Non ci scusiamo per il disturbo (pubblicato da Domus de Janas, 2013) è un libro che nasce come espressione e racconto di un progetto di valore, scritto da 12 utenti del Dipartimento di Salute Mentale di Sanluri in provincia di Cagliari.
In Sardegna, a Villacidro, è nato un gruppo di cammino, presto battezzato "Andalas de Amistade Trekking", con uno psichiatra e qualche infermiere, ma soprattutto con un manipolo di ragazzi e ragazze con disturbi mentali.
Hanno cominciato a camminare nel Supramonte, muovendosi nello stesso terreno selvaggio in cui la Compagnia dei Cammini porta gruppi in trekking: i ragazzi sono cresciuti in un percorso di consapevolezza e liberazione dal disagio.
Il piccolo progetto è diventato sempre più significativo: infatti, ai regolari fine settimana in Supramonte si sono aggiunti un trekking in Corsica e un trekking in Nepal, verso il campo base dell’Everest.
Dal progetto sono scaturiti un film commovente, “Semus fortes”, che racconta un trekking di tre giorni nel Supramonte, e questo libro, scritto dal gruppo di ragazzi e ragazze che da questo percorso di malattia stanno pian piano uscendo.
Non ci scusiamo per il disturbo è dunque un libro corale, che segue cronologicamente questa storia, ma con voci che entrano ed escono dal racconto del coro, un vero e proprio “inno alla vita”.
Da subito i ragazzi hanno colto con l’intuizione sensoriale e corporea (prima ancora che mentale) il piacere di camminare: “Spesso si cammina in silenzio, ci si isola, si ha bisogno di riflettere, di stare soli e concentrarsi; si respira tanta aria pura, si ascoltano attentamente i rumori selvaggi della natura, lo scricchiolio degli arbusti sotto i piedi, il vento, le foglie che si staccano dai rami e cadono al suolo…” (Ketty)
I pensieri che i ragazzi fanno sono gli stessi che anche noi proviamo da anni: “L’attività di trekking, svolta dal gruppo di cui faccio parte, sin dalle prime uscite mi ha fatto migliorare tantissimo. Affrontare la fatica, le difficoltà tecniche dei sentieri di montagna, vivere fortemente e in maniera profonda il rapporto con gli altri membri del gruppo ha scatenato in me una energia positiva che non credevo di avere più, ed era così forte che non ricordo di averla provata in passato.” (Enrico)
Con un percorso lento, ma costante, i ragazzi portatori di disturbi psichici hanno scoperto il valore del camminare, della vita e della libertà.
Hanno spezzato le catene, ora camminano liberi verso la vita, che è lì per loro.
Grazie a uno psichiatra che alla professione ha aggiunto passione, Alessandro Coni, grazie al camminare e grazie alla loro bellezza interiore.
Autori vari – “Non ci scusiamo per il disturbo”, Domus de Janas 2013 – 12 euro
Lo psichiatra Alessandro Coni e alcuni ragazzi del gruppo terapeutico Andalas de Amistade saranno al Festival del Camminare di Bolzano per raccontare dal vivo la loro esperienza (e, contestualmente, verrà proiettato anche il film).
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