi è stato un successo”.
Così come trovare il tempo di allenarsi tra le mille cose da fare nelle piccole comunità trentine, dove bisogna fare… di tutto un po’. Ferie manco a parlarne, altre distrazioni nemmeno: “La passione per la corsa mi ha sempre accompagnato, fin da giovanissimo, e non è mai andata a discapito della mia attività parrocchiale, la cosa che più conta è questa. Sono sempre riuscito a conciliare le due cose”.
Domenica ad esempio Don Franco sarà a Reggio perché riuscirà a sfruttare la presenza di un missionario sul suo territorio, che lo sostituirà nelle funzioni. Vero è che in passato le imprese podistiche di certo non riscuotevano molti consensi nell’ambiente clericale: “Correre era considerata una perdita di tempo. Ma ora le cose sono cambiate e lo sport viene visto come il non plus ultra in fatto di comunicazione”.
Narra la leggenda – che poi leggenda non è, ma è comunque realtà caduta in prescrizione - che Don Franco in passato abbia corso qualche gara sotto falso nome; parliamo di “preistoria”, quando ancora i computer non c’erano e un priest-runner era considerato un cattivo esempio.
Preistoria appunto, è cambiato tutto. Tranne la passione del “prete volante” per la corsa, come dimostra il fatto che non si sia mai ritirato da alcuna competizione cui ha preso parte.
Aggiornamento sui top runner. New entry tra le fila dei top runners che, lo ricordiamo, verranno ufficialmente presentati sabato 13 dicembre alle ore 18, presso il Centro Maratona-PalaBigi. Nella gara maschile iscritto il marocchino Abdelkebir Lamachi, un personale di 2h11’08 messo a segno nel 2006 a Vittorio Veneto; nella competizione femminile sulla linea dello start la pisana Ilaria Bianchi, prima nel 2010 e seconda nel 2006 a Reggio Emilia, e la cecinese Claudia Dardini, terza nel 2014 a Palmanova.
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