Chi corre a Padova vince. Sono 20 gli atleti saliti sul podio dei Giochi Olimpici di Londra che si sono esibiti nel Meeting di Assindustria Sport, quest’anno in programma il 2 settembre. Da Sanchez a Merritt, passando per Gatlin, Bailey e i velocisti giamaicani: l’Euganeo mostra le stelle.
(Padova 14.08.12) A loro, Padova ha portato fortuna. Indubbiamente. Sono i 20 atleti che hanno gareggiato nel Meeting internazionale organizzato da Assindustria Sport, saliti sul podio ai Giochi Olimpici di Londra. In attesa della XXVI edizione della manifestazione (in cartellone domenica 2 settembre allo stadio Euganeo, dalle ore 19), è interessante andare a scoprire quanti dei nuovi campioni a cinque cerchi hanno calcato pista e pedane dell’impianto di via Nereo Rocco negli ultimi anni. E sono davvero numerosi, a dimostrazione della capacità del Meeting di mostrare a «portata di sguardo» le stelle dell’atletica internazionale.
Nella penultima giornata della rassegna iridata, ad esempio, tutti gli occhi sono stati rivolti verso gli staffettisti giamaicani, capaci di realizzare il record del mondo nella 4x100 maschile. Ebbene, di quel quartetto fenomenale fanno parte Nesta Carter e Michael Frater, rispettivamente primo (con record del Meeting eguagliato) e secondo nei 100 metri dell’ultima edizione, ma già più volti applauditi a queste latitudini. E, a proposito di velocità, come non citare le connazionali Kerron Stewart e Sherone Simspon, all’argento con la 4x100 femminile, e ammirate nel 2011 nei 200? Di sprint si parla anche con Justin Gatlin, unico statunitense capace di contrastare Bolt e Blake nella finale dei 100 e a Padova vincitore nel 2003 e nel 2010. Ma si sono visti anche gli staffettisti americani Trell Kimmons (nel 2006) e Ryan Bailey (talento emergente che corse all’Euganeo nel 2009), argento a Londra, e il trinidegno Marc Burns, bronzo con la sua nazionale alle loro spalle, dopo essere stato in città nel 2007 e nel 2011. Rimanendo in argomento «staffette» vanno menzionate anche l’ucraina Hrystyna Stuy, bronzo con la 4x100, e le giamaicane Shericka Williams e Rosemarie Whyte, che hanno raccolto la stessa medaglia nella 4x400.
Tra i più applauditi a Londra, per quanto fatto vedere in pista e per la sua capacità di esaltare il pubblico, il dominicano Felix Sanchez, che ha centrato il secondo titolo olimpico nei 400hs dopo quello conquistato nel 2004 e che a queste latitudini ha corso in due occasioni, nel 2006 (firmando proprio qui il suo personale stagionale con 49”10) e nel 2007, quando chiuse alle spalle dell’americano Michael Tinsley, medaglia d’argento degli ultimi Giochi. E di ostacoli, ma alti, si parla anche con Aries Merritt, medaglia d’oro nei 110hs, che mise in mostra il tuo talento a Padova nel 2006. Una specialità, questa, che ha sempre offerto spettacolo all'Euganeo, dove si sono ammirati anche Liu Xiang e Dayron Robles, protagonisti sfortunati della rassegna inglese. L’americana Kellie Wells, al bronzo nei 100hs, era invece sui blocchi nell’edizione del 2007.
Ricca come sempre la vetrina proposta dai concorsi. C’è Fabrizio Donato, unica medaglia azzurra a Londra, nel salto triplo, in pedana nel Meeting 2006 e per i campionati italiani assoluti l’anno successivo. Ma, nella stessa specialità, c’è anche Olha Saladuha, terza in riva al Tamigi dopo aver dato vita nel 2008 a una gara strepitosa a Padova, assieme a Lebedeva e Udmurtova. Spostandosi alla pedana dei lanci, spicca l’oro nel martello della russa Tatyana Lysenko, prima nel prologo dello stadio Colbachini nel 2009, a cui si associa l’argento nel giavellotto della tedesca Christina Obergfoll che, nel 2010, ha realizzato il record del Meeting con 63.39 metri. Ultima ma non ultima in questa pioggia di stelle, la regina del salto con l’asta femminile, Yelena Isinbayeva, medaglia di bronzo a Londra dopo l’oro vinto a Pechino: al Meeting gareggiò giovanissima, sbaragliando la concorrenza nel 2001.
Ma non sono solo pista e pedane a far parlare di Padova. Anche nell'appuntamento che ha fatto calare il sipario sui giochi di Londra si sono messi in evidenza due atleti già protagonisti sulle strade della Maratona S. Antonio. Uno, ovviamente, è il campione di Assindustria Sport Ruggero Pertile, decimo al traguardo della corsa su strada inglese. L’altro è il brasiliano Paulo Roberto Paula che, lo scorso 22 aprile, ha realizzato il suo primato personale proprio tagliando il traguardo di Prato della Valle con un terzo posto che gli ha regalato la certezza della qualificazione olimpica in 2 ore 10’23”: a Londra si è invece classificato ottavo, rimanendo sempre nelle prime posizioni, in 2 ore 12’17”.
Nella foto (di Antonio Muzzolon) il due volte campione olimpico Felix Sanchez, al Meeting Città di Padova 2006
Visita www.assindustriasport.it e www.atleticamondiale.it
Per informazioni: Ufficio Stampa Assindustria Sport Padova tel 049 8227114 – fax 049 8227164
scrivi un commento …